Scusa Edo, dopo le doverose scuse, vorrei se possibile dire la mia sull’intera vicenda. Capisco che sia un intervento un po’ audace considerato che sono parte coinvolta (meglio, che tutto il cas.ino è cominciato per colpa mia), ma spero possa essere utile a darti un quadro un po’ più chiaro della situazione. Male che vada, vuol dire che me ne andrò col botto.
Un’ultima cosa, su di me. Mi conosci, sai bene quanto posso essere orgogliosa. Aver avuto un crollo psicologico vero e proprio nel bel mezzo di una partita di risiko, essere squalificata per questo e infine esposta a pubblica gogna qui sul forum, ti garantisco che è una di quelle scudisciate morali che non mi dimenticherò tanto alla svelta.
Hai la mia parola che una cosa del genere non succederà mai più. Ho un brutto carattere, non sono stupida. So bene che se dovessi rifare un numero anche vagamente simile non avresti altra scelta che darmi il benservito a vita. Era giusto che facessi ammenda e pubbliche scuse, ma ti chiedo, per favore, di darmi la possibilità di gestirmi da sola i tempi del mio (eventuale) ritorno ai tavoli. Io non ho sicuramente bisogno di un’ulteriore umiliazione per capire che mi sono comportata in modo inqualificabile e che quanto avvenuto non dovrà mai più ripetersi. Se però ritieni sia assolutamente necessario dare un segnale all’esterno, farà male ma accetterò la tua decisione in merito.
Non ero presente (ovviamente) alla finale, ma Massimiliano è un amico, e sapeva che mentre il torneo proseguiva io mi stavo facendo (da sola) il giro dei bar del Castello di Cagliari a raccattarmi una sbronza sempre più grossa. In una città sconosciuta. Mi pare normale che fosse preoccupato che finissi per collassare in un vicolo alla mercé del primo che passa. Da quello che so Momo era anche lui informato di quali erano le mie condizioni, e sapeva che Massi intendeva scappare appena possibile per venire a recuperare la sottoscritta in pieno delirio alcolico. Francamente mi sarei aspettata che avesse la delicatezza di spiegare al direttivo del club che si poteva evitare di fare reclamo contro Massi per essere stato teso, ringhioso, e forse maleducato, limitarsi a chiedere il mio. Tanto più che, a quanto pare, non c’è stato nessun reclamo ufficiale contro di lui nel corso della finale.
A favore di Momo, va detto che non solo ha organizzato il master in sé (che è sempre uno sbattimento) ma ci ha pure portato al mare e scorrazzato in giro per la città nei due giorni precedenti, per cui capisco perfettamente che gli siano girati gli zebedei come eliche a sentirsi trattare a pesci in faccia sia da me che da Massimiliano. Per questo, Momo, aggiungo le mie scuse personali a te, oltre a quelle già rivolte al club.
L’arbitraggio è stato mediocre (scusa di nuovo, Momo) ma non credo che abbia violato in alcun modo il regolamento attualmente in vigore. Tutti sono più o meno capaci a giocare a risiko, ma organizzare e gestire un torneo del genere è sempre complicato, perché problemi si presentano sempre. Figuriamoci come può esserlo tenere a bada un toro infuriato (o due). Personalmente suggerirei di modificare il regolamento imponendo la presenza di almeno un arbitro non giocante, e magari raccomandando ai club di scegliere qualcuno con una buona capacità di gestione delle crisi, oltre che di conoscenza del regolamento (ove possibile). Si potrebbe inserire nel regolamento, fra il secondo richiamo e la squalifica, la possibilità di fermare il tempo di gioco per provare a calmare gli animi. Non tanto per fare un favore agli incazzosi, quanto perché quando si supera un certo limite il piacere del gioco si toglie a tutti.
Al di là di questo, resto convinta che la faccenda avrebbe potuto risolversi fra gentiluomini, per così dire. Spero che sia ancora possibile chiuderla in questo modo.