La recente e brutale aggressione a Milano di un tassista, involontario investitore di un cane da parte del compagno della proprietaria del canide pone alcuni interrogativi. Dobbiamo continuare a consentire la indiscriminata diffusione dei cani nel nostro territorio metropolitano?
Il cane non é un giocattolo...é entrato nella comunità come strumento di lavoro...aiuta i pastori e svolge importanti funzioni di sorveglianza. Il recente e diffuso benessere collettivo ha fatto si' che i cani siano diventati elementi decorativi o surrogati della compagnia umana.
Lentamente ma inesorabilmente le nostre città si sono riempite di individui o individue che portano a spasso i cani o vengono portati a spasso da essi..(dipende dalle dimensioni).
Costoro, usano invadere con i neo amici a quattro zampe ogni spazio verde cittadino senza ovviamente tralasciare i marciapiedi che li conducono al "verde promesso"...di norma vituperandolo...i canidi cagano, pisciano e di tanto in tanto azzannano qualcuno allegramente, confortati dallo sguardo pieno di affetto dei proprietari/e (proprietari? Diciamo...amanti)...guai a fare una qualunque osservazione sulla condotta del canide, rispondono tutti in modo arrogante e maleducato...si rischia lo scontro fisico...il cane, nella loro testaccia é un piccolo Re e deve fare cio' che gli pare.
Personalmente...amo i cani, apprezzo la loro indiscussa fedeltà...amo meno e diffido di coloro che riversano affetti e frustrazioni personali su queste povere bestie. Di norma...ho notato che chi ama troppo i cani, non ama gli esseri umani.
Sareste d'accordo a limitarne il possesso nelle città?