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=soultrane]Dal blog di Beppe Grillo: http://www.beppegrillo.it/
10 Maggio 2006
Innovazione mangiasoldi
Viviamo in una realtà sempre più innovativa.
Una realtà che mette l’innovazione a disposizione di tutti. Quale azienda può al giorno d’oggi permettersi di non essere innovativa? C’è sempre più bisogno di idee innovative. L’innovazione ci semplifica la vita, ci aiuta. In un certo senso ci nobilita, come una volta il lavoro.
In autostrada usiamo il telepass, paghiamo la benzina con la carta di credito, ricarichiamo il cellulare da ogni punto Atm, paghiamo le bollette on line e tante tante altre cose. La tecnologia è bella perchè ci rende liberi. La tecnologia è bella perchè aumenta i profitti delle aziende che inventano nuovi servizi. Paghiamo per il telepass oltre che per il pedaggio, per il pagamento via carta di credito oltre che per la benzina, per la possibilità di ricaricare il cellulare oltre che per la ricarica, per poter pagare una bolletta on line oltre che l’importo della bolletta. Insomma paghiamo il nulla. Le aziende ci stanno facendo pagare le transazioni di pagamento, incantesimi dell’etere, furti legalizzati.
Infatti, infatti...
L’innovazione diminuisce i costi delle aziende, il telepass elimina il costo del casellante, la carta di credito le operazioni di deposito del contante, il pagamento delle bollette il costo dell’impiegato e la ricarica del cellulare anticipa alla società telefonica i soldi delle chiamate.
L’innovazione serve quindi a renderci più felici e più poveri (del resto non si è sempre detto che il denaro non dà la felicità?) e ad ingrassare le aziende, le stock option, il titolo in borsa, i tronchettibenettonscaroni.
Ma quando la smettiamo di farci prendere per il c..o?
Un cittadino italiano ha finalmente deciso che gli fa troppo male e ha chiesto alla Commissione Europea l’abolizione dei costi di ricarica per i cellulari che esiste solo in Italia.
Lo hanno preso sul serio e la Commissione Europea ha contattato l’Authority, altra innovazione che ci rende (inconsapevolmente) poveri.Bastano 50.000 firme per toglierci dai piedi la tassa sulla ricarica. Firmate la petizione!
da: http://www.beppegrillo.it/[/QUOTE]
165.817°....FATTO E BRAVO PER AVERLO POSTATO[QUOTE
Gaetano Raffa
Aggiornamento:
Sta circolando ancora, in una nuova variante, un appello iniziato
alcuni mesi fa, che promuove una petizione per l'abolizione di costi
di ricarica riguardanti le telefonate cellulari prepagate.
"Dal blog di Beppe Grillo", dice l'appello, " Un cittadino italiano ha
finalmente deciso che gli fa troppo male pagare la tassa di ricarica
sui cellulari e ha chiesto alla Commissione Europea l'abolizione dei
costi di ricarica che esiste """solo""" in Italia. Una di tante
innovazioni che ci rende (inconsapevolmente) poveri."
"Lo hanno preso sul serio e la Commissione Europea ha contattato
l'Authority, bastano 800.000 firme per toglierci dai piedi la tassa
sulla ricarica."
L'appello invita a firmare la petizione qui:
http://www.petitiononline.com/costid...tion-sign.html
Purtroppo le cose stanno in realtà ben diversamente. Non basta affatto
"firmare" la petizione e raggiungere un certo numero di "firme" per
ottenere l'abolizione dei costi di ricarica. Una petizione fatta via
Internet non raccoglie firme, che hanno un valore legale: raccoglie
soltanto nominativi, che non ne hanno affatto.
Dietro questo appello-bufala, tuttavia, c'è una storia autentica che
sta producendo qualche risultato e molte polemiche. L'ha documentata
presso Aboliamoli.eu Andrea D'Ambra, lo studente che ha creato la
petizione online (che esiste realmente) ad aprile 2006 e ha inviato
parallelamente una denuncia formale alla Commissione Europea in merito
all'anomalia italiana dei costi di ricarica.
La Direzione Generale Concorrenza della Commissione Europea ha così
scritto alle autorità italiane una lettera formale, che ha indotto
l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e l'Autorità per le
Garanzie nelle Comunicazioni a svolgere una lentissima indagine
conoscitiva (PDF) ricca di cifre molto interessanti e pubblicata pochi
giorni fa:
http://www.aboliamoli.eu/DOSSIER_COM...I_RICARICA.pdf(se il link si spezza su più righe, ricomponetelo oppure visitate la
versione blog di questo articolo, che contiene il link intatto)
Vista la popolarità della petizione, che ora ha superato le 700.000
adesioni (adesioni, non firme) ed è finita sulle prime pagine di
alcuni quotidiani e in varie trasmissioni radiotelevisive, molti
politici hanno fiutato l'occasione propizia per farsi belli e hanno
promesso il proprio impegno, mentre le associazioni di consumatori
hanno ingenerosamente tentato di scippare a D'Ambra il merito
dell'iniziativa.
Tuttavia, come dice lo stesso promotore, "per ora sono soltanto tante
belle parole e nulla di concreto". Le Authority confermano la validità
delle obiezioni sollevate dalla petizione e invitano a una
"rimodulazione" dei costi di ricarica, ma il loro invito per ora non
ha alcuna efficacia formale.
Sono infatti trascorsi sette mesi dall'avvio della petizione, ma in
sostanza non è cambiato nulla. I costi di ricarica ci sono ancora.
Certo la petizione fa rumore mediatico (che ha una sua utilità) ma non
fa sostanza: come si vede dalla documentazione presso Aboliamoli.eu,
la sostanza la fanno gli atti formali, come appunto la denuncia
inviata da D'Ambra alla Commissione Europea.
Tanti nomi, anche settecentomila, anche un milione, mandati via
e-mail, non hanno alcun valore legale. Non sono firme. Sono
semplicemente nomi stampati su tanti fogli di carta, perché è soltanto
questo che può generare una petizione online.
Va detto, inoltre, che esistono modi molto efficaci per abolire o
ridurre i costi di ricarica, indirettamente ma con effetto immediato,
senza aspettare mesi e mesi: usare con intelligenza il cellulare,
adottare tagli di ricarica più grandi (sui quali il costo di ricarica
incide meno), o passare all'abbonamento.
L'indagine completa sulla petizione è pubblicata qui:
http://attivissimo.blogspot.com/2006...-ricarica.html
- Stai maturando come l'armagnac
- L'armagnac più invecchia e più è buono
- Appunto
Da ultime notizie telegiornali ministro Bersani assicura abolizione costo ricarica carte telefoniche per cellulari.
Speriamo sia vero!!