Caro Max, caro Lidermax e soprattutto cara Mela-marcia,
questo messaggio è per te, con la speranza che nel silenzio in cui ora ti trovi ti giungano le mie preghiere e quelle di tutti coloro che ti vogliono bene.
Oggi ci hai fatto una brutta sorpresa, una di quelle che non ci si aspetta mai da un omone grande e grosso come sei te.
Parli poco, sembri un musone e mi piace pensare che l’orgoglio incommensurabile che detta spesso le tue parole ora ti stia animando nel cuore e in quel cervello immenso che oggi ha fatto i capricci.
Tu sei per me un amico, un complice e un consigliere con cui dibattere e a cui difficilmente dare ragione come te non la dai a me nel modo che ora riesco ad apprezzare come non immaginavo.
A te devo molto di quel che son stato negli ultimi tempi e vorrei tanto potertelo dire, un giorno, nella tua città o come speravo nella mia.
Spero che quello che hai chiamato Buon Dio in un intervento pubblicato nel tuo blog ora ti sia accanto insieme a tutti i nostri pensieri. Spero che lo stesso sia accanto alla tua splendida compagna che non posso ora abbracciare e spero che a tutti noi che ti vogliamo bene dia la forza per continuare a sperare per te.
Da cocciuto a cocciuto…non te l’avrei mai detto di persona ma ti voglio bene.
Ti prego Max, sbalordiscimi un’ennesima volta.
Momo.
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Max la notte del primo di gennaio si è sentito male subendo un ematoma celebrale che ha reso molto critiche le sue condizioni.
Ora è ricoverato in stato di coma presso l’ospedale Molinette di Torino.
Alla sua famiglia, a Claudia e a tutte le persone che gli vogliono bene porgo il mio più grande abbraccio.