Il Papa stronca Harry Potter
'Distorsione del cristianesimo'
Roma, 14 luglio 2005 -
I libri di Harry Potter? Subdole seduzioni che distorcono profondamente il cristianesimo nell’anima. Parola di papa Ratzinger.
Alla vigilia dell’uscita del sesto capitolo della serie Harry Potter e il Principe Mezzosangue, il sito canadese LifeSiteNews.com ha reso pubbliche due lettere scritte nel marzo 2003, in cui l’allora cardinale esprime giudizi durissimi sulla saga del maghetto. Il futuro pontefice rispondeva a Gabriele Kuby, una critica letteraria tedesca, autrice del saggio Harry Potter, bene o male?.
Nel libello di 160 pagine, la Kuby sosteneva che i libri della scrittrice inglese JK Rowling corrompono i giovani, impedendo loro di definire con chiarezza il senso del bene e del male. 'Quello di Harry Potter — si legge nel libro — è un mondo presieduto dal male, raffigurato come un valore a cui aspirare'. Un’analisi netta, con tanto di decalogo contro il personaggio, che ha trovato pienamente d’accordo il cardinale.
'E’ un bene che lei illumini la gente su Harry Potter — scrive Ratzinger il 7 marzo 2003 —
perché si tratta di subdole seduzioni, che agiscono inconsciamente e quindi in profondità, distorcendo il cristianesimo nell’anima, prima che possa formarsi'. E il 27 maggio dello stesso anno, a una precisa richiesta della Kuby:
'Posso con piacere darle il mio permesso di riferire il mio giudizio su Harry Potter. Cordiali saluti e benedizioni'.
Allo stesso tempo, il cardinale chiedeva di inviare una copia del libro a don Peter Fleetwood del Pontificio consiglio per la cultura, che pochi mesi prima aveva usato parole benevole su Harry e compagni. Il caso era scoppiato il 3 febbraio, durante la presentazione del documento vaticano sulla new age Gesù Cristo, portatore dell’acqua viva.
'Nessuno di noi è cresciuto senza fate, maghi o streghe', disse Fleetwood, impegnato oggi nel segretariato del Consiglio delle conferenze episcopali europee, aggiungendo che nei libri della Rowling, cristiana di convinzione, i personaggi
'non sono bandiere ideologiche anticristiane, ma aiuti per i ragazzi a saper riconoscere qual è il conflitto tra bene e male'.
Le dichiarazioni furono subito interpretate come una legittimazione della Santa Sede all’operazione editoriale.
'Il papa approva Potter', titolò il giorno dopo il Toronto Star, assieme ai media di mezzo mondo, dalla BBC (
'Il papa sostiene i libri di Potter') alla CNN ('Vaticano: Harry Potter è d’accordo con noi'), passando per il Chicago Sun Times (
'Harry Potter è in linea con il pontefice').
Valutazioni che il cardinale Ratzinger ha respinto subito al mittente, esprimendo in modo netto il suo giudizio, diventato oggi una delle posizioni più autorevoli nello scontro tra chi difende il bestseller e chi lo ritiene pericoloso. Da oltreoceano sono arrivati commenti positivi dal mondo evangelico e lo scrittore cattolico Michael O’Brien ha detto che Benedetto XVI rivela tutta la sua profondità e che
'tutti faremmo bene a seguirlo'. E nel 2002, la chiesa anglicana aveva raccomandato la lettura di Harry Potter per illustrare ai più piccoli l'importanza di valori cristiani come l'amore, l'amicizia e l'altruismo. Gli stessi vescovi italiani, attraverso i giudizi della Commissione Valutazione Film della Cei, hanno sempre espresso opinioni positive sui film tratti dalla saga, considerati
'stimolo di riflessione', capace di
'evidenziare i valori dell’amicizia, della fedeltà e del coraggio, ma senza smancerie'. Insomma,
'una storia che rispetta l'intelligenza dei bambini'. E i giudizi di Ratzinger? Facile immaginare che Benedetto XVI abbia altro a cui pensare: Harry e la scuola di Hogwarts fanno ormai parte del passato.