Credo di essere stato uno dei primi a leggere il post sulla RNL, e la mia prima reazione -non espressa, a notte fonda non avevo voglia di scrivere - è stata la stessa di molti: è un sistema che privilegia chi gioca molto o moltissimo, perchè non c'è limite all'accumulo di punti.
Il dibattito successivo non mi ha appassionato, quindi non mi dilungo , ma vado al punto: questo sistema ha bisogno di correttivi, ma quali apportare?
Nella formulazione attuale, secondo me:
- Inserimento del CNI tra i tornei che contribuiscono al ranking nazionale (cmq già ipotizzata da Valerio)
- Aumento del valore della "classe" per i tornei di maggior rilievo nazionale
- Definizione di un numero massimo di tornei, a seconda della tipologia, per il calcolo del punteggio
Ovviamente ciò sanerebbe qualche incongruenza, e ne introdurrebbe altre...e non affronta in alcun modo il problema di chi, soprattutto per isolamento geografico, può accedere ad un numero limitato di eventi durante l'anno.
Ma non credo che su questo punto ci sia nulla di fattibile. Il sistema perfetto non può esistere, date le condizioni al contorno.
L'inserimento del CNI, con coefficiente di classe adeguato, permetterebbe (almeno nel momento in cui si conclude) di inserire molto in alto (anche se non è detto al primo posto, come si potrebbe pensare) il neo campione, e darebbe risalto a chi vi ha partecipato (lo so, non è per tutti, ma secondo me deve valere)
Quindi la mia proposta (partendo dalla formula corrente) sarebbe:
CNI classe 16 per i 32 partecipanti
Raduno classe 8 max 1 (il miglior risultato nel caso si partecipi a più raduni)
Master classe 4 max 4 (i 4 miglior risultati)
Open classe 2 max 4 (i 4 miglior risultati)
Campionato classe 0.5 tutti quelli cui si partecipa
Altre partite classe 0.1 se si vuole dare valore a partite comunque disputate nel contesto "certificato" di un club.
Un punto che mi pare rimanga aperto: quando si aggiorna la RNL? ogni settimana, ogni mese, a valle di eventi rilevanti?
Vorrei a questo punto proporre anche una formula diversa, e visto che si è parlato anche di 'filosofia', spiego la mia.
Secondo me andrebbe privilegiata la vittoria in partita (anzichè la classifica, non è proprio la stessa cosa, anche se la seconda è conseguenza del numero di vittorie), la vittoria nella singola partita, in un turno di livello superiore, in una competizione di importanza superiore.
In sostanza i punti validi per il ranking del giocatore n derivanti dalla partecipazione ad un evento sarebbero dati da
P(n) = Classe * [SIGMA (turno * punti-partita)]
dove "Classe" sono i valori già visti prima (o un loro raffinamento)
SIGMA è la sommatoria dei punti ottenuti ad ogni turno disputato all'interno della competizione in esame, pari al prodotto del valore del turno per i punti-partita, con
turno = 1 per turno eliminatorio/di qualificazione/giornata di campionato
2 per quarto di finale
3 per semi-finale
5 per finale
Punti-partita: 13 per il vincitore
7 per il secondo
4 per il terzo
1 per il quarto/quinto
Non ho avuto il tempo di fare esempi, ma i calcoli sono banali.
In questa maniera tutti ricevono un punteggio minimo per la partecipazione (ma chi più vince o disputa turni superiori a quelli di qualificazione riceve un punteggio superiore), il valore del risultato è indipendente dal numero dei partecipanti (il master da 40 partecipanti vale quanto quello con 120), mettendo un limite sul numero di eventi utilizzabili si riduce il vantaggio per chi può permettersi di partecipare a più eventi.
A me però ronza ancora in testa anche il fatto che un risultato significativo, in termini di ranking, non dovrebbe prescindere dal valore degli avversari con cui ci si confronta.
Una ulteriore variante potrebbe essere quindi sostituire nella formula proposta i punti-partita con l'ELO, o meglio con il "delta" prodotto dall'ELO a seguito della partita (Questo perchè penso che un rank basato sul valore ELO "puro", che per molti sarebbe in larga parte definito dai confronti locali, magari con un numero limitato di partecipanti, non sia significativo).
Credo che l'introduzione di un legame con il valore degli avversari che si affrontano sarebbe sicuramente interessante, ma ha delle grosse difficoltà di implementazione e soprattutto creerebbe in realtà due graduatorie, anche se la seconda dovrebbe essere considerata solo un database a servizio della graduatoria principale. Credo poi che l'utilizzo del delta ELO produrrebbe per i perdenti al tavolo un punteggio negativo, che non ritengo dovrebbe essere sommato e quindi decrementare il rank...
Mi sembra troppo complicato, per questo mi è venuto in mente di usare un sistema legato, in fondo, al piazzamento al tavolo.
E' già stato preso in considerazione e scartato a favore della funzione esponenziale?
Grazie in anticipo a chi ha avuto la pazienza di leggere fino a questo punto.