Manuale di Risiko Redstar - 1 contro 1 - Il Principe delle Stelle e la Principessa di Aldebaran (anche ebook)(autorizzato da Higghe) - ScacchiGiudicare preclude la possibilità di conoscere.
"La mia libertà finisce dove comincia la vostra." - Martin Luther King
Non abbandonerò alcuna partita, per alcun motivo, nemmeno subito dopo lo start. Questa comunicazione è da considerarsi sostitutiva di una analoga comunicazione pre-partita.
http://forum.egcommunity.it/showthre...06#post1124806
Quando diamo un giudizio assoluto (non limitato ad un fatto) su una persona, stiamo in realtà esprimendo il giudizio che abbiamo di noi stessi.
Seee....io ti scrivo...
e tu invece di rispondermi che fai? Scrivi a tutti avendo come incipitVoyager ha scritto:
Questa storia della simpatia/antipatia l'hai voluta a tutti i costi far rientrare tu.paperinikredstar ha scritto:
Lui ha acquisito il diritto di giocare, non di giocare con me.
Fossi in Tizio, mi farei un esame di coscienza e mi chiederei cosa c'è che non va. Al 90% scoprirà che non c'è nulla di connesso alla simpatia/antipatia personale.
Stefanuccio ...questa volta non mi sento di darti ragione:
chiedere l'ok non è una regola ma come fai a sostenere che sia corretto???
la particolarità del gioco on line , dell'ingaggio, e del fatto che siamo una community lo fa diventare necessario..
è una questione di ...emhhh ....educazione...e l'educazione può e dovrebbe essere una discriminante per decidere con chi giocare...
esempio: è noto che bento non mi sia simpatico, ma essendo un giocatore corretto ed educato oltre che bravo nelle rare volte che ho avuto l'oppurtunità ci gioco volentieri
esempio2:se gioco con un blu o un rosso (nuovi utenti)che danno lo start senza chiedere l'ok magari gli spiego e ci passo sopra
esempio3: se siamo 4 giocatori esperti e almeno online ci conosciamo e non mi chiedi l'ok o mi porti un certificato di temporanea incapacità di intendere e volere o con me hai chiuso...
anche essere educati e scambiare 4 chiacchiere in chat prima di iniziare non è obbligo ..ma io gioco prima per divertirmi e rilassarmi ..se in qualunque modo o misura sei cafone o o antipatico che gusto dovrei avere a giocare???
nel momento che passeremo al professionismo ed edo mi passerà uno stipendio in euri veri e non in zozzi neurini(scherzo!!:=)) allora potrei iniziare a fregarmi con chi gioco....
Marc Marquez è una ME.RD.A
mi ricorda un certo FOTTER chegliavevanoregalatoilgiochinomalaprimaseraputtxx xazoxxanonavevatrovatonessunoconcuigiocareechicavo losicredediesserepoiquellolifatemiparlareconchicom andaquicheglilodicoioanzimideveridareisoldi
ps ognuno si fa la frusta per il proprio
se nessuno vuole giocare con te magari un motivo c'è..........
Sostituisco partecipare al posto di giocare nella tua frase.
Sportivita' non e' forse permettere a tutti di [S]giocare[/S] partecipare con pari possibilita'?
Sì
Ribadisco: il Torneo Challenge incentiva la ricerca della sfida, l'abilità a farti sfidare o a far sì che gli altri accettino le tue sfide, quindi ad avere più chances di accumulare punti ed arrivare alla vittoria finale, fanno parte delle skill che i giocatori devono sviluppare! Se non ce l'hai, non vinci.
Anche la singola partita è fatta anche di questo! E' psicologia, e lo sai. Non venirmi a raccontare che "se devo rendermi simpatico per giocare non mi piace" perché è esattamente quello che avviene sulla plancia. Quante volte non si affonda un avversario per "ingraziarselo", quante volte si apre carta per "allisciarsi" il giocatore, la convenienza strategica sta anche in questo. Fa parte del gioco, non è qualcosa di esterno al gioco.
E' sportivo!
p.s.: se puoi ... non devastarmi il post con un multiquote, si perde il filo del mio discorso. Se tu mi interrompessi dopo la prima frase, la seconda non sarebbe uguale a quella che ho scritto nel post dove invece non mi hai interrotto.
Che il torneo challenge sia un postaccio è fuori da ogni dubbio.
E' un ricettacolo di psicocartinari, cronofrenici, geobulimici, aleopatici e nevrastitici
(D. Piergentili)
In un'amichevole passi. Ma in un torneo non sono d'accordo.
Ok. Che c'entra? Io parlavo del fatto che se invece tu decidessi di escluderlo perche' ti e' antipatico saresti antisportivo.esempio: è noto che bento non mi sia simpatico, ma essendo un giocatore corretto ed educato oltre che bravo nelle rare volte che ho avuto l'oppurtunità ci gioco volentieri
Questo vuol dire che per te l' "ok" e' un obbligo. Passi per un'amichevole, in cui vuoi giocare con amici. Io non sono d'accordo in un torneo,in cui gioco con qualunque avversario che rispetti il regolamento. E non chiedere l' "ok" non e' contro il regolamento.esempio3: se siamo 4 giocatori esperti e almeno online ci conosciamo e non mi chiedi l'ok o mi porti un certificato di temporanea incapacità di intendere e volere o con me hai chiuso...
Concetto comprensibile per un'amichevole, non per un torneo. Il gusto di giocare con un avversario che mi sta antipatico e' confrontarmi con lui sul piano del gioco, ed imparare qualcosa da lui, sul piano del gioco. Senza contare che umanamente forse evolvo un pochino, perche' non sto discriminando e gli concedo pari opportunita'.anche essere educati e scambiare 4 chiacchiere in chat prima di iniziare non è obbligo ..ma io gioco prima per divertirmi e rilassarmi ..se in qualunque modo o misura sei cafone o o antipatico che gusto dovrei avere a giocare???
Se non puoi giocare non stai partecipando.
Tutto corretto quel che dici, a parte l' "ottica".Ribadisco: il Torneo Challenge incentiva la ricerca della sfida, l'abilità a farti sfidare o a far sì che gli altri accettino le tue sfide, quindi ad avere più chances di accumulare punti ed arrivare alla vittoria finale, fanno parte delle skill che i giocatori devono sviluppare! Se non ce l'hai, non vinci.
Anche la singola partita è fatta anche di questo! E' psicologia, e lo sai. Non venirmi a raccontare che "se devo rendermi simpatico per giocare non mi piace" perché è esattamente quello che avviene sulla plancia. Quante volte non si affonda un avversario per "ingraziarselo", quante volte si apre carta per "allisciarsi" il giocatore, la convenienza strategica sta anche in questo. Fa parte del gioco, non è qualcosa di esterno al gioco.
E' sportivo!
Diciamo che e' la formula del torneo a non essere sportiva.
Inoltre, pur essendo tutto vero il doversi rendere simpatico per farsi sfidare, ecc., io non lo faccio.
E sicuramente non escludo i giocatori su base personale, perche' mi sentirei antisportivo. Lo considererei allo stesso modo di una squadra composta da giocatori bianchi razzisti che, potendo scegliere con chi giocare, escludono una squadra composta da giocatori neri.
Puoi scegliere al limite i tuoi compagni di squadra, ma non gli avversari. Cosi' non e' sportivo.