Avete anche un raduno quest'anno, come l'anno scorso e come l'anno del raduno a Palermo
E non discuto sulle difficoltà oggettive causate dagli spostamenti, difficoltà che però vengono considerate meno in altri ambiti.
Viene sempre considerato il Veneto ( per fare un esempio) come regione comoda , dimenticandoci che ci sono persone che abitano ben oltre Venezia e che quest'anno se vogliono "giocarsi" una seconda possibilità avranno come soluzioni due opzioni da 600km A/R, quindi anche tutti gli abitanti del nord est quest'anno hanno teoricamente una sola possibilità
We are the sons and daughters of all the freedom fighters.
And there are still many rivers to cross.
Hands in the air, screaming loud and clear for freedom, justice and equality.
There is no black or white, there is only right and wrong.
We are unknown heros, we are flesh and we are blood.
We are the great future.
We need to get back to the joy of living.
We are five fingers of an empty hand.
But together, we can also be the fist.
Sometimes change can be as simple as two hands reaching for one another.
Clap your hands.
Pure io sono contrario a imporre i tavoli da 4 nei master, non è bello tenere fuori 1, 2 o 3 ragazzi del club. Se poi si la disponibilità a fare da jolly si dovesse palesare in maniera spontanea bene, altrimenti una partitina a 5 ci può stare benissimo e non altera il torneo in nessun modo secondo me. Già ho difficoltà a comprendere questa esigenza nei raduni, ma essendo questi ormai orientati più ad ospitare/coccolare i giocatori si può ancora capire...
E se si facesse il contrario?
Invece che obbligare 3 persone a non giocare, si obbligano 3 persone a giocare in caso di necessità.
Ci sono sempre quelli che dicono, ma non mi và....non sono tanto pratico......c'ho paura........se fa freddo la mano non è troppo calda per tirare i dadi.......
Comunque l'importante è che non me fate incavolà il nostro presidente che poi quello cambia i carro armatini con quelli di dimensioni vere....... giù le mani da Viterbo
Per me, ciò che ha scritto l'innominabile ,è stato il peggiore degli insulti.
Tornando al tema principale mi ha fatto piacere leggere altri pareri, così deve essere vissuto il forum, confrontandosi.
E' giusto non lasciare fuori nessuno, e' giusto odiare i tavoli da 5, e' giusto votare al prossimo cns.
Personalmente non ho modo di partecipare a più di un master all'anno, addirittura ci conviene andare a Firenze piuttosto che a Sabaudia nel master della nostra regione, sono sempre più di 200km in entrambe le direzioni. Iniziare un master in un tav5 dove al primo turno ti ritrovi con 7 territori e' un tantinello antipatico.
Hai ragione. Sarebbe bello avere sempre tre indecisi da coinvolgere, ma è più probabile uno scenario in cui tutti hanno piacere di giocare (e ci mancherebbe!) e chiedere a 3 persone di essere disposte a non farlo è qualcosa che per me non sta né il cielo né in terra. Un conto è un raduno, dove sono io club a candidarmi, consapevole di dover ospitare per 2-3 giorni almeno un centinaio di persone. Io club ho N persone (altrimenti non chiedo di organizzare un raduno!) che si rimboccano le maniche e con 1 anno di anticipo sanno che in quei giorni saranno "al servizio" di altri. Torneo compreso se serve, quindi ben venga il piccolo sacrificio per il benessere di un centinaio che prendono treni e aerei per venire da me.
Tutt'altra faccenda è un master che EG mi chiede di organizzare nella mia zona geografica perché a EG interessa che ci sia un master in quella zona geografica.
Ed è esattamente i giocatori di quella zona io tendo a tutelare per primi, quelli che non si possono permettere di viaggiare per trovare una qualificazione al nazionale. Quelli che avranno quel giorno come unica occasione. In alcuni scenari, questi giocatori costituiscono la stra-grande maggioranza di un club. E in questi scenari è un delitto obbligarmi a trovarne 3 da sacrificare. Per cosa poi? Perché una partita a 5 è "brutta"? Dai non scherziamo
Che il torneo challenge sia un postaccio è fuori da ogni dubbio.
E' un ricettacolo di psicocartinari, cronofrenici, geobulimici, aleopatici e nevrastitici
(D. Piergentili)