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Discussione: cover
  1. #41
     Generale CSM
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    Re: cover













  2. #42
     Generale CSM
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    Re: cover






  3. #43
     T. Colonnello
     
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    Re: cover

    Scusate, ma invece di postare a raffica e basta, non è meglio magari postare un po' più lentamente ma con due righe due di descrizione/storia del brano oppure anche un commento personale?
    Si tratta quasi sempre di brani famosissimi, sarebbe interessante scoprire qualche curiosità, o no???
    Basta poco, esiste Wiki, esistono miliardi di siti musicali.
    A postare dieci tubi al giorno e amen son capaci tutti, qualcuno ha voglia di provare a fare uno sforzino in più?
    Paolo Valdisserri - Club Grifone Venezia
    What? "Over"? Did you say "over"? Nothing's over until we decide it is! Was it over when the Germans bombed Pearl Harbor? Hell, no! And it ain't over now. 'Cause when the going gets tough... the tough get going! (John Blutarsky)

    ... addà passà a nuttat ...
  4. #44
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    Re: cover



    Soldier of fortune mi sembra sia l'ultima traccia dell'albo Stormbringer dei Deep Purple del 1974, uno dei miei pezzi preferiti da sempre, brano firmato da Ritchie Blackmore allora chitarrista del gruppo e da David Coverdale cantante della band ( siamo in Mark III ). Questo brano fu motivo di attrito tra i due compositori a causa del testo, Blackmore che come sempre non dava nessuna importanza al testo si impuntò ( tanto per cambiare ) , esigendo un testo che parlasse di streghe, folletti e simili , Coverdale cedette ma ovviamente la prese male ripromettendosi di non rovinare mai più una sua canzone per un pazzo squilibrato ( ma questo lo dirà dopo qualche anno ). Blackmore lasciò i Deep Purple nel 1975, girava con un pupazzetto col volto di Coverdale che si divertiva a pungere con degli spilletti....non che il buon Coverdale credesse a queste fesserie ma certo la cosa non gli fece piacere. La canzone è stata rifatta da un gruppo progressive/death metal svedese gli Opeth nel 2006 ed è contenuta nell'album Ghost Reveries come bonus track edizione limitata. Ghost Reveries fu il primo album di successo degli Opeth, arrivo 1° in Olanda, 9° in Svezia, 10° in Finlandia e 52° in Italia.
  5. #45
     T. Col. C.te
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    Re: cover

    Quote paolovaldo ha scritto: Visualizza il messaggio
    Scusate, ma invece di postare a raffica e basta, non è meglio magari postare un po' più lentamente ma con due righe due di descrizione/storia del brano oppure anche un commento personale?
    Si tratta quasi sempre di brani famosissimi, sarebbe interessante scoprire qualche curiosità, o no???
    Basta poco, esiste Wiki, esistono miliardi di siti musicali.
    A postare dieci tubi al giorno e amen son capaci tutti, qualcuno ha voglia di provare a fare uno sforzino in più?
    Dopo Jess Greenberg ogni commento o video è superfluo.....




  6. #46
     T. Colonnello
     
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    Re: cover

    Walking on the moon

    Walking on the Moon è il secondo singolo estratto da Reggatta de Blanc, il secondo album del gruppo musicale britannico The Police.
    Il singolo fu il secondo a piazzarsi al n.1 nelle classifiche UK dopo il precedente Message in a Bottle, mentre negli Stati Uniti non riuscì ad entrare in classifica. A detta di Sting, la canzone parla della sensazione di essere innamorati.
    Sting disse che aveva scritto la canzone mentre era ubriaco. (Wiki)


    Splendida versione jazzata di Aloe Blacc:





    L'originale, dal vivo, nel Syncronicity tour ('83), forse il loro apice.

  7. #47
     Maresciallo
     
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    Re: cover

    L'altro giorno ho sentito alla radio una cover di questa canzone e mi è tornato in mente questo bel thread!!

    Lucy in the Sky with Diamonds

    Scritta da John Lennon (ma accreditata alla coppia Lennon/McCartney), la canzone ha creato parecchie controversie per il suo titolo, che venne interpretato come una possibile allusione all'LSD. Secondo questa teoria, il titolo della canzone sarebbe l'acronimo della sopracitata droga. (Le iniziali dei sostantivi presenti nel titolo sono infatti L, S, D). Lennon invece affermò che l'ispirazione del titolo gli venne da un disegno di suo figlio Julian. In questo disegno si vede una compagna di classe di Julian che passeggia in un cielo pieno di diamanti[1]. Tutto il testo del brano è un susseguirsi di immagini psichedeliche ispirate alle atmosfere surreali e sognanti dei celebri romanzi Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo Specchio di Lewis Carroll del quale lo stesso Lennon era un grande ammiratore. Musicalmente, presenta un complesso arrangiamento tipico delle ultime composizioni beatlesiane. La melodia è relativamente semplice e veloce, mentre sono utilizzate diverse tonalità.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Lucy_in..._with_Diamonds

    ecco l'originale


    e la cover più famosa


    quella di Bono per il film Across the universe



    quella per un altro film "Stg. Pepper's lonely Hearts band club" (la faccia dei Bee gees..)


    che se non fosse stata incinta avrebbe dovuto cantare lei nel film


    quella che mi ha fatto più sorridere


    le mie s-preferite o che capisco poco




    quella più sinfonica


    e quelle che mi piacciono di più




    Buon ascolto
    Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l'utopia? Serve proprio a questo: a camminare.

    Eduardo Galeano, Parole in cammino, 1998
  8. #48
     Magg. C.te
     
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    Re: cover



    Ok, l'alcol uccide...ma non dimentichiamoci quanti ne ha fatti nascere...
  9. #49
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    Re: cover

    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   The musical Box.jpg 
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Dimensione: 76.2 KB 
ID: 126359

    Per chi conosce il genere, segnalo questa cover band dei "GENESIS" che farà tappa in Italia a novembre
    repubblica.it


    a Luglio del 2007 ero a Roma al Circo Massimo per l'ultima apparizione live, insieme ad altri 500.000 persone (magari qualcuno di voi era presente)
    ...fino all'ultimo ho sperato in una comparsata di Peter Gabriel che però non è avvenuta

    Qui sotto metto una breve descrizione di questa cover-band che a detta di tutti è bravissima.
    Io sto cercando di convincere la moglie ad andare al concerto di Milano


    <<Con il piglio dei ricercatori i canadesi The Musical Box negli ultimi 20 anni hanno riportato alla luce gli spettacoli dei Genesis del periodo d'oro (il periodo con Peter Gabriel che va dal 1969 al 1975), il migliore seconda critica e pubblico della celebre band inglese. Dopo il grande successo di ‘The Lamb Lies Down on Broadway’ i Musical Box arriveranno dalle nostre parti con lo show di ‘Selling England by the Pound’, basato sul disco che rese grandi in tutto il mondo i Genesis e che oggi celebra il 40° anniversario della data di pubblicazione.

    Nel 1973 i Genesis con la pubblicazione di ‘Selling England by the Pound’ raggiunsero il culmine della propria creatività arrivando al successo globale. ‘Selling …’ come il precedente album ‘Foxtrot’ raggiunse la cima della classifica di vendita italiana e consolidò il nostro paese come uno dei principali per i Genesis. Il tour legato all’album fu un successo internazionale culminato nel Febbraio del 1974 con 4 date sold out nei palazzetti dello sport di Roma, Napoli, Torino e Reggio Emilia. Per ‘Selling …’ gli inglesi Genesis prepararono una produzione mastodontica con cambi di costumi, scenografie ed effetti speciali impensabili per i primi anni ’70. Il tour di ‘Selling England by the Pound' consacrò i Genesis come veri e propri innovatori delle esibizioni dal vivo. I The Musical Box hanno recuperato lo show di ‘Selling …’, ricreando lo spettacolo così come si presentava al momento della sua prima internazionale nel 1973 e come lo vide il pubblico italiano nel Febbraio del 1974.

    I The Musical Box hanno recuperato lo show dei Genesis basandosi sui disegni di Peter Gabriel stesso, gli schizzi degli scenografi, e i progetti dei tecnici coinvolti. Secondo la critica il tour di 'Selling Engalnd by the Pound’ dei The MUsical Box è identico a quello che i Genesis portarono in giro tra il '73 e il '74, tanto che Peter Gabriel, Phil Collins, Steve Hacket, Tony Banks e Mike Rutheford stessi hanno dato il loro consenso all'esibizione.
    In occasione di uno show dei The Musical Box Phil Collins ha detto che suonavano meglio di quanto facessero i Genesis stessi al tempo, Peter Gabriel invece che avrebbe portato il figlio a vedere lo spettacolo per mostrargli cosa faceva il padre in passato.


    La compagnia di The Musical Box ha fatto ricerca e lavorato su questo tour per anni, basando le ricerche sul materiale video disponibile e un migliaio di foto di scena scattate. Insieme allo studio delle foto la scelta dei costumi, fondali, luci, e strumentazione. Oggi tutto risulta perfetto, come ci fossero i Genesis stessi sul palco. I The Musical Box non sono una cover band ma artisti a 360°, primo esempio di studiosi dell’arte del live e dei concerti.>>

    qui un pezzo dagli "originali" GENESIS


  10. #50
     Magg. C.te
     
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    Re: cover

    La musica, come il sale, conserva meglio
    .
    erri de luca
    .

    -sono una input non sono una barra non tentarmi non sono una barra-

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