senti ma hai annotato anche quando sei andato in aeroporto a prendere 4 comaschi per andare a Gaeta e hai cannato l'uscita del raccordo con i Comaschi che cristonavano
senti ma hai annotato anche quando sei andato in aeroporto a prendere 4 comaschi per andare a Gaeta e hai cannato l'uscita del raccordo con i Comaschi che cristonavano
pippman ultimo al Nazionale ...... sono salvo!!!!! link
Sono curioso anche io, vivendo nel cuore della vecchia Trastevere da 20 anni, sono un affezionato cliente dei tassisti romani ( quando esci con la macchina la sera ,sai quando parti ma nn quando riparchecci quindi evito ), tutti in genere simpatici ed alcuni dei veri personaggi ricchi di saggezza popolare, specialmente i più anziani, per cui rimago in fiduciosa attesa del primo capitolo.
allora, per Natale vi racconto la prima storia, non so se la più singolare accadutami, ma sicuramente troppo divertente, decisamente la più lunga, ma ve la devo raccontre bene, sto parlando della storia........
la signora che cantava
Anno 2001 (il mese non l'ho segnato), era un annetto che esercitavo questo mestiere, quindi ancora alle prime armi, un pò impacciato, ancora ingenuo
tra le svariate persone che ogni giorno salivano e salgono in macchina un bel giorno, per l’appunto del 2001, arriva al posteggio Taxi una signora, apro una parentesi sulla signora:
apparentemente normale, non ricordo come fosse vestita ma ricordo come se fosse ieri che portava un cappello strano, molto strano, era tutto colorato ed era alto, si, lo definisco alto, ho cercato sul web qualche cosa che si avvicinasse più possibile a quel cappello, ho trovato questa foto
ora, nella foto non guardate il soggetto che lo indossa, ma immaginate un cappello del genere, un tantinello più basso, ma molto più colorato sulla testa di una signora di cirsa 55/60 anni che se ne va in giro per le strade di Roma e decide di prendere un taxi
il primo Taxi in fila a quel posteggio era il sottoscritto e quindi ecchetela lì, la vedo da lontano, avvicinarsi alla postazione Taxi, dico tra me e me, mica vorrà il Taxi sta signora qua...... e intanto si avvicinava, giusto il tempo di incrociare lo sguardo di un collega che se la rideva che la signora dal cappello alto esclama
"è lei il primo?"
io annuisco ed invito la signora a salire sul mio Taxi
il 99% dei casi, per chi non lo sapesse, è usanza salire nei sedili posteriori, invece la signora che fà? sale avanti, di fianco a me, vabbè
ma la prima cosa curiosa è che la signora non si toglie il cappello il quale essendo "alto" tocca il tettino
premetto che la signora era bassina e che in quegli anni avevo come vettura la Fiat Multipla, si, quell'obbrobrio di macchina ma essendo monovolume molto spaziosa e cmq grandicella
fatto sta che il cappello toccava abbondantemente il tettino ma la signora pur di non levarselo in parte si era incurvata ed in parte lo aveva spiaccicato sul tettino, levarselo no è.......... mah.......
vabbè, la signora mi dice l'indirizzo (che non ricordo), e partiamo
ad un certo punto la signora mi fa una richiesta alquanto bizzarra, io preoccupato annuisco di nuovo........... ma che avete capito........
mi chiede se poteva cantare, vi giuro quello che vi sto raccontando è tutto vero,
al mio consenso comincia ad intonare una canzoncina che in quegli anni andava per la maggiore, ovvero........
dapprima con voce fioca, come se stesse cantando tra se e se, poi sempre più forte fino ad arrivare ai livelli da concerto
l'unica cosa che io in quel momento potevo fare era solo invitarla a diminuire il volume, altro non potevo fare,
ma non è finita qui,
ad un certo punto tutto d'un tratto si azzitta, io comincio a preoccuparmi.......... la signora tutta accartocciata per via del suo bel cappellino si rivolge a me esclamando
SIGNORA "perchè non canta pure lei?"
io me la guardo e sommessamente rispondo
TAXI "no grazie signora, non so cantare"
SIGNORA "ma dai, cantiamo insieme"
TAXI "la ringrazio signora ma non so proprio cantare"
SIGNORA "ma perchè io so cantare" (effettivamente le campane di San Pietro erano più intonate......)
TAXI "insisto signora che non so cantare e poi sto lavorando" (ho provato a buttarla sul professionale)
SIGNORA "senta signore mio, lei deve cantare è troppo bello cantare"
quasi rassegnatomi
SIGNORA "dai solo il ritornello"
TAXI "si, ma una volta solo"
SIGNORA "dai dai che ci divertiamo"
ebbene si, ho cominciato a cantare quel ridicolo ritornello in coppia con la signora dal cappello alto, non so più se provavo vergona, imbarazzo, sta di fatto che abbiamo ripetuto quel ritornello 7/8 forse 10 o 15 volte, poi, durante il duetto ricordo soltanto questo flash,
situazione……….
fermi al semaforo
aspettando il verde
io in macchina con la signora accartocciata per via del suo cappello alto
a cantare a voce sostenuta "l'unico frutto dell'amor è la banana"
mi volto sulla mia sinistra e mi vedo un collega che per via dei finestrini tirati giù, ci osservava ma soprattutto ci ascoltava con aria perplessa
io smetto di cantare, vergogna totale, gli lancio uno sguardo come per dire "e che ci posso fare, mi ha quasi costretto, è mezza matta, se non cantavo magari mi violentava, ma siamo quasi arrivati e poi ma lo vedi che cappello che ha e neanche se lo toglie"
non so se il collega dal mio sguardo abbia capito tutto questo, so solo che volevo sotterrarmi, poi arriva il verde, finalmente ripartiamo, la signora cantava ancora, ma vedendo che io avevo smesso allora smette pure lei e mi fa
SIGNORA "perchè ha smesso?"
TAXI "basta signora ho cantato fin troppo"
sarà stato il tono in cui ho risposto (effettivamente ero scocciato) fatto sta che la signora non ha più fiatato,
siamo arrivati a destinazione, ha pagato regolarmente la corsa
come è scesa, ho tirato un sospiro di sollievo,
riparto, dal lunotto vedevo la signora che si allontanava, io continuavo ad osservarla, ero incuriosito, a tratti ridevo, a tratti riflettevo e pensavo cosa potesse dire la testa a determinate persone, in fin dei conti quella signora voleva solo cantare ed avere compagnia..........
alla prossima avventura e ancora BUON NATALE a tutti
"..le parole del colonnello dicevano stranamente che l' Italia era la',la'...dove,non lo intendevamo,ma noi la facemmo lì,fra i reticolati,sotto gli occhi severi e giudici dei prigionieri russi e francesi che volevano vedere chi fossero questi-"macaroni"-" Adler Raffaelli