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Discussione: Mai più uno solo in cabina, cambiano regole a bordo (Mozzi contro tutti)
  1. #841
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    Re: Mai più uno solo in cabina, cambiano regole a bordo (Mozzi contro tutti)

    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    E quindi non puoi dire qual è il rischio che corri prendendo un auto per percorrere un qualunque tragitto.
    No che non posso dirlo. Nessun essere umano può farlo. Il dato sugli incidenti ovviamente non basta.
    Ma perché ne parli? Pensi che sia di supporto a una qualche cosa che hai detto? O che vada contro qualcosa che ho detto io o altri? Affermi una cosa oggettivamente scontata, non si può essere in disaccordo.
    Che il torneo challenge sia un postaccio è fuori da ogni dubbio.
    E' un ricettacolo di psicocartinari, cronofrenici, geobulimici, aleopatici e nevrastitici

    (D. Piergentili)
  2. #842
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    Re: Mai più uno solo in cabina, cambiano regole a bordo (Mozzi contro tutti)

    Quote highlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    l’obiezione “occorre capire cosa abbia provocato l’incidente: un errore umano o un guasto tecnico” é un’obiezione sensata ma che non incide sui NUMERI che FOTOGRAFANO la situazione della sicurezza dei voli vs. auto/moto in un periodo di tempo definito.

    Numeri che vengono contestati da dario e stefano - a mio avviso - in modo del tutto a-scientifico.

    Mi spiego meglio: al di lá del mix tra errore umano e guasto, resta il dato (incontestabile perché desunto dalla realtá) che misura - a paritá di miglia percorse - il numero di vittime in moto rispetto a quelle in aereo. La differenza é misurata in secoli

    Poi, se si vuole creare 1000 sottocategorie dell’errore umano e 10.000 sottocategorie del guasto tecnico, questo non cambierá nulla dei DATI NUMERICI che registrano gli incidenti avvenuti in un anno e che formiscono l’indice di rischiositá del mezzo.

    Tutte le altre obiezioni che ho letto esprimono solo grave ignoranza, frutto, ahimé, di una laurea mai conseguita.

    Notte!



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    Sei tu che fai/riporti affermazioni non scientifiche.

    Certamente che il motivo dell'incidente non incide sul numero di persone morte, ma incide SUL SIGNIFICATO di quei numeri. Se una persona muore in auto perchè si incendia per un difetto di fabbricazione possiamo dire che quell'auto (QUELLA, quel modello di auto, non tutte) ha un rischio per la sicurezza, ma se una persona muore in auto perchè è ubriaca non possiamo dire che è l'auto ad essere insicura.

    Qui di ignoranza si nota solo la tua (e il "povero" maskass ti stava pure venendo dietro, ma forse si sta ravvedendo).
    Giudicare preclude la possibilità di conoscere.
    "La mia libertà finisce dove comincia la vostra." - Martin Luther King

    Non abbandonerò alcuna partita, per alcun motivo, nemmeno subito dopo lo start. Questa comunicazione è da considerarsi sostitutiva di una analoga comunicazione pre-partita.

    http://forum.egcommunity.it/showthre...06#post1124806
    Quando diamo un giudizio assoluto (non limitato ad un fatto) su una persona, stiamo in realtà esprimendo il giudizio che abbiamo di noi stessi.
  3. #843
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    Re: Mai più uno solo in cabina, cambiano regole a bordo (Mozzi contro tutti)

    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Sei tu che fai/riporti affermazioni non scientifiche.

    Certamente che il motivo dell'incidente non incide sul numero di persone morte, ma incide SUL SIGNIFICATO di quei numeri. Se una persona muore in auto perchè si incendia per un difetto di fabbricazione possiamo dire che quell'auto (QUELLA, quel modello di auto, non tutte) ha un rischio per la sicurezza, ma se una persona muore in auto perchè è ubriaca non possiamo dire che è l'auto ad essere insicura.

    Qui di ignoranza si nota solo la tua (e il "povero" maskass ti stava pure venendo dietro, ma forse si sta ravvedendo).
    Ho l'impressione che tu stia confondendo la sicurezza meccanica di un mezzo con gli indici di mortalità connessi al "mezzo di trasporto", inteso come "modo di viaggiare".
  4. #844
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    Re: Mai più uno solo in cabina, cambiano regole a bordo (Mozzi contro tutti)

    Quote maskass ha scritto: Visualizza il messaggio
    No che non posso dirlo. Nessun essere umano può farlo. Il dato sugli incidenti ovviamente non basta.
    Ma perché ne parli? Pensi che sia di supporto a una qualche cosa che hai detto? O che vada contro qualcosa che ho detto io o altri? Affermi una cosa oggettivamente scontata, non si può essere in disaccordo.
    Forse sei distratto. Questo filone di discussione nasce da Highlander che ha erroneamente affermato (erroneamente perchè non è possibile farlo) che l'aereo è un mezzo più sicuro dell'auto, basandosi sul giudizio di un ente tedesco che a sua volta si basa su dati eterogenei che non è possibile utilizzare per formulare questi giudizi.

    Senza contare che anche disponendo dei dati diversificati per casistica e tipologia non puoi comunque fare un'affermazione in senso assoluto su quale sia il mezzo più sicuro, ma solamente tentare di calcolare il grado di rischio per uno specifico viaggio, con uno specifico mezzo, con uno specifico autista/pilota.
  5. #845
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    Re: Mai più uno solo in cabina, cambiano regole a bordo (Mozzi contro tutti)

    Quote maskass ha scritto: Visualizza il messaggio
    Ho l'impressione che tu stia confondendo la sicurezza meccanica di un mezzo con gli indici di mortalità connessi al "mezzo di trasporto", inteso come "modo di viaggiare".
    Io non sto confondendo proprio nulla. Sto spiegando a "lor signori" perchè questo indice è assurdo per due motivi.

    1) Non è il mezzo che ha un indice di rischio, ma è lo specifico itinerario, con lo specifico autista/pilota e lo specifico mezzo.

    2) I dati disponibili non consentono nemmeno di produrre l'indice di rischio per lo specifico itinerario con lo specifico autista/pilota e lo specifico mezzo, perchè non sono sufficientemente dettagliati.
  6. #846
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    Mai più uno solo in cabina, cambiano regole a bordo (Mozzi contro tutti)

    Non ci siamo...

    Provo a fartela piú semplice:

    Devo partire fra poche ore per Londra.

    Posso farlo in auto impiegando 13 ore con un costo di 300 euro per percorrere 1295 Km oppure in aereo impiegando 1,5 ore con un costo di 100 euro.

    La discriminante per la mia scelta - ovviamente - non puó essere solo tempi e costi, ma - in primis - la sicurezza per la mia vita.

    Come faccio a capire se sto rischiando di piú la pelle in auto o in aereo?

    L’unico modo é guardare i DATI statistici (la realtá) e trarre la conclusione che il rischio di incidente in arreo (qualunque sia la causa) é milioni di volte piú basso di un incidente in auto.

    Tu invece risponderesti che non puoi valutare nulla perché dipende da miliardi di fattori, dalla macchia d’olio per terra sulla curva in autostrada, al piccione che viene risucchiato dal motore del boeing.

    Il tuo approccio - e non é la prima volta - non é scientifico perché non trae la sintesi da ció che é avvenuto nella realtá per dedurre un dato numerico che esprima il rischio di quel viaggio, ma pretende di risolvere la teoria del caos ordinando tra loro miliardi di combinazioni per esprimere con assoluta certezza matematica ció che di certezza non potrá mai averne.

    Il tuo errore, per dirla scientificamente, é voler trasformare la statistica descrittiva/inferenziale (utilizzata in tutto il mondo in ambiti che spaziano da quello assicurativo a quello finanziario) nel teorema matematico di una funzione bigettiva.

    La vita non funziona cosí stefano!

    Se lancio dal balcone 10 mattoni rischio di ammazzare qualcuno.
    Tu invece mi rispondi che non posso affermarlo perché dipende da chi passa sotto, dall’ora, da n-variabili e che non puoi escludere a priori che i mattoni cadendo possano posizionarsi formando un torrione.

    Capisci che é il tuo approccio ad abbandonare il principio di realtá per affermare l’assurditá a-scientifica che nulla si puó dire a meno di ricercare una legge assoluta matematica, che sappiamo non potrá mai esistere?

    Approfondimenti:
    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Statistica_descrittiva
    https://it.wikipedia.org/wiki/Inferenza_statistica



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    We are the sons and daughters of all the freedom fighters.
    And there are still many rivers to cross.
    Hands in the air, screaming loud and clear for freedom, justice and equality.
    There is no black or white, there is only right and wrong.
    We are unknown heros, we are flesh and we are blood.
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  7. #847
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    Re: Mai più uno solo in cabina, cambiano regole a bordo (Mozzi contro tutti)

    Quote highlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    Non ci siamo...

    Provo a fartela piú semplice:

    Devo partire fra poche ore per Londra.

    Posso farlo in auto impiegando 13 ore con un costo di 300 euro per percorrere 1295 Km oppure in aereo impiegando 1,5 ore con un costo di 100 euro.

    La discriminante per la mia scelta - ovviamente - non puó essere solo tempi e costi, ma - in primis - la sicurezza per la mia vita.

    Come faccio a capire se sto rischiando di piú la pelle in auto o in aereo?

    L’unico modo é guardare i DATI statistici (la realtá) e trarre la conclusione che il rischio di incidente in arreo (qualunque sia la causa) é milioni di volte piú basso di un incidente in auto.
    Certo che l'unico modo sarebbe guardare i dati statistici, peccato però CHE NON ESISTANO, ovvero non siano stati estrapolati. Il numero di morti totali NON E' IL DATO STATISTICO CHE RIGUARDA L'ITINERARIO MILANO-LONDRA!
    Tu pensi che lo sia e commetti un ERRORE MADORNALE, degno del peggiore degli ignoranti.


    Tu invece risponderesti che non puoi valutare nulla perché dipende da miliardi di fattori, dalla macchia d’olio per terra sulla curva in autostrada, al piccione che viene risucchiato dal motore del boeing.

    Il tuo approccio - e non é la prima volta - non é scientifico perché non trae la sintesi da ció che é avvenuto nella realtá per dedurre un dato numerico che esprima il rischio di quel viaggio, ma pretende di risolvere la teoria del caos ordinando tra loro miliardi di combinazioni per esprimere con assoluta certezza matematica ció che di certezza non potrá mai averne.
    E' IL TUO APPROCCIO A NON ESSERE SCIENTIFICO, perchè definisci realtà dati CHE NON HANNO A CHE VEDERE CON LA REALTA' CHE VORRESTI ANALIZZARE.


    Il tuo errore, per dirla scientificamente, é voler trasformare la statistica descrittiva/inferenziale (utilizzata in tutto il mondo in ambiti che spaziano da quello assicurativo a quello finanziario) nel teorema matematico di una funzione bigettiva.

    La vita non funziona cosí stefano!

    Se lancio dal balcone 10 mattoni rischio di ammazzare qualcuno.
    Tu invece mi rispondi che non posso affermarlo perché dipende da chi passa sotto, dall’ora, da n-variabili e che non puoi escludere a priori che i mattoni cadendo possano posizionarsi formando un torrione.
    Sei "fuori come un balcone". Non solo non capisci cosa sia il metodo scientifico, ma attribuisci "a casaccio" affermazioni, probabilmente per sviare dai tuoi MADORNALI ERRORI.


    Capisci che é il tuo approccio ad abbandonare il principio di realtá per affermare l’assurditá a-scientifica che nulla si puó dire a meno di ricercare una legge assoluta matematica, che sappiamo non potrá mai esistere?

    Approfondimenti:
    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Statistica_descrittiva
    https://it.wikipedia.org/wiki/Inferenza_statistica



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    Io capisco che sembri sempre più una "causa persa". Ma sei sicuro di essertela guadagnata la laurea?



    P.S.

    Da uno dei tuoi links:

    "
    La statistica descrittiva è la branca della statistica che studia i criteri di rilevazione, classificazione, sintesi e rappresentazione dei dati appresi dallo studio di una popolazione o di una parte di essa (detta campione[1]).
    "

    Il CAMPIONE, ecco un elemento importante. Il campione che tu prendi (ovvero la totalità dei viaggi) NON SERVE A NULLA! Come campione devi prendere solamente il viaggio di cui stai calcolando il rischio.


    Poi continua:

    "
    I risultati ottenuti nell'ambito della statistica descrittiva si possono definire certi, a meno di errori di misurazione dovuti al caso, che sono in media pari a zero. Da questo punto di vista si differenzia dalla statistica inferenziale, alla quale sono associati inoltre errori di valutazione.
    "

    Certamente che la "statistica inferenziale" può comportare errori, perchè si analizza un campione limitato col quale descrivere l'intera realtà.

    MA NOI NON DOBBIAMO DESCRIVERE L' INTERA REALTA' "ZUCCONE CHE NON SEI ALTRO", ma solamente UNO SPECIFICO VIAGGIO.

    Questo e SOLO QUESTO (l'analisi dello specifico viaggio) calcola l'effettivo rischio di mettersi in viaggio con un determinato mezzo, per quel determinato itinerario, in quella determinata ora di quel determinato giorno.

    -------------------------------------


    Inventarsi di poter dire utilizzando la "statistica descrittiva" quale sia il mezzo più sicuro E' un comportamento illogico, perchè "mezzo più sicuro" e "Numero di morti" NON SONO COMPATIBILI. Il primo è un giudizio, una categoria astratta e soggettiva, il secondo un dato, una categoria oggettiva derivata direttamente dalla realtà.

    E' BENE CHIARIRE (anche se ormai ho perso le speranze che tu possa capire, ma ci provo lo stesso) che quella definizione di wikipedia non è sbagliata. E' vero che per avere un "ritratto" fedele della realtà DEVONO ESSERE UTILIZZATI TUTTI I DATI.

    Il problema è che è stato scelto (da te e dal tuo ente tedesco) di fare un "ritratto" di un aspetto della realtà' CHE NON E' REALE. I morti sono reali, i dati sono reali, i giudizi no (nel senso che a livello scientifico il giudizio è solamente un insieme di azioni che fa avvenire altri eventi, il contenuto del giudizio è invece irrilevante ed attiene solamente alla "sfera umana"). Non puoi collegare il numero di morti alla "sicurezza di un mezzo", una persona laureata questo LO DOVREBBE SAPERE (soprattutto se ha studiato anche materie scientifiche).
    La scienza (quella vera, le scienze matematiche) NON SI OCCUPA DEI GIUDIZI, MA DESCRIVE LA REALTA'. E nella descrizione della realtà frasi come "L'aereo è il mezzo più sicuro (o meno sicuro)" NON ESISTONO. Quelli sono giudizi su concetti astratti.

    L'errore di fondo NELLA TUA ERRATA INTERPRETAZIONE sta nel credere che la premessa di poter dire quale sia il mezzo più sicuro sia corretta. E invece è SBAGLIATA.

    Anche analizzando i dati in dettaglio, considerando SOLAMENTE IL TRAGITTO CHE CI INTERESSA (come SAREBE CORRETTO FARE) si potrà determinare UN INDICE DI RISCHIO, ma mai e poi mai si potrà stabilire qualcosa sulla sicurezza del mezzo.

    Questo per una miriade di motivi, tanto per dirne uno che il "MEZZO AUTOMOBILE NON ESISTE" in un viaggio. Esistono la fiat punto, la peugeot 106, ecc. Il "MEZZO AUTOMOBILE" esiste solo come somma di tutte le auto; può essere utile in statistica (SE PERO' NON SI TRAVISANO I RISULTATI), ma nel calcolare il rischio sul singolo viaggio E' INUTILE, e quindi diventa DANNOSO se ci si ostina ad utilizzarlo quando invece non si deve.
    Discorso analogo per l'aereo, esistono svariati modelli di aereo, non esiste il "MEZZO AEREO" nel calcolo dell'indice di rischio di un viaggio, esiste solo lo SPECIFICO AEREO che deve fare quel viaggio.

    MA IL MOTIVO FONDAMENTALE, lo ribadisco, E' CHE LA SICUREZZA E' UN CONCETTO CHE RIGUARDA L' UOMO, NON PUO' RIGUARDARE UN AUTO O UN AEREO.

    E' difficile da capire per chi non abbia un approccio scientifico, ma è fondamentale farlo, altrimenti si fanno affermazioni assurde (come tu, e non solo tu, fai).

    Un auto o un aereo si comportano esattamente seguendo le leggi fisiche.
    Se sono progettati o guidati male hanno un incidente. DA NOTARE che in questa affermazione l'introduzione della parola "male" ha spostato il discorso su un concetto astratto umano CHE NON ESISTE NELLA SCIENZA.
    Dal punto di vista SCIENTIFICO l'aereo e l'auto si comportano ESATTAMENTE COME DEVONO COMPORTARSI, sia che non abbiano incidenti, sia che li abbiano. Sta all' UOMO costrurli perchè si comportino in un modo che possa essere definito (dall' UOMO) "buono" e non "cattivo", perchè si comportino "bene" (dal punto di vista dell' UOMO) e non "male".

    L'aereo che precipita non è cattivo, è cattivo il lavoro che l'uomo ha fatto perchè quel volo fosse sicuro (ovvero è l'uomo che è stato cattivo, o negligente).
    L'aereo che non precipita non è buono, è buono il lavoro che l'uomo ha fatto perchè quel volo fosse sicuro (ovvero è buono l'uomo, o "professionale").

    Se non si capisce questo, cioè che i mezzi non possono essere buoni o cattivi, sicuri o insicuri, DAL PUNTO DI VISTA SCIENTIFICO, allora si commetterano sempre ERRORI MADORNALI come quelli che commetti tu.
    "Buono" o "cattivo", "sicuro" o "insicuro", possono essere SOLAMENTE QUALCOSA LEGATO DIRETTAMENTE ALL'UOMO.

    Un aiuto, nella tua forma mentale molto lontana dalla realtà, può venirti dalla considerazione che non puoi dire "E' stata colpa dell'aereo", perchè infatti, a livello giuridico, non puoi dare la colpa ad un mezzo, ma solamente ad una persona.
    Questo perchè la "colpa" può riguardare solamente l' uomo, esattamente come la bontà e la sicurezza.
    Per quanto riguarda la "colpa" lo hanno capito praticamente tutti, per "bontà" e "sicurezza" ci vuole uno sforzo che non è comune.


    ---------------------------


    La "statistica descrittiva" può descrivere la realtà come numero di morti, ma non può attribuire a questi dati (nè tantomeno attribuirlo a ciò che è collegato a questi dati) un significato, perchè il "significato" è un giudizio, e un giudizio non è una descrizione della realtà (ma una sua INTERPRETAZIONE).


    --------------------------------------

    Ho cercato un'altra "campana", visto che su di me hai dei pregiudizi (che in quanto tali sono immotivati, ma tu non lo sai), ma purtroppo non ho trovato nulla che tratti specificamente il problema delle "premesse sbagliate", che è l'errore in cui tu e il tuo ente tedesco siete caduti (ovvero la premessa "Il numero di morti stabilisce la sicurezza del mezzo", FALSA). Ho trovato comunque un testo che ha alcuni spunti di riflessione che potrebbero esserti utili (ad esempio che la "situazione media" non esiste, ma è solo un concetto astratto):

    http://gandalf.it/htlws/statist.htm

    -------------------------

    Aggiungo un'ultima considerazione (che può in qualche modo essere considerata una estrema sintesi.

    E' evidente che le cause degli incidenti sono GLI UOMINI (persino quando si rompe un pezzo meccanico, perchè è ovvio che è stato progettato male dall'uomo o non è stato sostituito quando andava sostituito). Un oggetto non può avere la colpa per quello che fa, è sempre l'uomo che gli fa fare quello che fa (consciamente o inconsciamente).

    Pertanto quando si analizzano gli incidenti mortali escludere l'uomo con frasi del tipo "L'ereo è il MEZZO più sicuro" o "l'aereo è (UN MEZZO) più sicuro dell'auto" è SEMPRE un errore commesso a priori. E' evidente che si è commesso un errore escludendo l'uomo, in quanto è l'unico soggetto che può essere causa di sicurezza o insicurezza.
  8. #848
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    Re: Mai più uno solo in cabina, cambiano regole a bordo (Mozzi contro tutti)

    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Certo che l'unico modo sarebbe guardare i dati statistici, peccato però CHE NON ESISTANO, ovvero non siano stati estrapolati. Il numero di morti totali NON E' IL DATO STATISTICO CHE RIGUARDA L'ITINERARIO MILANO-LONDRA!
    Tu pensi che lo sia e commetti un ERRORE MADORNALE, degno del peggiore degli ignoranti.




    E' IL TUO APPROCCIO A NON ESSERE SCIENTIFICO, perchè definisci realtà dati CHE NON HANNO A CHE VEDERE CON LA REALTA' CHE VORRESTI ANALIZZARE.




    Sei "fuori come un balcone". Non solo non capisci cosa sia il metodo scientifico, ma attribuisci "a casaccio" affermazioni, probabilmente per sviare dai tuoi MADORNALI ERRORI.




    Io capisco che sembri sempre più una "causa persa". Ma sei sicuro di essertela guadagnata la laurea?



    P.S.

    Da uno dei tuoi links:

    "
    La statistica descrittiva è la branca della statistica che studia i criteri di rilevazione, classificazione, sintesi e rappresentazione dei dati appresi dallo studio di una popolazione o di una parte di essa (detta campione[1]).
    "

    Il CAMPIONE, ecco un elemento importante. Il campione che tu prendi (ovvero la totalità dei viaggi) NON SERVE A NULLA! Come campione devi prendere solamente il viaggio di cui stai calcolando il rischio.


    Poi continua:

    "
    I risultati ottenuti nell'ambito della statistica descrittiva si possono definire certi, a meno di errori di misurazione dovuti al caso, che sono in media pari a zero. Da questo punto di vista si differenzia dalla statistica inferenziale, alla quale sono associati inoltre errori di valutazione.
    "

    Certamente che la "statistica inferenziale" può comportare errori, perchè si analizza un campione limitato col quale descrivere l'intera realtà.

    MA NOI NON DOBBIAMO DESCRIVERE L' INTERA REALTA' "ZUCCONE CHE NON SEI ALTRO", ma solamente UNO SPECIFICO VIAGGIO.

    Questo e SOLO QUESTO (l'analisi dello specifico viaggio) calcola l'effettivo rischio di mettersi in viaggio con un determinato mezzo, per quel determinato itinerario, in quella determinata ora di quel determinato giorno.

    -------------------------------------


    Inventarsi di poter dire utilizzando la "statistica descrittiva" quale sia il mezzo più sicuro E' un comportamento illogico, perchè "mezzo più sicuro" e "Numero di morti" NON SONO COMPATIBILI. Il primo è un giudizio, una categoria astratta e soggettiva, il secondo un dato, una categoria oggettiva derivata direttamente dalla realtà.

    E' BENE CHIARIRE (anche se ormai ho perso le speranze che tu possa capire, ma ci provo lo stesso) che quella definizione di wikipedia non è sbagliata. E' vero che per avere un "ritratto" fedele della realtà DEVONO ESSERE UTILIZZATI TUTTI I DATI.

    Il problema è che è stato scelto (da te e dal tuo ente tedesco) di fare un "ritratto" di un aspetto della realtà' CHE NON E' REALE. I morti sono reali, i dati sono reali, i giudizi no (nel senso che a livello scientifico il giudizio è solamente un insieme di azioni che fa avvenire altri eventi, il contenuto del giudizio è invece irrilevante ed attiene solamente alla "sfera umana"). Non puoi collegare il numero di morti alla "sicurezza di un mezzo", una persona laureata questo LO DOVREBBE SAPERE (soprattutto se ha studiato anche materie scientifiche).
    La scienza (quella vera, le scienze matematiche) NON SI OCCUPA DEI GIUDIZI, MA DESCRIVE LA REALTA'. E nella descrizione della realtà frasi come "L'aereo è il mezzo più sicuro (o meno sicuro)" NON ESISTONO. Quelli sono giudizi su concetti astratti.

    L'errore di fondo NELLA TUA ERRATA INTERPRETAZIONE sta nel credere che la premessa di poter dire quale sia il mezzo più sicuro sia corretta. E invece è SBAGLIATA.

    Anche analizzando i dati in dettaglio, considerando SOLAMENTE IL TRAGITTO CHE CI INTERESSA (come SAREBE CORRETTO FARE) si potrà determinare UN INDICE DI RISCHIO, ma mai e poi mai si potrà stabilire qualcosa sulla sicurezza del mezzo.

    Questo per una miriade di motivi, tanto per dirne uno che il "MEZZO AUTOMOBILE NON ESISTE" in un viaggio. Esistono la fiat punto, la peugeot 106, ecc. Il "MEZZO AUTOMOBILE" esiste solo come somma di tutte le auto; può essere utile in statistica (SE PERO' NON SI TRAVISANO I RISULTATI), ma nel calcolare il rischio sul singolo viaggio E' INUTILE, e quindi diventa DANNOSO se ci si ostina ad utilizzarlo quando invece non si deve.
    Discorso analogo per l'aereo, esistono svariati modelli di aereo, non esiste il "MEZZO AEREO" nel calcolo dell'indice di rischio di un viaggio, esiste solo lo SPECIFICO AEREO che deve fare quel viaggio.

    MA IL MOTIVO FONDAMENTALE, lo ribadisco, E' CHE LA SICUREZZA E' UN CONCETTO CHE RIGUARDA L' UOMO, NON PUO' RIGUARDARE UN AUTO O UN AEREO.

    E' difficile da capire per chi non abbia un approccio scientifico, ma è fondamentale farlo, altrimenti si fanno affermazioni assurde (come tu, e non solo tu, fai).

    Un auto o un aereo si comportano esattamente seguendo le leggi fisiche.
    Se sono progettati o guidati male hanno un incidente. DA NOTARE che in questa affermazione l'introduzione della parola "male" ha spostato il discorso su un concetto astratto umano CHE NON ESISTE NELLA SCIENZA.
    Dal punto di vista SCIENTIFICO l'aereo e l'auto si comportano ESATTAMENTE COME DEVONO COMPORTARSI, sia che non abbiano incidenti, sia che li abbiano. Sta all' UOMO costrurli perchè si comportino in un modo che possa essere definito (dall' UOMO) "buono" e non "cattivo", perchè si comportino "bene" (dal punto di vista dell' UOMO) e non "male".

    L'aereo che precipita non è cattivo, è cattivo il lavoro che l'uomo ha fatto perchè quel volo fosse sicuro (ovvero è l'uomo che è stato cattivo, o negligente).
    L'aereo che non precipita non è buono, è buono il lavoro che l'uomo ha fatto perchè quel volo fosse sicuro (ovvero è buono l'uomo, o "professionale").

    Se non si capisce questo, cioè che i mezzi non possono essere buoni o cattivi, sicuri o insicuri, DAL PUNTO DI VISTA SCIENTIFICO, allora si commetterano sempre ERRORI MADORNALI come quelli che commetti tu.
    "Buono" o "cattivo", "sicuro" o "insicuro", possono essere SOLAMENTE QUALCOSA LEGATO DIRETTAMENTE ALL'UOMO.

    Un aiuto, nella tua forma mentale molto lontana dalla realtà, può venirti dalla considerazione che non puoi dire "E' stata colpa dell'aereo", perchè infatti, a livello giuridico, non puoi dare la colpa ad un mezzo, ma solamente ad una persona.
    Questo perchè la "colpa" può riguardare solamente l' uomo, esattamente come la bontà e la sicurezza.
    Per quanto riguarda la "colpa" lo hanno capito praticamente tutti, per "bontà" e "sicurezza" ci vuole uno sforzo che non è comune.


    ---------------------------


    La "statistica descrittiva" può descrivere la realtà come numero di morti, ma non può attribuire a questi dati (nè tantomeno attribuirlo a ciò che è collegato a questi dati) un significato, perchè il "significato" è un giudizio, e un giudizio non è una descrizione della realtà (ma una sua INTERPRETAZIONE).


    --------------------------------------

    Ho cercato un'altra "campana", visto che su di me hai dei pregiudizi (che in quanto tali sono immotivati, ma tu non lo sai), ma purtroppo non ho trovato nulla che tratti specificamente il problema delle "premesse sbagliate", che è l'errore in cui tu e il tuo ente tedesco siete caduti (ovvero la premessa "Il numero di morti stabilisce la sicurezza del mezzo", FALSA). Ho trovato comunque un testo che ha alcuni spunti di riflessione che potrebbero esserti utili (ad esempio che la "situazione media" non esiste, ma è solo un concetto astratto):

    http://gandalf.it/htlws/statist.htm

    -------------------------

    Aggiungo un'ultima considerazione (che può in qualche modo essere considerata una estrema sintesi.

    E' evidente che le cause degli incidenti sono GLI UOMINI (persino quando si rompe un pezzo meccanico, perchè è ovvio che è stato progettato male dall'uomo o non è stato sostituito quando andava sostituito). Un oggetto non può avere la colpa per quello che fa, è sempre l'uomo che gli fa fare quello che fa (consciamente o inconsciamente).

    Pertanto quando si analizzano gli incidenti mortali escludere l'uomo con frasi del tipo "L'ereo è il MEZZO più sicuro" o "l'aereo è (UN MEZZO) più sicuro dell'auto" è SEMPRE un errore commesso a priori. E' evidente che si è commesso un errore escludendo l'uomo, in quanto è l'unico soggetto che può essere causa di sicurezza o insicurezza.
    stefano, è il tuo problema di sempre.
    Sfuggi la realtà.

    Se uno ti chiede se è più sicuro viaggare in auto o in aereo, tu non puoi rispondergli "imbecille, la tua domanda non ha senso".
    Gli devi dare una risposta e questa si può basare solo sul numero di incidenti per miglia percorse (indice che compara i due mezzi differenti).

    Se la capisci bene. Se non vuoi capirla, ti voglio bene lo stesso. Non importa.
  9. #849
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    Re: Mai più uno solo in cabina, cambiano regole a bordo (Mozzi contro tutti)

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    "..le parole del colonnello dicevano stranamente che l' Italia era la',la'...dove,non lo intendevamo,ma noi la facemmo lì,fra i reticolati,sotto gli occhi severi e giudici dei prigionieri russi e francesi che volevano vedere chi fossero questi-"macaroni"-" Adler Raffaelli
  10. #850
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    Re: Mai più uno solo in cabina, cambiano regole a bordo (Mozzi contro tutti)

    Quote highlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    stefano, è il tuo problema di sempre.
    Sfuggi la realtà.

    Se uno ti chiede se è più sicuro viaggare in auto o in aereo, tu non puoi rispondergli "imbecille, la tua domanda non ha senso".
    Gli devi dare una risposta e questa si può basare solo sul numero di incidenti per miglia percorse (indice che compara i due mezzi differenti).

    Se la capisci bene. Se non vuoi capirla, ti voglio bene lo stesso. Non importa.
    Certo che posso rispondergli che la domanda non ha senso. Te lo sei inventato tu che non si può fare.

    Non puoi dargli una risposta basata su una totalità di dati che mettono insieme tutti i voli, tutte le rotte, tutti i modelli di aereo, tutti i piloti, ecc. e tutti i viaggi in auto, tutti i modelli di auto, tutte le località, tutte le casistiche di stato del conducente, tutti i conducenti, ecc. Sarebbe una risposta sbagliata.

    Tutto quello che si potrebbe calcolare, disponendo di tutti i dati relativi, è se nel viaggio che sta per fare rischia di più scegliendo di farlo con la sua auto o con l'aereo x della compagnia y.

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