Classici italiani

[mamart]

Boh, cmq scrivi il titolo e l'autore di un libro che ti ha segnato, indipendentemente da quello che ti hanno fatto leggere all'ITIS...

Si dice ITISse...altrimenti è troppo da fighetti.

Comunque, non ho postato nulla perchè in generale non sono un grande amante dei classici...
La quasi totalità dei libri che leggo sono saggi.
Quei pochi libri di narrativa che ho letto sono di autori stranieri (E.A. Poe, H.P. Lovecraft, P. McGrath, J. Gaarder ecc...).

Il libro più "classico" che ho letto e che mi ha segnato è stato "Due di Due" di Andrea de Carlo....ma credo sia fuori da questo thread.

[vonnegut]

se non gli dai un appiglio come può fare il pittima

Forse a Genova è maschile ma da noi è femminile: la pittima (e in qualche modo mi pare anche più appropriato come genere )

Tra questi uno che ho particolarmente odiato è stato "I malavoglia"

Senza nulla togliere al Verga, me lo fecero leggere alle medie ed era tutto un ravanarsi i cabbasisi (mai viste tante disgrazie in un libro solo).
L'unica cosa divertente che ricordo è che sono andato avanti un anno senza avere il coraggio di chiedere cosa cac.chio erano i lupini. E così mi immaginavo queste ceste da cui spuntavano fuori dei lupetti.

Il libro più "classico" che ho letto e che mi ha segnato è stato "Due di Due" di Andrea de Carlo....ma credo sia fuori da questo thread.

Beh, Due di Due è oramai un classico. A me piacque molto nonostante il genere sia

[vonnegut]

sempre di Andrea De Carlo : Di noi tre,mi è garbato parecchio

Non ne ho letti altri di De Carlo.
Tornando ai classici da puberali, Bar Sport di Benni ha allietato le interminabili ore di filosofia alle superiori.
Nelle ore di matematica invece andava molto il fumetto Storie dallo spazio profondo di Bonvi e Guccini.

P.S. Invece in quelle di ginnastica mi facevo sbattere fuori per leggere il diario di una certa Anna S.. Forse non è un classico ma ci scriveva tutte le sue avventure sessuali nei dettagli.

[boccadoro]

Beh, Due di Due è oramai un classico. A me piacque molto nonostante il genere sia

ma un classico de che?....

[celloz]

Non ne ho letti altri di De Carlo.
Tornando ai classici da puberali, Bar Sport di Benni ha allietato le interminabili ore di filosofia alle superiori.
Nelle ore di matematica invece andava molto il fumetto Storie dallo spazio profondo di Bonvi e Guccini.

P.S. Invece in quelle di ginnastica mi facevo sbattere fuori per leggere il diario di una certa Anna S.. Forse non è un classico ma ci scriveva tutte le sue avventure sessuali nei dettagli.

Nooo Bar Sport di Benni lo stavo per scrivere io...

P.S. Ma solo a me è piaciuto i Malavoglia ? :>

[boccadoro]

Nooo Bar Sport di Benni lo stavo per scrivere io...

P.S. Ma solo a me è piaciuto i Malavoglia ? :>

Bene.
Inseriti
I Malavoglia di Verga.

[jacuzzi]

Nooo Bar Sport di Benni lo stavo per scrivere io...

P.S. Ma solo a me è piaciuto i Malavoglia ? :>

no, è piaciuto molto anche a me, preferisco Mastro Don Gesualdo però

[bento81]

Nooo Bar Sport di Benni lo stavo per scrivere io...

P.S. Ma solo a me è piaciuto i Malavoglia ? :>

Io adoro tutto di Verga e il verismo,evviva ''la roba''!

[celloz]

Non so se possa essere considerato un classico ma Le Tigri di Mompracem di Emilio Salgari è stato il primo libro che io abbia mai letto; avevo 6 anni e Salgari e Jack London mi hanno fatto sognare come forse nessun'altro autore in seguito : credo che questi libri abbiano contribuito non poco alla mia formazione intellettuale...

[user_8214]

Non ne ho letti altri di De Carlo.
Tornando ai classici da puberali, Bar Sport di Benni ha allietato le interminabili ore di filosofia alle superiori.
Nelle ore di matematica invece andava molto il fumetto Storie dallo spazio profondo di Bonvi e Guccini.

P.S. Invece in quelle di ginnastica mi facevo sbattere fuori per leggere il diario di una certa Anna S.. Forse non è un classico ma ci scriveva tutte le sue avventure sessuali nei dettagli.

Di Bar Sport ricordo bene la Luisona , le carte da tresette pesanti 20 kg. l'una , il tiro di Piva , il giocatore di flipper con gli indici svitabili (come le stecche da biliardo) ed il mitico ciclista , di cui momentaneamente mi sfugge il nome.


Un mito degli anni belli (mi pare che uscì nei primi anni '70) , che conosco praticamente a memoria.


Altri romanzi di Benni indimenticabili : La compagnia dei Celestini e il Bar sotto il mare.


Per i fumetti , sono cresciuto col Corriere dei Piccoli , Topolino , Intrepido e Monello , Linus (avevo conservato il primo numero, nei traslochi qualche fratello me l'ha fottuto) , Alan Ford e Diabolik.

Una chicca : le storie di Michel Vaillant e di (non ricordo il nome) un professore alle prese con un pazzo che controllava la metereologia , volumi venduti singolarmente , dalla grafica stupenda. Anche questi li avevo conservati e sono spariti.


Un "Ekkekatz" ci sta perfetto.