INTRODUZIONE
Il Risiko é l'arte della difesa (aggressiva). Nei combattimenti il difensore é avvantaggiato, in virtù del fatto che a parità di punteggio ottenuto col dado, vince. Quando i carri sono pochi, vi é anche la non trascurabile considerazione che l’attaccante non può usare per il combattimento l’armata di presidio.
IL GIOCO DELLA CARTA E IL PROBLEMA “ETICO”
Quando ho conosciuto il gioco della carta l'ho odiato subito, violentemente. Ho scritto molte pagine contro questo espediente.
Ma probabilmente quell'odio era solamente un grande amore che prima o poi sarebbe sbocciato.
Esiste ancora, peraltro, una "resistenza culturale" su questo espediente tanto discusso.
Si può riuscire a vietare il gioco della carta da regolamento (anche se non é mai stato fatto che io sappia), ma finché non succederà esso va annoverato tra gli espedienti possibili in una partita di Risiko. Non bisogna avere remore "morali" riguardo la tattica del gioco della carta . Se un espediente é consentito dal regolamento, ed é quindi onesto, e in più serve a vincere, va utilizzato.
Molti giocatori non conoscono bene lo spirito con cui si fa carta, ed erroneamente ritengono sempre antisportivo sia l'espediente, sia chi lo utilizza, facendo spesso un torto ad un onesto giocatore ed anche alla loro intelligenza.
Forse nessuno meglio di me può capire i sentimenti che portano a considerare il gioco della carta antisportivo. Ricordo che io stesso sostenevo che "la carta deve essere un premio per chi conquista un territorio, e non dovrebbe essere ottenuta con un espediente; conquistare uno "stato cuscinetto" difeso volutamente soltanto da 2 armate non ha lo stesso valore di
conquistare un territorio ben difeso per tenerselo. Fare carta é contrario allo spirito del gioco".
Quanto sopra, in sintesi, ciò che pensavo del gioco della carta prima di trasferirmi.
Dopo aver giocato a Milano diverse volte le mie conoscenze, anche e soprattutto umane (e l'umanità c'entra molto col Risiko), sono aumentate, e il mio punto di vista si é evoluto.
Non so chi lo abbia inventato e dove, nè se sia possibile risalire a una singola persona, però non credo di sbagliare dicendo che a Milano e in Lombardia il gioco della carta ha avuto una diffusione ed un utilizzo che non ha a tutt'oggi pari nel resto d'Italia.
Purtroppo ci sono anche alcuni giocatori disonesti, che tradiscono lo spirito del gioco e della competizione, che vedono nel gioco della carta un formidabile espediente per avvantaggiarsi ulteriormente sugli avversari. É molto triste quando ci si accorge di questo, in una partita, sia perché ci si sente presi in giro e defraudati, sia perché di solito é troppo tardi per reagire (quando invece nella maggioranza dei casi i disonesti sono soltanto 2 e i restanti giocatori onesti della partita potrebbero affrontarli congiunti battendoli sul loro stesso terreno, ma onestamente).
Per limitare il vantaggio fornito dal gioco della carta quasi tutti i regolamenti da torneo hanno introdotto una nuova regola, che vieta qualsiasi spostamento che lasci meno di 2 armate su un proprio territorio. Nella trattazione che segue analizzeremo solamente il gioco relativo a questo tipo di regolamenti, utilizzato anche nel regolamento da torneo del Risiko Digital di Editrice Giochi, nelle partite a 4 giocatori. Il gioco della carta sara’ trattato dal punto di vista tecnico piu’ avanti nel corso.