Rc auto, in tempi di crisi dilagano le polizze false. Cosa si rischia e come si evitano.
35 compagnie fantasma solo nel 2011. Si rischiano 3mila euro di multa e il sequestro del veicolo. E soprattutto di risarcire i danni di tasca propria. Ecco come cautelarsi
Cosa c'è di peggio che pagare una polizza auto ogni anno più cara? Dare i propri soldi a una compagnia fantasma e restare senza copertura assicurativa. E magari scoprirlo in occasione di un sinistro da risarcire. Sembra una situazione-limite eppure il fenomeno delle assicurazioni false (o non abilitate) è in preoccupante espansione. Spinti dalla crisi economica e dal bisogno sempre più pressante di risparmiare, più di 3 milioni di automobilisti - secondo i calcoli dell'Aci - sono incappati in questo tranello.
Lo specchietto delle allodole per il cliente poco accorto è quasi sempre una tariffa particolarmente bassa. Il nome che spesso evoca quello di una compagnia assicurativa famosa e il fatto che la polizza possa essere conclusa online fanno il resto. E così lo sprovveduto automobilista si ritrova sul parabrezza un tagliando che in realtà è carta straccia. E i rischi sono diversi: una multa che può superare i 3mila euro e il sequestro del veicolo. Ma non è niente in confronto al rischio di dover risarcire di tasca propria anche centinaia di migliaia di euro per i danni causati ad altri in un incidente stradale.
Un fenomeno esplosivo
Solo nel 2011 le false compagnie individuate dall'Isvap, l'Istituto per le vigilanza sulle assicurazioni, sono state 35, contro le 52 dell’intero periodo 2002-2010. E già nella prima settimana del 2012 ne sono state "pizzicate" altre due: la Great Lakes Münich Re, con sede a Monaco di Baviera e uffici di rappresentanza a Milano, una compagnia che esiste ma è solo di riassicurazione (assicura il rischio di altre compagnie) e non è autorizzata a coprire il ramo Rc auto. La sue polizze quindi non sono valide e non coprono in caso di sinistro. L'altra società invece è proprio "tarocca", cioè non esiste: il nome è Ethias Assicurazioni e copia quello della compagnia belga Ethias SA, esistente ma comunque non autorizzata a coprire la responsabilità civile auto in Italia.
Per contrastare il fenomeno l’Isvap ha pubblicato online gli elenchi delle imprese italiane e straniere legalmente riconosciute e autorizzate a emettere polizza nel ramo Rc auto nel nostro paese. Da consultare prima di firmare una polizza per evitare errori pericolosi. (A.D.M.)
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