Bellissima la metafora dell'8a carta "bomba"
In effetti non è la prima volta che sento parlare della cosa. Mi è capitato di parlare con persone che stavano seriamente prendendo in considerazione la possibilità di applicare la sanzione (gettare tutte le carte) solamente perché l'8a viene toccata. Penso che sia semplicemente assurdo.
Mi trovo in linea con quanto già scritto da altri (Madara, Voyager, e dopo una leggera revisione anche Rutran): la carta per essere considerata
in possesso del giocatore deve quantomeno finire in mezzo alle sue altre. Il tragitto dal mazzo verso la propria mano non ha senso che conti. E di sicuro il possesso è realizzato se la si guarda, oppure se si è passata la mano. Questo definisce in modo inequivocabile gli estremi, il problema è che in mezzo ci sono infinite possibilità che vanno valutate caso per caso.
E sono anche d'accordo con Madara quando fa l'analogia fra mettere 1 carro in più del dovuto in fase di piazzamento e pescare 1 carta più del dovuto prima di passare il turno. Il fatto che il regolamento disciplinare (attuale) preveda sanzioni profondamente diverse (levare 1 carro in più oltre a quello abusivo è infintamente meno impattante che gettare tutte le carte), non significa automaticamente applicare metri di giudizio profondamente diversi. Insomma, pescare una carta in più non è più grave di mettere un carro in più, non nella misura in cui sono invece diverse le relative sanzioni.
Giusto per curiosità vi dico che al tempo in cui questa sanzione così drammatica fu introdotta io ero contrario e ne avevo proposta una diversa molto coerente, secondo me, con il superamento del limite armate: se peschi l'8a carta butti quella, un'altra in più, quindi scendi a 6, e inoltre da quel momento in poi della partita il tuo limite di carte da tenere in mano è appunto 6, non più 7. Vinse la linea più dura. E va bene, niente di male. Era solo per aggiungere un po' di coerenza al mio pensiero.
Morale, vista la gravità della sanzione, un arbitro deve essere ovviamente inflessibile di fronte a malafede (ma questi sono i casi facili, lo sappiamo), mentre deve applicare tutto il buon senso a disposizione le altre volte. Quindi nel caso descritto da Fenics l'atto illecito per me non era stato ancora compiuto, e in quello descritto da Madara nemmeno (se ho capito bene si è accorto da solo prima di aver passato e senza averla vista), credo sia stato giusto e ragionevole non sanzionare nessuno dei due casi.
Molto interessante da un punto di vista arbitrale il caso del giocatore che "avverte". E' una casistica rara e ammetto di non averci mai riflettuto più di tanto. Occorre farlo. L'avvertimento può essere in malafede? Ovviamente sì perché potrei avere un vantaggio strategico dal fatto che l'avversario sfrutta una determinata situazione (un tris in più, un carro in più, ...), se distrattamente se ne sta per privare e io lo avverto lo sto probabilmente facendo per il mio tornaconto. Non perché mi dispiace per lui. Poi valutare che fosse quello il caso o no, è un altro paio di maniche.
Caso difficile.