Not In My BackYard, non nel mio giardino...al primo accenno di opera pubblica si scatena l'inferno...madri, nonne, figli, neonati, pensionati, qualche infiltrato che manco abita li'..e sono proteste furibonde, spesso mazzate, danneggiamenti e qualche arresto o ricovero presso il pronto soccorso piu' vicino...
Centrali atomiche? E chi ha il coraggio di provarci?
Nuove strade o autostrade?..mazzate assicurate.
Centrali eoliche? Sei pazzo!! Deturpano il paesaggio..e gli uccellini?
Rigassifigatori? Volano pietre...
Ponti? provaci...
Sistema Mose? Cambia tutto l'ecosistema dell'Adriatico...meglio svignarsela...
Alta velocità? Qui volano botte secche..."non dobbiamo andare da nessuna parte, tantomeno veloci"
Termovalorizzatore? Qui si rischia grosso...eppure i rifiuti li produciamo tutti...
Nuovo ospedale? "fattelo a casa tua!"
Nuova discarica? Mazzate assicurate
Tunnel? "ma sei scemo!? chissà cosa c'è li' sotto!"
Solo se si propone la realizzazione di un nuovo stadio, le reazioni sono contenute.
Eppure, quando facciamo clik sull'interruttore, la corrente che usiamo è prodotta vicino a casa di qualcuno.
Quando buttiamo l'immondizia, la discarica è vicino a casa di qualcuno.
Strade, porti e aereoporti dei quali allegramente usufruiamo sono vicino a casa di qualcuno.
Ebbene? Non trovate che qualcosa non quadri? Perchè tali spinte egoistiche? Sono un freno allo sviluppo e alla occupazione ma se si tratta di sopportare qualcosa di "pubblico" si arriva presino allo scontro fisico.
Che ne pensate? Occorre secondo voi un maggiore autoritarismo quando si tratta di opere di pubblica utilità? Cosa si puo' fare in proposito? Al fine di conciliare sviluppo e rispetto della proprietà privata?