Vabbuò..fammi sapere.rscano ha scritto:
Le prove tabellone le posso fare la sera da casa!
Vabbuò..fammi sapere.rscano ha scritto:
Le prove tabellone le posso fare la sera da casa!
Qualsiasi suggerimento di mossa, di qualsiasi genere, è quindi da considerare contrario allo spirito del gioco e se fatto da giocatori accreditati (anche al di fuori delle stanze arbitrate) può portare alla revoca dell'accredito.
Son proprio queste che danno ancora un'immagine di come erano le feste nei palazzi, mica baubaumiciomiciopaolovaldo ha scritto:
Son queste che portano il turista non mordi-e-fuggi e che vuole vivere come vivevano i veneziani.
Poi se vuoi portarli a Casteo in Via Garibaldi a far el ciecheto, penso siano diverse tipologie di turisti.
Quel che distrugge la città son le persone che non sentono più il carnevale e/o che prendono il carnevale come ennesima occasion per ciapar una bala.
rscano ha scritto:
....certo che hai ragione!!!!!
La differenza è tra i turisti coi soldi..... e quelli senza......
Robèèèèèèèèèèèè
ripijatiiiiii
Mi immagino Bill Gates interpretare il ruolo di un pescatore che litiga con le reti...per rivivere i magici momenti della "vecia Venexia"
- Stai maturando come l'armagnac
- L'armagnac più invecchia e più è buono
- Appunto
rscano ha scritto:
non sono per niente d'accordo.
Mi stai parlando delle feste di palazzo, anche secoli fa appannaggio esclusivo di nobili e ricchi mercanti.
E le feste del popolo? Quelle nei campi e nei campielli di ogni sestiere? Quelle che hanno creato le tradizioni che ormai leggiamo solo nei libri di storia?
Da anni esistono i "party esclusivi" a Ca' Pisani Moretta e simili, quasi "esclusivamente" frequentati da stranieri danarosi che sbarcano dall'aereo, arrivano a palazzo in taxi e se ne ripartono subito il giorno dopo senza aver capito niente, dico NIENTE di questa città!
Molto meglio qualche turista "fai da te" che si perde nelle callette alla ricerca della Venezia "minore" ma altrettanto testimone di storia e di cultura della "solita" S.Marco.
Molto meglio qualche manipolo di "sopravvissuti" veneziani che, in qualche anfratto di Castello ti offre una "pasta e fasioi" e si fa una "ciacola" con un'ombra in mano.
Se per te il ballo dei dogi è un'opportunità di lavoro per carità, buon per te, ma di veneziano, credimi, non c'è proprio niente!
E' molto più veneziano il mio amico Jean-Paul (Senegal) che ogni volta che mi vede mi saluta con un "ciao vecio, se femo un spriss?" (ciao amico, ci facciamo uno spritz?)
E ha pure un ottimo accento...
p.s. chiedo scusa ad Ale per l'OT, se vieni a Venezia con Patrizia cercherò di farmi perdonare...
Paolo Valdisserri - Club Grifone VeneziaWhat? "Over"? Did you say "over"? Nothing's over until we decide it is! Was it over when the Germans bombed Pearl Harbor? Hell, no! And it ain't over now. 'Cause when the going gets tough... the tough get going! (John Blutarsky)
... addà passà a nuttat ...
Son due modi differenti di festeggiare il carnevale: mi ricordo quello "spontaneo" negli anni '80 dove si andava al palazzetto dello sport (dove giocava la Reyer) per fare le sfilatine in maschera.paolovaldo ha scritto:
Il vecio carneval di campi e campielli non c'è più, nemmeno dalla "rinascita" del carnevale a fine anni 70': è diventato il "carnevalspettacolo" con estentazione di maschere e costumi.
Oggi il carnevale è diverso: ci sono eventi per la massa (volo dell'angelo, rievocazioni storiche, ecc. ecc.), eventi che non centrano una mazza (es: la taranta), altri esclusivi (feste nei palazzi). L'evento di massa porta guadagni a certe realtà (vero ) mentre l'evento esclusivo a palazzo ad altre realtà.
E poi te la prendi con la persona sbagliata visto che nel mio sitozzo del carnevale c'è una bella parte storica, dove si legge chiaramente come si divertivano sia in piazza che nei palazzi.
rscano ha scritto:
Roberto, non me la sono presa con te.
Il lavoro è lavoro, capisco... mi basta solo che non mi si venga a dire che questo genere di eventi rappresentano ed aiutano Venezia.
capìo, vecio?
anche uno per me grazie!!!! e poi visto che ci sei mi ospiti pure!!!bigfood ha scritto:
"Una donna non è colei di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella il cui aspetto complessivo è di tale bellezza da togliere la possibilità di ammirare le singole parti" (Seneca)
Ma certo... solo che sono quelle che ancora oggi fanno sognare di venire a Veneziapaolovaldo ha scritto:
Se vuoi ti ho tenuto un posticino dove tu saiselvaggia ha scritto: