Ciao a tutti!
Innanzi tutto mi preme ringraziare tutti voi per l'accoglienza che ho ricevuto nelle 3 serate cui ho partecipato e complimentarmi con Roberto sia per la vittoria al tavolo che per la conquista del trofeo.
L'argomento che vorrei trattare riguarda la breve conversazione avuta nel post-partita su alcuni "comportamenti" (scusate, ma non mi viene parola migliore) che, seppure leciti, sembrano non corrispondere a quelli "socialmente accettati".
Cerco di spiegarmi: quasi alla fine di una partita per me molto difficile, in cui mi sono trovato dall'inizio quasi completamente fuori obiettivo, ho avuto la possibilità di guadagnare 7 punti (un buon 35% in più di quelli che avevo in quel momento) a discapito di un altro giocatore che in quel momento poteva potenzialmente ancora competere per la vittoria.
Azione lecita, ritengo, ma alla fine mi è stato fatto notare che in fondo a me poco sarebbe cambiato se avessi rinunciato a quella conquista, mentre per le speranze del mio avversario era stato un colpo quasi mortale.Meglio sarebbe stato se mi fossi dedicato a provare a sottrarre punti al leader, in quanto in quella maniera avrei ottenuto un risultato doppio.
La stessa considerazione non sarebbe stata valida se invece avessimo giocato una partita in cui conta la posizione finale (e non la 'distanza' dal vincitore).
Ora, premesso che sono un po' duro di comprendonio
, mi spiegate di nuovo perché avrei dovuto, avendone l'occasione, rinunciare a migliorare, anche se di poco, il mio punteggio? Lo scopo del gioco non è comunque cercare di fare del proprio meglio per raggiungere la miglior posizione possibile?
Grazie in anticipo a chi vorrà spendere qualche minuto di tempo nella "formazione" di questo 'vecchietto' così poco esperto delle dinamiche
live.