Uno dei cardini sui quali si basa l'intero torneo è l'accettazione di un concetto piuttosto generico che va sotto il termine generico di "spirito del gioco", che potrebbe essere definito come il rispetto di alcune norme non scritte, ma che sono alla base del comportamento da tenere nel corso delle partite e, più in generale, di tutto il torneo, sia durante i singoli incontri che sul forum.

Uno degli aspetti maggiormente controversi di questo concetto parzialmente astratto è certamente ciò che si può o non si può dire durante la partita.

Da quando è entrata in vigore la nuova regola riguardante l'uso della chat, infatti, è stato introdotto un principio di “responsabilità individuale” non sempre compreso dai giocatori. Lo spirito della nuova norma è, in realtà, molto semplice: fino a che uno dei quattro giocatori non fa richiesta esplicita del silenzio attraverso la formula “RICHIEDO IL SILENZIO”, tutti i giocatori accettano come lecito quanto viene scritto in chat, con l'unica eccezione di eventuali insulti gratuiti e gravi.

Accettare quello che viene scritto, significa anche che non è accettabile, a fine partita, sporgere ricorso sulla base di frasi che potrebbero in qualche modo aver condizionato la partita, se queste sono state scritte prima della richiesta del silenzio.

Se un giocatore vuole essere certo di giocare in pieno silenzio, non deve far altro che richiederlo sin dall'inizio. In caso contrario, deve accettare il fatto che qualcuno possa usare la chat per fare commenti i quali, sempre nel limite dell'educazione, possono riguardare qualsiasi aspetto del gioco.

Da un punto di vista arbitrale, sarebbe di gran lunga più semplice adottare una regola più restrittiva ed efficace che è quella di considerare illecito qualsiasi utilizzo della chat che non sia motivato da problemi di carattere tecnico (la caduta di un giocatore, un problema di collegamento, un eventuale malfunzionamento del gioco e così via). Questo eviterebbe, ovviamente, ogni tipo di problema interpretativo, ma renderebbe anche il gioco eccessivamente formale. Giocare a Risiko non è come giocare una partita a scacchi e anche se il Torneo Challenge è un torneo “ufficiale”, Editrice Giochi non può dimenticare che sotto il suo marchio è scritto “il piacere di giocare insieme” e questo piacere consiste anche nel farsi quattro chiacchiere durante la partita, magari condite da un sano sfottò. Poiché mettere d'accordo centinaia di persone su cosa sia più o meno lecito dirsi e su dove passi il confine fra goliardia e scorrettezza, abbiamo preferito adottare un approccio diverso, con la regola che conoscete.

Detto questo, vi sono alcune cose che, per educazione, non si possono dire neppure prima che venga richiesto il silenzio. Fare un elenco esaustivo delle frasi vietate non è però possibile ed ecco perchè esiste la figura dell'arbitro al quale spetta l'ultima, insindacabile, parola in ogni caso controverso.

Il giudizio dell'arbitro può essere influenzato da molti fattori, fra i quali non è affatto da sottovalutare quello del comportamento complessivo dei singoli giocatori nel corso della loro “carriera”, quindi non solo quello tenuto nel corso della partita presa in esame.

E' del tutto evidente che un giocatore incline alla maleducazione verrà giudicato in modo più severo rispetto ad uno sempre posato e tranquillo, incappato in una giornata storta.

Per l'arbitro, la decisione più difficile da prendere è sicuramente quella riguardante le “offese”. Sappiamo tutti che le frasi che si possono dire nel corso di una partita possono essere variamente interpretate e il confine fra ciò che può essere offensivo e ciò che non lo è risulta, spesso, non solo difficilmente identificabile, ma anche straordinariamente legato alla sensibilità personale. Qui, la decisione dell'arbitro diventa particolarmente difficile, ma anche necessaria, sebbene quasi sempre discutibile.

Il fatto è che l'arbitro esiste ed è uno solo. Tutti lo sanno e devono accettare questa situazione, anche quando possono essere in disaccordo con le sue decisioni.

Parlando più in generale, qualsiasi forma di “minaccia”, più o meno velata, viene considerata dall'arbitro in modo estremamente negativo, perchè sottintende un desiderio di vendetta che non dovrebbe mai far parte del gioco. Se un giocatore legge delle cose che non gli vanno bene, non deve far altro che richiedere il silenzio, senza alcun indugio e senza alcuna spiegazione. E' un suo diritto, che tutti gli altri devono rispettare. Da quel momento, chiunque usi la chat sa che corre il rischio di essere squalificato. Minacciare il ricorso o la pubblicazione della partita sul forum, sono invece cose che non si devono scrivere, se non si vuole correre il concreto rischio, in caso di ricorso, di passare dalla parte del torto.

Prima di passare ad altri argomenti, mi preme ricordare che la richiesta del silenzio deve essere fatta utilizzando ESATTAMENTE la formula indicata sul regolamento: RICHIEDO IL SILENZIO.

A partire dalla pubblicazione di questo messaggio, qualsiasi alterazione di questa formula, anche di semplice battitura, invaliderà la richiesta, rendendo illecito l'eventuale ricorso. Tanto per non dare adito a confusione, non verrà più accettata neppure la versione senza l'articolo, quindi prendete ben nota di questo fatto, perchè non verranno fatte eccezioni di alcun genere.

Tornando a parlare delle cose che l'arbitro del torneo può analizzare, vi sono le mosse di gioco. Salvo casi particolarmente gravi, direttamente legati a palesi combine, l'arbitro deve considerare lecite tutte le mosse e non può intervenire con sanzioni disciplinari solo perchè un certo comportamento viene considerato “inopportuno”.

In modo particolare, NON ESISTE alcuna norma che vieti a qualcuno di cercare di eliminare un avversario o, più genericamente, di indebolirlo il più possibile. Sebbene molti giocatori ritengano inaccettabili questi comportamenti, considerandoli in qualche modo antisportivi, non posso far altro che ricordare a tutti che Risiko è un gioco di “guerra”, quindi l'eliminazione dell'avversario dovrebbe costituire un obiettivo primario di ogni giocatore.

Inoltre, la penalizzazione di 20 punti in caso di eliminazione ha dei riflessi importanti sulla classifica, quindi cercare di eliminare un avversario è del tutto lecito e nessuno può permettersi, soprattutto durante la partita, di fare commenti in merito.

Un'altra precisazione importante riguarda le sanzioni disciplinari che l'arbitro può prendere. In nessuna occasione e per nessun motivo, il risultato finale di una partita registrata dal server può essere modificato su decisione arbitrale. Questo significa che ogni ricorso accettato porterà all'esclusione degli eventuali “colpevoli” dal torneo in corso (con la possibilità di estendere la squalifica anche oltre questo limite), ma non potrà mai portare ad una modifica del risultato o all'annullamento della partita.

Un'ultima considerazione riguarda il rispetto che i giocatori devono portare nei confronti dell'intera comunità, che comprende gli organizzatori dei Tornei Challenge.

Il Torneo Challenge è, per sua definizione regolamentare, un'iniziativa privata che non ha nulla a che vedere con qualsivoglia diritto acquisito con l'acquisto di Risiko Digital. Chi decide di partecipare lo fa liberamente, accettando un regolamento che prevede il rispetto delle persone che fanno parte di questa comunità, fra le quali ci sono anche gli organizzatori.

Troppe volte, nel corso degli ultimi due anni, abbiamo tollerato manifestazioni di scarsa educazione nei nostri confronti, quindi abbiamo deciso che, d'ora in avanti, saremo molto meno indulgenti con chiunque si permetta di utilizzare il forum per accusarci di parzialità, di incompetenza o cose del genere.