Le regole di Capello. «Via chi sgarra»
Niente sesso, infradito e calzoncini: le regole del ct della nazionale inglese in vista dell'amichevole con la Svizzera
Fabio Capello (Lapresse)LONDRA (Inghilterra) - Il ritiro della Nazionale inglese in vista dell'amichevole con la Svizzera? Un «campo militare». Così definisce il
Sun riportando le ferree regole alle quali Fabio Capello ha sottoposto i suoi per l'appuntamento di Wembley contro la Svizzera, prima uscita ufficiale del ct italiano sulla panchina inglese.
LA «PUNIZIONE CAPITALE» - Escludere capitan Beckham dopo averlo pizzicato su una spiaggia brasiliana, non è bastato al tecnico italiano: per far capire a tutti che adesso si fa sul serio mister Fabio si è messo a dettare i suoi
comandamenti. «La punizione capitale di Fabio Capello», come titola il quotidiano britannico, mette così in riga i «leoni bianchi», spingendoli a incontrarsi spesso e fare squadra ancora prima di scendere in campo. Niente sesso, tanto per cominciare. Nel decalogo di Capello infatti sono severamente proibite le visite di mogli, fidanzate e parenti.
LE REGOLE - Ma le visite non sono l'unico divieto imposto dal commissario tecnico della Nazionale inglese. Il regime di tolleranza zero include anche i ritardi e il servizio in camera, sregolatezze che l'undici inglese in ritiro all'hotel di Watford dovrà accuratamente evitare. E limitazioni sono previste anche circa l'uso del cellulare, consentito solo in camera. Ma non è ancora tutto. I giocatori, che saranno chiamati solo per cognome, devono mangiare insieme in abiti eleganti (severamente vietati infradito e calzoncini corti) e indossare la divisa della Nazionale in occasioni di incontri pubblici e prima di ogni partita. Infine, il decalogo di Fabio Capello prevede il divieto assoluto imposto ai giocatori di ricevere le visite dei procuratori e di "Svagarsi" con la playstation durante le lunghe ore di ritiro.
«VIA CHI SGARRA»- «Voglio che ci sia rispetto per tutte le persone del gruppo. Evidentemente qui non erano abituati ad avere regole, ma non vedo perché non debbano rispettarle: se uno vuole restare nel gruppo deve seguirle» ha detto Fabio Capello durante la conferenza stampa di martedì riferendosi al decalogo imposto ai giocatori.
«CON VOI GIORNALISTI PARLO IN ITALIANO» - Il ct dei «leoni bianchi», che
all'inizio di dicembre aveva detto che avrebbe imparato a parlare bene l'inglese in un mese, alla vigilia dell'amichevole con la Svizzera ha incontrato i giornalisti inglesi per la prima volta da allora, spiegando loro di essere «contento del suo inglese» e di parlare «ai calciatori in inglese». Tutte dichiarazioni rilasciate rigorosamente in italiano. Con i giornalisti infatti Capello si è avvalso di un interprete e ha detto: «Non parlerò in inglese con voi fino a quando non avrò imparato tutte le espressioni e le frasi che mi servono. Avete modo di distorcere le parole - ha aggiunto - e quindi parlerò con voi in inglese solo dopo. Ma ai giocatori io parlo in inglese, comunico con loro in un inglese molto più semplice e ci capiamo».