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Discussione: suggerimento [ennesima "cartina sì, cartina no"]
  1. #61
     Colonnello
     
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    Re: suggerimento [ennesima "cartina sì, cartina no"]

    Trovo l'intervento di superlukeprof impeccabile.

    Riguardo agli altri noto che molti ancora partono da preconcetti del tutto errati. Vediamo di ricordare alcuni punti.

    1) Il risiko e' un gioco di guerra, non una simulazione di guerra (come erroneamente qualcuno ancora pensa guardando i carri e la mappa). Nella versione originale i carri armati non c'erano nemmeno, sono stati introdotti da EG senza cambiare il regolamento in maniere tale da farlo diventare una simulazione di guerra. Il risiko e' restato un gioco di strategia (e di tattica). La guerra (sul piano del gioco e non su quello reale) e' fra i giocatori, non c'e' nessuna simulazione in quanto i vari colori non rappresentano un esercito, cosi' come gli spostamenti sono tutti uguali e non ci si mette di piu' ad esempio ad andare dalla kamchatka all'alaska rispetto ad andare ad esempio da europa settentrionale ad europa meridionale. Chiamando i territori con nomi di persona (o altro) e ridisegnando la mappa modificando la morfologia e la grandezza dei territori, il gioco non subirebbe alcuna variazione (mantenendo inalterati i confini). Non bisogna confondere l'allegoria della mappa e dei carri con la tipologia di gioco. Il risiko resta un board game, "gioco di scacchiera". Se al posto dei carri metti dei sassolini tutto funziona allo stesso modo. E comunque il punto e' ancora piu' profondo. Anche se il risiko fosse una simulazione di guerra resta sempre un gioco, e non e' immorale allearsi e tradire.

    2) La "cartina" puo' essere utilizzata in qualsiasi condizione. Considerato che sin dal primo turno c'e' un giocatore in vantaggio e 3 in svantaggio (ai punti), ne consegue che 3 giocatori su 4 hanno interesse a "fare gioco"; per fare gioco occorrono armate, e la cartina e' il modo meno dispendioso per procurarsele.

    3) Il problema morale non esiste, in quanto si tratta di un gioco, con carri (o sassolini) di plastica e mappa in cartone (o pixels). Persino se si trattasse di un gioco di simulazione di guerra, sarebbe tutto da dimostrare che e' immorale allearsi con un avversario per poi tradirlo e vincere la partita. Dove sta l'immoralita' se lo scopo del gioco e' vincere? Semplicemente la morale non entra nelle scelte di gioco. Puo' entrare in guerra, perche' in guerra ci sono morti e feriti veri. Ma non puo' entrare nel gioco. Quando la morale entra nel gioco il gioco diventa una guerra.

    Eh, si, e' paradossale, ma e' cosi'. Chi crede che l'etica e la morale abbiano senso nel decidere le mosse di risiko, la pensa cosi' perche' lui sta facendo una guerra, e non un gioco.


    Redstar
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    Non abbandonerò alcuna partita, per alcun motivo, nemmeno subito dopo lo start. Questa comunicazione è da considerarsi sostitutiva di una analoga comunicazione pre-partita.

    http://forum.egcommunity.it/showthre...06#post1124806
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  2. #62
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    Re: suggerimento [ennesima "cartina sì, cartina no"]

    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Trovo l'intervento di superlukeprof impeccabile.
    ottimo così ci togliamo il pensiero di dover leggere il resto
    Sparuto minoritario e minimod
    non sono più quello di una volta... soltanto la retorica è rimasta la stessa
  3. #63
     Maresciallo
     
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    Re: suggerimento

    Quote fumocanne2 ha scritto: Visualizza il messaggio
    la tattica della cartina è una diatriba irrisolvibile, o la si ama o la si odia.

    a me personalmente non piace in assoluto, ma in situazioni di disequilibrio evidente è l'unico modo efficace per portare una partita destinata a risolversi in fretta sui binari a noi più convenienti.

    l'altro giorno, in un game, ero riuscito con le mie sole forze a conquistare il sudamerica, a quel punto è scattata la cartina tra gli altri 3. poi sono riuscito, sempre da solo, a conquistare anche l'oceania. poi, inevitabilmente, uno dei 3 che stavano scartinando, è riuscito ad invadermi scippandomi un continente e alla fine ha vinto.

    questa è la cartina. molto poco meritocratica direi...

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