...non ci sono perché....

[soultrane]

Salvo senti questa bella storia

Al liceo quella comunistona della mia professoressa d'italiano, arrivati col programma a D'Annunzio, tanto lo odiava quel fascistone vanesio del Vate , che ci fece studiare solo la poesia
"la transumanza" = la poesia più atipica di D'Annunzio che parla appunto del passaggio mi pare delle pecore dalle colline al mare.

ti rendi conto!?!?

ihihihihih

adesso mi leggo attentamente quella che hai postato tu

Questa?

I PASTORI

Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natía
rimanga ne' cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquío, calpestío, dolci romori.

Ah perché non son io cò miei pastori?

Ti fanno studiare quella alle Elementari .

Io voto a sinistra ma D'Annunzio è divino, mentre certa poesia contemporanea cosiddetta "di sinistra" fa letteralmente SCHIFO.
Se ne salvano solo pochissimi.
La poesia non può essere né di destra né di sinistra.
O è poesia o non è!

Chissà che genio quella tua insegnante!

[soultrane]

Salvo senti questa bella storia

Al liceo quella comunistona della mia professoressa d'italiano, arrivati col programma a D'Annunzio, tanto lo odiava quel fascistone vanesio del Vate , che ci fece studiare solo la poesia
"la transumanza" = la poesia più atipica di D'Annunzio che parla appunto del passaggio mi pare delle pecore dalle colline al mare.

ti rendi conto!?!?

ihihihihih

adesso mi leggo attentamente quella che hai postato tu

E quest'altra non è sublime?

Gabriele D'Annunzio
NELLA BELLETTA

Nella belletta i giunchi hanno l'odore
delle persiche mézze e delle rose
passe, del miele guasto e della morte.

Or tutta la palude è come un fiore
lutulento che il sol d'agosto cuoce,
con non so che dolcigna afa di morte.

Ammutisce la rana, se m'appresso.
Le bolle d'aria salgono in silenzio.


"La breve poesia Nella belletta fa parte della sezione 'i madrigali dell'estate' nell'ultima parte della raccolta 'Alcyone'. Come anche la collocazione rivela, questi versi esprimono il sentimento di nostalgia che D'Annunzio avverte per il volgere della stagione estiva. Lo spunto è offerto dall'osservazione di una palude che trasmette al poeta sensazioni di disfacimento e di morte. Lo stile, aulico ed evocativo, tende ad esprimere con un ritmo franto e martellante, l'ossessione di essere progressivamente ma irreversibilmente risucchiati nel fango di un inesorabile declino. In questo senso va inteso il richiamo a Dante nel titolo (VII canto dell'Inferno): la belletta è simbolo di distruzione e dannazione."

[Crixi]

Questa?

I PASTORI

Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natía
rimanga ne' cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquío, calpestío, dolci romori.

Ah perché non son io cò miei pastori?

Ti fanno studiare quella alle Elementari .

Io voto a sinistra ma D'Annunzio è divino, mentre certa poesia contemporanea cosiddetta "di sinistra" fa letteralmente SCHIFO.
Se ne salvano solo pochissimi.
La poesia non può essere né di destra né di sinistra.
O è poesia o non è!

Chissà che genio quella tua insegnante!

no, ti confesso era veramente divina...

una donna con una personalità enorme, crudele durante le interrogazioni, e con un eloquio paura (ok... ci adoravamo lo confesso)...

e poi una bella donna con un marito fighissimo nell'altra sezione specializzato in Leopardi... erano già sposati da 25/28 anni allora e si guardavano come a volersi sbranare di passione ogni volta. lì incontravi fuori dalla scuola e erano sempre lì a tenersi per mano e parlare fitto fitto chissà di cosa.
erano la favola della scuola.
li ho rivisti il mese scorso per caso... ed erano ancora così, occhi negli occhi a parlare fitto fitto mentre lei gli sorrideva come per avvolgerlo tutto.

unica cosa lei il Vate non lo poteva sentir nominare che proprio mi si inkazzava (chiaramente il marito disprezzava il Manzoni perché avversario del suo Giacomo )

[_Vivi_]

...è per questo che è dedicato a chi puo' capirlo...

Bhè la tua donna allora è la Dickinson...la sua poesia trascrive l'esperienza di una donna che seppe abbracciare la condizione della solitudine, una donna che visse nell'ostinata interrogazione del silenzio e a quel silenzio seppe dar corpo..tramite la poesia!

un bacio

[Crixi]

Bhè la tua donna allora è la Dickinson...la sua poesia trascrive l'esperienza di una donna che seppe abbracciare la condizione della solitudine, una donna che visse nell'ostinata interrogazione del silenzio e a quel silenzio seppe dar corpo..tramite la poesia!

un bacio

Maat e Vivi volevo proporvi Pedro Salinas, me l'ha fatto conoscere una mia amica... c'é ancora del silenzio qui
ditemi se vi piace


Il modo tuo d'amare
è lasciare che io t'ami.
Il sì con cui ti abbandoni
è il silenzio. I tuoi baci
sanno offrirmi le labbra
perché io le baci.
Mai parole, abbracci
mi diranno che sei esistita
che mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi,
mappe, telefoni, presagi;
tu, no.
E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla, per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare e senza toccarti.
Perché non debba mai scoprire
con domande o carezze
l'immensa solitudine
d'essere solo ad amarti.

[_Vivi_]

Maat e Vivi volevo proporvi Pedro Salinas, me l'ha fatto conoscere una mia amica... c'é ancora del silenzio qui
ditemi se vi piace


Il modo tuo d'amare
è lasciare che io t'ami.
Il sì con cui ti abbandoni
è il silenzio. I tuoi baci
sanno offrirmi le labbra
perché io le baci.
Mai parole, abbracci
mi diranno che sei esistita
che mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi,
mappe, telefoni, presagi;
tu, no.
E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla, per timore
che non sia veroche tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare e senza toccarti.
Perché non debba mai scoprire
con domande o carezze
l'immensa solitudine
d'essere solo ad amarti.

si bella...brava crixi!!!
oggi tra canzoni e poesie siamo messi bene...

pausa caffè per tutti??

[_Vivi_]

Alcuni dicono che..

Emily Dickinson

Alcuni dicono che
quando è detta,
la parola muore.
Io dico invece che
proprio quel giorno
comincia a vivere



a monica...con simpatia!!

[_Vivi_]

O frenetiche notti!

Emily Dickinson

O frenetiche notti!
Se fossi accanto a te,
Queste notti frenetiche sarebbero
La nostra estasi!

Futili i venti
A un cuore in porto:
Ha riposto la bussola,
Ha riposto la carta.

Vogare nell'Eden!
Ah, il mare!
Se potessi ancorarmi
Stanotte in te!

[soultrane]

si bella...brava crixi!!!
oggi tra canzoni e poesie siamo messi bene...

pausa caffè per tutti??

Riportiamo un po' la discussione poetica su livelli più terra terra

GIUSEPPE GIOACCHINO BELLI

LA BONA FAMIJA

Mi' nonna, a un'or de notte che viè ttata
Se leva da filà, povera vecchia,
Attizza un carboncello, ciapparecchia,
E maggnamo du' fronne d'inzalata.

Quarche vorta se famo una frittata,
Che ssi la metti ar lume ce se specchia
Come fussi a ttraverzo d'un'orecchia:
Quattro noce, e la cena è terminata.

Poi ner mentre ch'io, tata e Crementina
Seguitamo un par d'ora de sgoccetto,
Lei sparecchia e arissetta la cucina.

E appena visto er fonno ar bucaletto,
'Na pisciatina, 'na sarvereggina,
E, in zanta pace, ce n'annamo a letto.

Roma, 28 novembre 1831

[maat]

Alcuni dicono che..

Emily Dickinson

Alcuni dicono che
quando è detta,
la parola muore.
Io dico invece che
proprio quel giorno
comincia a vivere



a monica...con simpatia!!

Le parole ci impediscono il cammino. Ovunque i primitivi stabilivano una parola, credevano di avere fatto una scoperta. Ma come diversamente stavano le cose in verità! Essi avevano toccato un problema e, illudendosi di averlo risolto, avevano creato un ostacolo alla sua risoluzione.
Oggi, ad ogni conoscenza, si deve inciampare in parole dure come sassi, eternizzate, e invece di rompere una parola ci si romperà una gamba

Nietzsche

P.S Grassie