Qui il RTU è chiaro
dicendo la parola “attacco” senza indicare quale territorio e da dove, si
perde comunque il diritto a riposizionare le armate prese durante la fase di
rinforzo di quel turno di gioco. Non vi è però l’obbligo di doverne eseguireuno e quindi si può optare per l’eventuale spostamento o passare
Qui, secondo me, anche.
se un dado esce o si ferma sul bordo del campo di battaglia o rimane inbilico si devono ritirare tutti i dadi
Il concetto di dado in bilico è un quello di un dado a cui non si può assegnare obiettivamente un'unica faccia.
Non essendo la fattispecie, per me il tiro è valido.
Per tutto quanto non previsto dal regolamento io mi ispiro sempre a un concetto che nel gioco degli scacchi e' perfettamente applicato.
Non si puo' retrocedere. Una volta fatta una mossa (o parte di una mossa) non la si puo' annullare. Esempio perfetto sono gli scacchi, appunto:
se si tocca un pezzo si deve muovere quello, quando il pezzo e' lasciato non si puo' rifare la mossa (nemmeno con lo stesso pezzo).
Quindi, un carro armato di rinforzo lasciato su un proprio territorio li' resta, non si puo' spostare su un altro una volta che la mano lo ha lasciato.
Una dichiarazione di attacco formalmente corretta (a prescindere che sia verbale o a gesti) obbliga ad almeno un lancio di dadi. Una dichiarazione in cui uno dei due territori indicati e' formalmente errato (non confina o la proprieta' non consente l'attacco) va corretto mantenendo buono il territorio formalmente corretto. Se nella dichiarazione ci sono due territori dello stesso giocatore, la nuova dichiarazione deve prevedere un attacco dal primo territorio indicato. L'attacco ci deve comunque essere, non puo' essere evitato se e' stata fatta una dichiarazione (anche se sbagliata) di attacco.
In alternativa si infligge la penalita' a chi ha sbagliato la dichiarazione, e si e' esenti dall'obbligo di attacco.
Sui dadi uno sopra l'altro, non in bilico, sono validi entrambi i dadi, purche' il lancio abbia rispettato il regolamento (se il lancio dei dadi e' regolamentato).
Quanto esposto non costituisce la mia posizione rispetto al regolamento ufficiale EG, ma la mia posizione generale rispetto ad un qualunque regolamento.
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"La mia libertà finisce dove comincia la vostra." - Martin Luther King
Non abbandonerò alcuna partita, per alcun motivo, nemmeno subito dopo lo start. Questa comunicazione è da considerarsi sostitutiva di una analoga comunicazione pre-partita.
http://forum.egcommunity.it/showthre...06#post1124806
Quando diamo un giudizio assoluto (non limitato ad un fatto) su una persona, stiamo in realtà esprimendo il giudizio che abbiamo di noi stessi.
In questo caso, a mio parere, bisogna valutare in prima cosa la ratio della regola: evitare che nascano discussioni sul valore del punteggio sortito dal dado, cosa che scaturisce dal fatto che il dado non poggi completamente la faccia opposta a quella da valutare rendendo discutibile il valore da attribuire.
Nel caso specifico il dado poggia perfettamente la faccia opposta rendendo indiscutibile il valore da attribuire, per cui ritengo che la recriminazione e la richiesta di ripetizione del lancio siano solo un cavillo.
Nell'ottica di fare chiarezza il più possibile ed evitare quindi discussioni, sarei favorevole alla seguente precisazione : " la faccia inferiore di ogni dado (parallela a quella superiore che definisce il punteggio ottenuto) deve poggiare completamente sul piano dell'area definita per il lancio dei dadi ".
In base a quanto sopra, nel caso da te indicato, il lancio non sarebbe valido ed occorrerebbe ritirare tutti e tre i dadi.
Anche per me quando viene detta chiaro e tondo la parola "attacco" la fase di caricamento termine ed inizia quella d'attacco.
invece per il caso dei dadi giudico da rifare il lancio