Anch'io ho sempre adorato le cover, ma bisogna ricordare che esiste un'enorme distinzione tra due modi diversi di reinterpretare un brano:
il primo è quello di limitarsi a darne la propria versione mantenendo sostanzialmente inalterato l'assetto, quindi quasi una fotocopia, con lo stesso arrangiamento, ritmo, genere, in pratica solo una versione più moderna della stessa canzone. Ovviamente un'operazione prevalentemente commerciale, se si sceglie il brano giusto le probabilità di successo sono comunque molto alte;
nel secondo caso, invece, la cover è spesso un modo per ridare un volto completamente nuovo ad un brano che magari ha già avuto un enorme successo, reinterpretandolo o addirittura stravolgendolo completamente. A volte si può assistere a dei cambi di genere assolutamente impensabili eppure geniali.
Nemmeno si può parlare di "copia" dal momento che il nuovo interprete personalizza così tanto un brano secondo il proprio stile e la propria sensibilità, che quasi ci restituisce un pezzo con una vita completamente indipendente.
Ovvio che, da sempre, sono interessato solo al secondo genere.
Ci addentriamo comunque in un terreno sterminato, anche perchè spessissimo di una canzone esistono decine e decine di cover di tutti i generi, non si finirebbe mai.
Tanto per dare un'idea di cosa stiamo parlando, ecco un esempio classico: il brano è
TAINTED LOVE, che quasi tutti (anch'io) hanno conosciuto nella versione stra-famosa dei Soft Cell.
Invece questa è l'originale del 1964, in perfetto stile northern soul, autore
Ed Cobb e interpretata da
Gloria Jones.
Ecco, questo pezzo, carino ma come tanti altri, se ne resta tranquillo per quasi 20 anni e poi esplode con la famosissima, splendida, versione techno-pop dei
Soft Cell (1981)
A questo punto inizia la serie infinita, non inusuale, di "cover della cover". Alcuni esempi:
Nel 1984 i quasi sconosciuti
Boppin' Kids (italianissimi) ne fanno un'ottima versione rockabilly (una delle mie preferite). Nel 2003 nello stesso genere ci riproveranno anche gli Hormonauts
Nel 1993 una versione vagamente psichedelica del gruppo indie
Inspiral Carpets
Nel 1996 una versione punk dei
Shades Apart
Arriviamo al 2001 con la versione che ne dà
Marilyn Manson, secondo il suo consueto stile
E per dovere di cronaca (l'ho scoperta adesso), registriamo in tempi recenti (2011) anche una versione degli
Scorpions, che se quel giorno si facevano una passeggiata al parco sarebbe stato probabilmente meglio
E queste sono solo una minima parte, ma può bastare
Spero di aver reso l'idea, ora divertitevi con la vostra versione preferita