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Discussione: Garlasco, Stasi condannato a 16 anni
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    Garlasco, Stasi condannato a 16 anni

    Garlasco, Stasi condannato a 16 anni
    e a un risarcimento da un milione di euro


    La decisione è stata presa dai giudici della Corte d'Assise di Milano. Non riconosciuta l'aggravante della crudeltà. I genitori di Chiara commossi dopo la lettura della sentenza. La mamma: "Non abbiamo mai mollato"

    21:56 - Alberto Stasi è stato condannato a 16 anni dalla corte d'Assise d'Appello di Milano nel processo d'appello bis per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, avvenuto nel 2007 a Garlasco (Pavia). Stasi era stato assolto in primo e secondo grado dalla stessa accusa prima che la Cassazione annullasse l'appello. Non riconosciuta l'aggravante della crudeltà. Stasi resta libero in attesa della Cassazione. Gli amici: "E' sconvolto"

    Un milione di risarcimento ai Poggi - Oltre alla pena del carcere, Stasi è stato condannato dai magistrati anche a versare 350mila euro di risarcimento a ciascuno dei genitori di Chiara e 300mila euro al fratello Marco, un milione di euro in tutto: una condanna, quella al risarcimento, che è immediatamente esecutiva.

    Amici di Alberto: "E' sconvolto" - La sentenza ha lasciato Stasi "sconvolto": così descrivono il giovane persone a lui vicine.

    La mamma: "Ora dico a Chiara: ce l'hai fatta" - "Adesso guarderò Chiara e le dirò 'ce l'hai fatta'", ha detto la madre di Chiara. A chi le chiedeva se avesse guardato Stasi dopo il verdetto, ha risposto: "Non ho guardato, ho ascoltato e basta". E ancora: "Siamo soddisfatti, non abbiamo mai mollato", ha detto la donna. Giuseppe Poggi si è limitato a commentare che c'è stata "un po' di giustizia". I due, visibilmente commossi, hanno abbracciato l'avvocato Gian Luigi Tizzon. Giuseppe Poggi aveva le lacrime agli occhi, Rita ha abbracciato anche il cugino, Paolo Reale.

    L'avvocato dei Poggi: "Oggi la risposta alla nostra ricerca della verità" - "Ci aspettavamo la verità per Chiara e oggi abbiamo avuto una risposta", ha commentato l'avvocato Gian Luigi Tizzoni che, insieme al collega Francesco Compagna, ha assistito i Poggi.

    Il consulente: "Valide le nostre valutazioni" - "Siamo soddisfatti, le nostre valutazioni tecniche erano molto forti e valide", ha detto il genetista forense Marzio Capra, consulente della famiglia Poggi. "Come consulente faccio delle valutazioni dal punto di vista tecnico - ha proseguito -, non ci capita tutti i giorni di seguire un processo così dall'inizio alla fine e questo è stato molto istruttivo anche per fare meglio il nostro lavoro in futuro".

    Non riconosciuta l'aggravante della crudeltà - Al fidanzato di Chiara non è stata riconosciuta l'aggravante della crudeltà, contestatagli invece dal sostituto pg, che aveva chiesto una condanna a trent'anni. Da qui deriva la pena inferiore alla richiesta. Neanche le attenuanti sono state riconosciute dai giudici al giovane, nemmeno quelle "generiche": il delitto è stato dunque qualificato come omicidio "semplice".

    Perché 24 anni ?- Il calcolo della pena è stato fatto partendo dalla pena base per l'omicidio non aggravato: 24 anni, ridotti di un terzo (otto anni) essendo il processo stato definito con rito abbreviato. Risultato finale: 16 anni. L'impugnazione, scontata, della sentenza in Cassazione eviterà per ora a Stasi di finire in carcere. I giudici, tuttavia, potrebbero in qualsiasi momento adottare una misura cautelare se fosse ravvisato un pericolo di fuga dell'imputato.

    Garlasco, Stasi condannato a 16 anni e a un risarcimento da un milione di euro - Tgcom24

  2. #2
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    Re: Garlasco, Stasi condannato a 16 anni

    Delitto Garlasco, dall’omicidio di Chiara
    al processo bis per Alberto Stasi




    È il 13 agosto 2007 quando Alberto Stasi, studente della Bocconi, trova senza vita la fidanzata Chiara Poggi, 26 anni. La ragazza è stata massacrata nella villetta di Garlasco (Pavia) dove la vittima viveva con la famiglia che era in vacanza. È Alberto a chiamare il 118: “Un’ambulanza in via Giovanni Pascoli a Garlasco”. “Ma cos’è successo?”, chiede l’operatrice. “Credo abbiano ucciso una persona. Ma forse è viva… non lo so”. Quando i soccorsi arrivano il cadavere è riverso sulle scale della cantina con il cranio fracassato. Il 18 agosto si svolgono i funerali della giovane: Alberto è accanto alla mamma di Chiara.

    Dall’avviso di garanzia all’udienza preliminare

    Il 20 agosto 2007 Stasi riceve un avviso di garanzia: il reato contestato è omicidio volontario. La sua casa è perquisita. I carabinieri sequestrano tre auto, tra cui la sua Golf, due biciclette (una vicina ha visto una bici da donna nera con portapacchi davanti alla villetta) e vari attrezzi.

    Il 13 settembre 2007 Stasi cambia i difensori: il professor Angelo Giarda sostituisce Giovanni ed Eleonora Lucido. Il 24 settembre il pm, Rosa Muscio, firma il fermo per omicidio volontario: sui pedali di una bici sono state trovate tracce di Dna compatibile con quello di Chiara: per i Ris è sangue della ragazza, per la difesa può essere sudore o saliva. Ma quattro giorni dopo il ragazzo viene scarcerato: il gip, Giulia Pravon, non convalida perché, argomenta nel provvedimento, mancano le prove.

    Il 5 novembre 2007 viene depositato l’esito dell’autopsia. Chiara è stata uccisa tra le 11 e le 11.30, con un oggetto appuntito. Tra i 10 e 15 i colpi inferti: l’ultimo, alla nuca, è stato mortale. Il 16 novembre i Ris consegnano la consulenza sulle tracce nella villetta. Sono di Chiara, dei suoi familiari e di Alberto. Il 20 dicembre Stasi è indagato anche per detenzione di materiale pedopornografico trovato nel suo pc (accusa da cui è stato assolto definitivamente).

    Il 27 marzo 2008 Alberto si laurea in economia alla Bocconi. Il 16 aprile dopo 225 giorni dall’omicidio, la famiglia Poggi rientra in possesso della casa, sequestrata dal giorno del delitto.

    Il 3 novembre 2008 la Procura di Vigevano chiede il rinvio a giudizio.

    Dall’assoluzione in 1° grado alla Cassazione

    Il 24 febbraio 2009 parte l’udienza preliminare davanti al gup Stefano Vitelli: Stasi chiede il rito abbreviato. Il successivo 9 aprile i pm Rosa Muscio e Claudio Michelucci chiedono per lui 30 anni di carcere. La decisione del gup arriva il 30 aprile: una superperizia con verifiche sul computer di Stasi, sul percorso compiuto quando trovò il corpo di Chiara, sull’orario della morte e un sopralluogo nella villetta. Ma le prove sono giudicate insufficienti e il 17 dicembre 2009 Stasi è assolto con la formula della mancanza o contraddittorietà o insufficienza delle prove. La sentenza viene impugnata.

    L’8 novembre 2011 parte il processo d’appello davanti ai giudici milanesi: il pg Laura Barbaini chiede 30 anni, ma il 6 dicembre 2011 la Corte d’Assise d’appello conferma l’assoluzione.

    Una sentenza annullata dalla Cassazione il 18 aprile 2013 che rinvia gli atti per la celebrazione di un nuovo processo d’appello. Il 31 ottobre i supremi giudici depositano le motivazioni: il verdetto di secondo grado di assoluzione di Stasi ha “un approccio non coerente ai principi della prova indiziaria” e segue un “non corretto percorso metodologico”. Secondo gli ermellini gli elementi indiziari sono considerati in maniera isolata “e avulsi dal loro contesto”.

    Dall’apertura del processo bis alle nuove perizie

    Il 9 aprile 2014 a Milano si apre il processo d’appello bis. Il 30 aprile i giudici decidono di riaprire il dibattimento e accogliendo tutte le richieste di nuovi accertamenti avanzate sia dal sostituto procuratore generale Laura Barbaini sia dalla famiglia Poggi, tramite il loro avvocato Gianluigi Tizzoni, dispongono gli accertamenti per individuare il Dna mitocondriale da un capello corto castano chiaro trovato nel palmo della mano sinistra di Chiara e sui margini delle unghie della ragazza; la ripetizione dell’esperimento della cosiddetta camminata di Stasi sulla scena del crimine, estendendolo anche ai primi due gradini della scala su cui fu trovata senza vita la sua fidanzata e che Alberto dice di aver sceso; il sequestro della bici nera della donna nella disponibilità degli Stasi al fine solo di sottoporla alla ricognizione delle due testimoni.

    La perizia sul Dna però non dà risposte certe, perché se è vero che si tratta di Dna maschile è anche vero che è troppo degradato e in quantità troppo limitata, e quindi il confronto con il profilo genetico di Alberto Stasi, pur evidenziando la compatibilità di cinque ‘marcatori’, non dà esiti sufficientemente attendibili. È la perizia sulla camminata invece a fornire un punto a favore dell’accusa. Perché secondo la relazione degli esperti sono pari a 13 o a 16 per ogni miliardo le probabilità che l’imputato non calpestasse nemmeno una delle macchie di sangue sparse sul disimpegno e sui due gradini della scala della villetta di Garlasco.

    Pm chiede 30 anni, la parte civile: “Giustizia”

    Il 27 ottobre 2014 la I corte d’Assise d’appello di Milano accoglie le nuove richieste dell’accusa e dispone accertamenti sui pedali della bici nera da donna sequestrata agli Stasi per stabilire, come ipotizzato dalle indagini della parte civile, se siano stati scambiati o meno; approfondimenti sulle scarpe che il sostituto procuratore generale Laura Barbaini ha indicato come quello calzato all’omicida e sui presunti graffi sul braccio di Alberto notati e fotografati dai carabinieri di Garlasco quando, il 13 agosto 2007, dopo aver scoperto il corpo senza vita di Chiara, diede l’allarme. Le foto non sono state mai trovate.

    Il 24 novembre 2014 l’accusa chiede 30 anni di carcere per Alberto Stasi. Tre giorni dopo gli avvocati di parte civile, Francesco Compagna e Gian Luigi Tizzoni, chiedono più che un risarcimento, indicato in un milione di euro, “giustizia per Chiara, quella giustizia che attendiamo da anni”. Per la parte civile ci sono ben undici indizi contro Alberto: dalla camminata ai graffi, dalle scarpe alla telefonata al 118, dalle bici e lo scambio di pedali alle bugie.

    La difesa:”È innocente, ecco perché”

    “Anche noi vogliamo giustizia ma non sulla testa di Alberto Stasi. Non ci sono prove e quindi va assolto per non aver commesso il fatto” invece la richiesta del professor Giarda. Che sostiene la possibilità che Stasi non si sia sporcato le scarpe perché il sangue si era essiccato e le suole si erano ripulite in quanto Alberto aveva camminato sull’erba. Riguardo a bici e pedali per la difesa quella usata dall’assassino non è stata individuata e in più l’ipotesi della sostituzione dei pedali non sta in piedi (“perché non sbarazzarsi di tutto, bici con pedali?”). Dei presunti graffi sull’avambraccio di Alberto notati da due carabinieri della stazione di Garlasco nell’immediatezza dell’assassinio la difesa dice che sono una “invenzione”.


    Delitto Garlasco, dall'omicidio di Chiara al processo bis per Alberto Stasi - Il Fatto Quotidiano

    We are the sons and daughters of all the freedom fighters.
    And there are still many rivers to cross.
    Hands in the air, screaming loud and clear for freedom, justice and equality.
    There is no black or white, there is only right and wrong.
    We are unknown heros, we are flesh and we are blood.
    We are the great future.
    We need to get back to the joy of living.
    We are five fingers of an empty hand.
    But together, we can also be the fist.
    Sometimes change can be as simple as two hands reaching for one another.
    Clap your hands.


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    Re: Garlasco, Stasi condannato a 16 anni

    16 anni a Stasi e 14 anni e 2 mesi a Corona.
    Poi ditemi se questo é un paese serio...
  4. #4
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    Re: Garlasco, Stasi condannato a 16 anni

    Quote highlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    16 anni a Stasi e 14 anni e 2 mesi a Corona.
    Poi ditemi se questo é un paese serio...
    su questo concordo sarebbe stato giusto dare 30 anni a Stasi e lasciare i 14 a Corona
    Marc Marquez è una ME.RD.A
  5. #5
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    Re: Garlasco, Stasi condannato a 16 anni

    Quote wolf62 ha scritto: Visualizza il messaggio
    su questo concordo sarebbe stato giusto dare 30 anni a Stasi e lasciare i 14 a Corona
    che

    Corona é sceso giá a 9
  6. #6
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    Re: Garlasco, Stasi condannato a 16 anni

    Quote highlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    16 anni a Stasi e 14 anni e 2 mesi a Corona.
    Poi ditemi se questo é un paese serio...
    il primo è accusato di 1 reato...l'altro s'è portato la lista della spesa davanti al giudice....
  7. #7
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    Re: Garlasco, Stasi condannato a 16 anni

    Quote fortitudo ha scritto: Visualizza il messaggio
    il primo è accusato di 1 reato...l'altro s'è portato la lista della spesa davanti al giudice....
    vero!

    Ma nei paesi civili si concede la continuità, non si fa la somma delle singole voci...


    L’ex “re dei paparazzi” Fabrizio Corona, in carcere da quasi due anni e condannato per i vari procedimenti giudiziari a suo carico ad un cumulo di pene di oltre 14 anni di reclusione, ha chiesto la grazia parziale, ossia la cancellazione dei 5 anni a lui inflitti in via definitiva per il presunto foto-ricatto all’ex calciatore della Juventus David Trezeguet. Come riporta oggi Repubblica, Corona ha firmato in carcere una richiesta di grazia parziale da inoltrare al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nella quale si chiede appunto, come chiarito dal suo legale, l’avvocato Ivano Chiesa, di cancellare dal cumulo della sue condanne (14 anni e 2 mesi già ridotti a 9 anni e 8 mesi) i 5 anni a lui inflitti per il caso Trezeguet. Attualmente Corona è detenuto nel carcere di Opera.

    Fabrizio Corona, l'ex "re dei paparazzi" chiede grazia "parziale" al Colle - Il Fatto Quotidiano
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    Re: Garlasco, Stasi condannato a 16 anni

    Quote highlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    vero!

    Ma nei paesi civili si concede la continuità, non si fa la somma delle singole voci...
    ?

    cioè? negli altri paesi se ti presenti dal giudice accusato di : estorsione , droga , evasione fiscale , prostituzione , detenzione e diffusione di soldi falsi e altre robette , ti condannano per uno solo? sul serio??


    Poi se mi dite che sia stato l'unico di quel giro a pagare posso anche essere d'accordo ma non capisco perché si pensa a voler far uscire uno così invece di voler mettere dentro tutta la cricca
  9. #9
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    Re: Garlasco, Stasi condannato a 16 anni

    Quote fortitudo ha scritto: Visualizza il messaggio
    ?

    cioè? negli altri paesi se ti presenti dal giudice accusato di : estorsione , droga , evasione fiscale , prostituzione , detenzione e diffusione di soldi falsi e altre robette , ti condannano per uno solo? sul serio??


    Poi se mi dite che sia stato l'unico di quel giro a pagare posso anche essere d'accordo ma non capisco perché si pensa a voler far uscire uno così invece di voler mettere dentro tutta la cricca
    sì, c'è una fattispecie giuridica che accumula tutti i reati commessi in "continuità" e calcola quello con la pena edittale più alta.
    Ma non sono un penalista. Amedeo potrà essere più preciso.
  10. #10
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    Re: Garlasco, Stasi condannato a 16 anni

    Quote fortitudo ha scritto: Visualizza il messaggio
    ?

    cioè? negli altri paesi se ti presenti dal giudice accusato di : estorsione , droga , evasione fiscale , prostituzione , detenzione e diffusione di soldi falsi e altre robette , ti condannano per uno solo? sul serio??


    Poi se mi dite che sia stato l'unico di quel giro a pagare posso anche essere d'accordo ma non capisco perché si pensa a voler far uscire uno così invece di voler mettere dentro tutta la cricca
    Fla nn credo proprio alla estero sia così... Queste so caxxate itagliane.
    Ed ora va di moda... Dispiacersi x corona

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