dubbi sulle regole

[thegodot]

1) Un giocatore con più di 5 armate su un territorio può decidere di attaccare l'avversario con due sole armate e, conseguentemente alla vittoria, spostare due armate nel territorio conquistano (avendo ancora la possibilità di fare uno spostamento)?
2) Quale penalità è prevista se un giocatore deliberatamente mente sul numero di carte-territorio in suo possesso?
3) Se, dopo un attacco, il giocatore X lascia il territorio del giocatore Y con ancora un armata e passa. Il giocatore Y, al suo turno, è obbligato a coprire il suddetto territorio con almeno un altra armata o può decidere di lasciarlo con un solo carro armato a difesa?
4) Le regole per i tornei di Risiko! impongono il silenzio ai tavoli, ma non è forse vero che il riuscire a plagiare, persuadere, deviare con la parola (nei limiti della decenza) un avversario sia, a tutti gli effetti, un dovere strategico ai fini del gioco?

Grazie

[spartac]

1) Un giocatore con più di 5 armate su un territorio può decidere di attaccare l'avversario con due sole armate e, conseguentemente alla vittoria, spostare due armate nel territorio conquistano (avendo ancora la possibilità di fare uno spostamento)?

L'attuale regolamento Challenge, che costituisce anche il Regolamento Ufficiale Tornei, impone all'attaccante di utilizzare sempre il massimo numero di carri possibile.

2) Quale penalità è prevista se un giocatore deliberatamente mente sul numero di carte-territorio in suo possesso?

Non esiste una regola ufficiale, la cosa è lasciata all'interpretazione degli arbitri di ogni singolo torneo.

3) Se, dopo un attacco, il giocatore X lascia il territorio del giocatore Y con ancora un armata e passa. Il giocatore Y, al suo turno, è obbligato a coprire il suddetto territorio con almeno un altra armata o può decidere di lasciarlo con un solo carro armato a difesa?

No, non esiste alcun vincolo.

4) Le regole per i tornei di Risiko! impongono il silenzio ai tavoli, ma non è forse vero che il riuscire a plagiare, persuadere, deviare con la parola (nei limiti della decenza) un avversario sia, a tutti gli effetti, un dovere strategico ai fini del gioco?

No, fare quello che descrivi è del tutto contrario allo spirito del gioco e può essere sanzionato dagli arbitri.

[thegodot]

Non esiste una regola ufficiale, la cosa è lasciata all'interpretazione degli arbitri di ogni singolo torneo.

- Giusto per capire: vedendo che sei un arbitro ufficiale, come ti comporteresti tu se un giocatore mentisse deliberatamente sul numero delle proprie carte-territorio e quale tipo di penalità si potrebbero adottare?

[degio ag]

- Giusto per capire: vedendo che sei un arbitro ufficiale, come ti comporteresti tu se un giocatore mentisse deliberatamente sul numero delle proprie carte-territorio e quale tipo di penalità si potrebbero adottare?

Nella stragrande maggioranza dei tornei live viene solitamente applicata questa regola

18. Mostra del numero di carte
Ogni giocatore ha il diritto di chiedere agli altri giocatori qual è il numero di carte in loro possesso; gli avversari hanno il dovere di rispondere correttamente. È possibile formulare tale richiesta solo durante il proprio turno di gioco. Se la risposta fosse colposamente o dolosamente errata, al giocatore viene sottratta una carta a scelta casuale degli Arbitri. Se non possiede carte, non prende la prima carta a cui ha diritto nel proseguo del gioco.



Ti suggerisco di dare un'occhiata a questo link

http://forum.egcommunity.it/showthre...986#post922986

troverai molte info utili

[spartac]

- Giusto per capire: vedendo che sei un arbitro ufficiale, come ti comporteresti tu se un giocatore mentisse deliberatamente sul numero delle proprie carte-territorio e quale tipo di penalità si potrebbero adottare?

Degio ti ha risposto prima che potessi farlo io e la sua risposta è più che valida.

[thegodot]

Grazie

[alf60]

Piu' che un dubbio sulle regole, la mia vorrebbe essere l'apertura di una discussione su una regola che a me pare iniqua.

Nasce da una discussione avuta tra me e l'arbitro durante una partita al Raduno del Centro-Sud a Salerno qualche giorno fa.

Premessa: io ero in errore e l'arbitro (Yari) ha applicato giustamente la regola vigente.

Provo a chiarire, ma capisco che non e' facile!

Io ero il quarto di turno e sostenevo che pur conquistando piu' di tre territori avrei comunque "lanciato i dadi per vedere se la partita dovesse continuare o interrompersi". (Ho usato volutamente la frase tra virgolette e non il termine sdadare!)

La mia determinazione nasceva dal fatto che io mi ero sempre (erroneamente) convinto che il quarto di turno nell'ultimo giro non fosse considerato il primo giocatore nel (chiamiamolo) "turno di sdadata", ma l'ultimo a giocare nel "turno regolare", per cui, come tutti gli altri in quel turno, non soggetto a limitazioni sul numero di territori da conquistare.
Di consequenza per me il "primo lancio dei due dadi" era un modo per decidere se la partita si concludeva con il "turno regolare" o se si doveva iniziare il "turno di sdadata".

Degio mi ha detto che l'ultimo del "turno regolare" e' da considerarsi il primo del "turno di sdadata" in quanto se no questo giocatore avrebbe il vantaggio di poter "sfondare" contando (sperando) sul fatto che fosse il primo giocatore a non avere certezza che qualcuno giocasse dopo di lui.
Questo e' vero!
Ma e' altrettanto vero che l'ultimo di turno e' doppiamente svantaggiato nel complesso della partita:
- all'inizio in quanto l'ultimo a giocare e quello maggiormente candidato a scendere per primo ad 8 territori dovendo lasciare (come il terzo) piu' territori in giro con due carretti rispetto ai primi due giocatori (ed in questo senso il territorio in piu' ricevuto all'inizio da una lato limita solamente i danni, dall'altro e' uno svantaggio);
- alla fine perche' gli si preclude la possibilita' di conquistare piu' di tre territori "un giro prima" degli altri.

Mi pare opportuno precisare, per supportare la mia teoria, che la mia strategia in quella fase di gioco non era quella di "sfondare" sperando nella sdadata, ma quella di conquistare piu' stati e proteggere i confini. Infatti io sarei stato svantaggiato dall'interruzione del gioco essendo in una particolare condizione in cui ero il piu' forte di tavolo (in termini di potenza di carri a giro disponibili), ma con un punteggio che non mi permetteva di vincere avendo "dovuto" giocare tutta la partita fuori obbiettivo!
Se non fossi stato l'ultimo di turno avrei potuto adottare la mia strateggia, ma, essendolo, non ho potuto adottarla! (Tra l'altro, ignorando, ahime', la giusta regola, ho "sbagliato" il posizionamento dei caretti ad inizio turno!)

Dopo svariati confronti di idee avuti a Salerno (in cui ho avuto parziali condivisioni di visione) e riflessioni successive, volevo provare a proporre una serie di alternative che tendessero a riequilibrare le condizioni di gioco sul tavolo.

1) al termine del tempo regolamentare si conclude il giro in corso e si fanno due giri certi (e non piu' uno) durante i quali e' possibile conquistare tutti i territori "desiderati" nel primo e non piu' di X (con X=2 o 3) nel secondo;

2) a fine partita il quarto di turno gioca regolarmente come gli altri ed il primo del "turno di sdadata" lancia i due dadi per stabilire se continuare o meno.

3) (solo alla fine del "turno regolare") il primo di turno decide se giocare o sdadare: se decide di giocare deve fare almeno un tentativo di attacco.

4) a partire dal "turno di sdadata" ogni giocatore ha la facolta' di scegliere se giocare o sdadare: se decide di giocare deve fare almeno un tentativo di attacco. (In questo modo davvero nessuno ha la certezza di essere l'ultimo a giocare!)

5) solo alla fine del "turno regolare" i giocatori (non ancora eliminati) escluso l'ultimo di turno (tra quelli ancora ancora in gioco) decidono se si sdada o si gioca; in caso di un numero pari di giocatori vale doppio il voto del giocatore penultimo (tra quelli ancora in gioco) di turno.

So di non essere stato chiarissimo, ma spero di aver trasmesso i concetti fondamentali per poter chiarire in seguito ... se si riterra' opportuno apire una discussione in merito!

[maskass]

4) a partire dal "turno di sdadata" ogni giocatore ha la facolta' di scegliere se giocare o sdadare: se decide di giocare deve fare almeno un tentativo di attacco. (In questo modo davvero nessuno ha la certezza di essere l'ultimo a giocare!)

Al di là dell'idea di fondo che non ho ben capito (parti da presupposti un po' strani, per esempio quello che il 4° avrebbe più probabilità di andare a 8...), ma per ora non considerarlo, volevo chiederti cosa intendi dire nella parte fra parentesi di questo punto che quoto.

Che significa? Al momento la situazione è già così: nessuno ha la certezza di essere l'ultimo a giocare.

[Voyager]

Al di là dell'idea di fondo che non ho ben capito (parti da presupposti un po' strani, per esempio quello che il 4° avrebbe più probabilità di andare a 8...), ma per ora non considerarlo, volevo chiederti cosa intendi dire nella parte fra parentesi di questo punto che quoto.

Che significa? Al momento la situazione è già così: nessuno ha la certezza di essere l'ultimo a giocare.

Quella era l'unica cosa che avevo capito: o sdadi o giochi. Se giochi non sdadi e la partita continua.

Mi devo rileggere tutto con calma (in particolare le distinzioni sul turno regolare e di sdadata) ma già intravedo tre mie possibili obiezioni:

1. Lo svantaggio di cui parli relativo al quarto è compensato dal fatto che parte con un territorio in più; anche ammettendo che il bilancio non sia pari stravolgere tutto il meccanismo solo per questo mi sembra esagerato.
2. Il punto quotato da maskass, comporta un allungamento della partita non misurabile e catastrofico in ottica torneistica.
3. Il meccanismo mi sembra davvero complesso con addirittura una votazione al tavolo

Appena ho tempo rileggo meglio.

[maskass]

Quella era l'unica cosa che avevo capito: o sdadi o giochi. Se giochi non sdadi e la partita continua.

Ok Marco, cos'ha proposto tecnicamente nel punto 4 è chiaro, quello che invece secondo me non lo è, è la parte fra parentesi: In questo modo davvero nessuno ha la certezza di essere l'ultimo a giocare!.

E' già così. Quindi non ho capito perché ha voluto specificarla come fosse una conseguenza "positiva" di quel punto.