dopo un mese di partitelle ( non avevo mai giocato prestigious) devo essere sincero non è malaccio
dopo un mese di partitelle ( non avevo mai giocato prestigious) devo essere sincero non è malaccio
fontinovo sergio
rosignano.mo livorno
dal 01\06\2013
Ieri sera ho visto il finale del match di Momo, ed e' stato molto bravo, contare e fare mossa al suo turno, ma resta sempre il fattore fortuna di dove e quando sdada che decide il vincitore del game, cosa che si riduce alla fortuna, mentre col tempo un giocatore puo' crearsela la fortuna di quando finisce il game. Per me questa "meritocrazia" di crearsi il finale la trovo piu' consona, ma e' cmq il grande problema del gioco del Risiko da quando e' nato, cioe' il finale di una partita, cosa che giocando live non puoi certo "portare" il tempo, quindi probabilmente e' un finale studiato molto bene da E.G. e il migliore presumo,con questo non che io lo adori, ma presumo la migliore maniera dopo anni, nuovi obbiettivi, piu' ampli e finale incerto a meno che uno non divaghi nel corso del match. Buondi'.
Considera anche che la fortuna DEVE sempre far parte di un gioco di successo, come accade anche nella vita.
C'è sempre una dose di alea avversa o favorevole in tutti gli eventi della vita così come in tutte le battaglie. Deve esserci.
La bravura del grande stratega sta appunto nella capacità di reazione ad ogni evento aleatorio: se non fosse così non avremmo gente che in ogni condizione- sia live che online - ha sempre asfaltato gli avversari...
Se invece vuoi eliminare del tutto la fortuna, allora giochi a scacchi.
We are the sons and daughters of all the freedom fighters.
And there are still many rivers to cross.
Hands in the air, screaming loud and clear for freedom, justice and equality.
There is no black or white, there is only right and wrong.
We are unknown heros, we are flesh and we are blood.
We are the great future.
We need to get back to the joy of living.
We are five fingers of an empty hand.
But together, we can also be the fist.
Sometimes change can be as simple as two hands reaching for one another.
Clap your hands.
Dal mio punto di vista, il problema degli scacchi non è la mancanza della componente fortuna ma che si gioca in due. Nel Risiko! esiste una componente psicologica legata al fatto che si gioca almeno in 3, che rende il gioco bellissimo. Se fosse per me, introdurrei degli elementi che rendano il Risiko! ancora più meritocratico. Mi rendo conto però che, così facendo, diventerebbe un gioco di nicchia per i pochi esperti che hanno il tempo di cimentarsi nello sviluppo di strategie sempre più efficaci. Certamente non una bella idea da un punto di vista commerciale.
D'altra parte penso che, in un gioco di successo, la componente fortuna vada comunque limitata. Per me la sdadata è un eccesso da questo punto di vista. A tal proposito, segnalatomi da nebula, ho letto un vecchissimo post di Spartaco in cui si parla di metodi alternativi alla sdadata in partite non a tempo: http://forum.egcommunity.it/risiko-v...-chiusura.html
Un metodo basato sulla limitazione della possibilità di attaccare all'ultimo turno di gioco, per quanto discutibile, mi sembra molto migliore della sdadata. Si dà molto più peso alla gestione della partita nei 40 turni di partita e molto meno agli stravolgimenti di fine partita tipici delle partite con sdadata.
Mi piacerebbe sentire qualche parere in proposito...
Daniele Cangialosi
A naso... preferisco un fattore fortuna "super partes" che non privilegia un giocatore rispetto ad un altro, in base al sorteggio (coi dadi) del posizionamento al tavolo. Poi credo che per capire realmente che tipo di gioco venga fuori sia necessario provare diverse partite.
Sapere con certezza a quale turno finisce una partita è quello che probabilmente attira un giocatore appassionato della modalità dgt... capisco, ma a me personalmente non piace.
Il fattore fortuna, che disturba qualcuno degli appassionati dgt, potrebbe essere invece quello che piace alla maggior parte dei giocatori di RisiKo! Oltretutto, come hai modo di constatare, nel live quando un giocatore è realmente bravo... i risultati arrivano e si riconfermano sul lungo periodo (indipendentemente dalla fortuna).
a me la fortuna nei giochi non garba,non riesco ad accettare di perdere per fattori che non dipendono da me ,ma è chiaramente un mio problema per questo non ho giocato per quasi 1 anno. Dirai e ti piace la prestige e non la dgt? Perchè c'è un'altra cosa che non amo nei giochi ed anzi, per me è pure peggio,...il tempo....mi stressa ...se gioco mi voglio rilassare-divertire e non stare li a stressarmi col cronometro.(qualcuno ha citato gli scacchi,ad esempio, a me piacciono molto,ho imparato a giocare a 8 anni ma se dovessi fare le partite col cronometro come fanno i campioni....manco morto ,io mi prendo anche 10min per una mossa .Ora come ora il piacere di giocare la prestichall supera di gran lunga la mia avversita per la sfi.ga ,eventuale nella sdadata e coi dadi durante il game.Riesco ad accettare la sconfitta senza problemi rispetto allo scorso anno.
Marc Marquez è una ME.RD.A
Rispetto al prendersela comoda la penso esattamente come te... divano... relax... partita a risiko online a mo' di bradipo... poi mi contengo per rispetto degli avversari
Il fattore fortuna invece mi piace, in fondo regala quella bella adrenalina in sdadata che non mi dispiace per nulla, quell'attimo di brivido che si può trasformare in esaltazione o in fancù
In fondo è un gioco coi dadi, in cui oltre agli avversari puoi sfidare la sorte
Questione di gusti. Per me la totale aleatorietà del fine partita è un elemento negativo. Riguardo al fine partita descritto da Spartaco in quel post, è vero che sarebbe sempre l'ultimo di turno a finire la partita. Ma dubito che, vista la limitazione nella possibilità di fare attacchi, questo possa costituire un reale vantaggio per l'ultimo di turno. Sono d'accordo che bisognerebbe vederlo su diverse partite. Visto che in quel post si racconta che quel metodo veniva adottato tanto tempo fa, sarebbe interessante sentire l'opinione di chi ha memoria storica in proposito.
Difficile trovare qualcuno che abbia memoria di quella modalità di gioco (qualora sia mai stata adottata).
Io penso che "il giusto" si trova nel mezzo tra l'aleatorietà della sdadata e la chiusura come ultimo turno di gioco.
Un esempio buttato lì potrebbe essere ridurre la conquista dei territori (da tre a due) per farla continuare.
Giuseppe CeddiaSposato con Caterina Pugliese