Una decisione presa da tempo (almeno tre mesi e mezzo), lasciata capire ai Soci e non formalizzata (per mia libera scelta) vista l’imminenza del Raduno di Palermo. Spente le luci sul Raduno (certamente l’impegno piu’ importante e gratificante per un RCU) penso che sia il momento di rendere nota la mia decisione.

Nel frattempo non ho fatto mancare il mio supporto quando necessario e/o richiesto e mi sono attivato (ancora senza successo) per le procedure di sostituzione, secondo quanto previsto dallo Statuto.
Non mi ritrovo piu’ con lo spirito del Club e quindi non ritengo piu’ possibile il mantenimento della carica di Presidente del Club e quindi l’appartenenza al suo Direttivo.
Ho fatto parte del Direttivo sin dalla sua creazione.
In questi quasi 8 anni sono stati organizzati ben 32 Open, 2 Grandi Raduni Nazionali del Sud, 3 Master di qualificazione al CNI (piu’ una fase di “prequalificazione” nel 2010 in collaborazione con gli Amici di Marsala), 3 CRI Sicilia, un CRS Sicilia ed alcuni tornei semiufficiali sia individuali che a squadre.
Ottimi i risultati sul “tavolo”.
Innanzitutto un secondo posto al CNS (ed altri buoni piazzamenti) ed un titolo al CRS Sicilia ai quali si potrebbero aggiungere i titoli individuali (Raduni, Master, Open, …), che in quanto individuali, non ritengo si debbano attribuire al Club, anche se, sicuramente, sono motivo di orgoglio e soddisfazione.
Il Club inoltre si e’ sempre distinto nella promozione del gioco, dello spirito di socializzazione e accoglienza, nel supporto agli eventi (non solo quelli organizzati direttamente) e alla creazione di nuovi Club (alcuni andati in porto altri no) collaborando e stimolando la collaborazione con gli altri RCU siciliani (in particolare) e non.
Tanti sono i giocatori che sono passati dai nostri tavoli.
Alcuni sono stati fidelizzati a lungo, altri solo per un periodo piu’ breve, altri ancora sono si sono allontanati e ritornati periodicamente. (C’e’ stato un solo doloroso caso di “invito all’allontanamento dal Club”, dovuto essenzialmente a un escalation di malintesi e irrigidimenti da parte di questi, che non hanno preso la giusta via di ritorno. Questo rimane, a mio personale giudizio, l’unica grande vera pecca, tra i tanti immancabili errori e malintesi, di questi quasi 8 anni.)
Il tutto condito da grande allegria, spirito di collaborazione, di accoglienza, rispetto delle regole e delle (piccole) responsabilita’, che vengono richieste a chi si occupa della gestione di un gruppo organizzato. Caratteristiche che, aldila’ delle apparenze, ho visto deteriorarsi progressivamente nelle ultime due annate.
Ritengo che un Club ludico non abbia bisogno ne di Statuti, ne di cariche elettive, ne di Presidenti, visto che l’essenziale e’ stare insieme divertendosi. Ritengo, infatti, che per la sopravvivenza e la crescita siano sufficienti un gruppo di persone, che si occupino con responsabilita’ e serieta’ delle (piccole) incombenze organizzative necessarie e un ricambio naturale di persone motivate nella prosecuzione delle attivita’.
Ciononostante, sia per richiesta interna (dei “Soci” e frequentatori), sia per (ovvia) richiesta dell’Editore e’ stato redatto uno Statuto per garantire maggiore democrazia e ricambio generazionale, pur preservando la continuita’ dei rapporti tra “Soci”, altri Club ed Editore e la “storia” del Club.
E’ stata comunque una grande soddisfazione essere stato cooptato nel Consiglio Direttivo in questi due anni e soprattutto la spontaneita’ con cui sono stato designato come Presidente quasi naturale del Club (soprattutto in considerazione del fatto che mi ero allontanato, almeno fisicamente, nel periodo precedente, per la mia nuova organizzazione familiare).
Le mie dimissioni da Presidente e dal Direttivo, come ho gia’ scritto, vengono da una lunga riflessione, gia’ anticipata a qualcuno durante lo scorso CNI a Bologna e ribadita in occasione dell’ultimo rinnovo del Consiglio Direttivo alla (cosiddetta) Assemblea dei Soci Anziani.
Negli ultimi due anni ho assistito infatti a un sempre crescente impoverimento nei rapporti umani e del senso di responsabilita’ nei confronti dei “Soci” e frequentatori del Club, della Community e dell’Editore, a tentativi di (piu’ o meno riusciti e/o palesi) di discriminazione e altro che non ho condiviso.
Il tutto piu’ o meno mascherato da grande ipocrisia o sventato soprattutto (ovviamente non solo) dalla mia testardaggine nel voler rispettare le regole e soprattutto le persone indistintamente; battaglia in cui mi sono sentito sempre piu’ isolato e, nei fatti (non certo nelle belle e ipocrite parole di circostanza), emarginato. Spesso ho fatto buon viso a cattivo gioco per il bene dell’unita’ del Club. Ma adesso, per dignita’ non posso piu’ continuare.
Chi mi conosce sa che non sono un giocatore di RisiKo! incallito (anzi) e che sono stato coinvolto nella fondazione del Club in quanto ritenuto utile (come arbitro). Adesso non mi sento piu’ tale, ma sempre piu’ un “rompiballe” (solo perche’ richiamo alle regole ed al rispetto delle persone) e/o “anziano” e quindi, secondo chi me lo ha detto piu’ volte in faccia, incapace a seguire l’evoluzione (o la degenerazione?) del Club.
Certo non tutto e’ da buttare di questo “periodo di Presidenza”. Certamente la sempre crescente partecipazione agli eventi della Community (in particolare Raduni e Master fuori regione) e alcune modifiche regolamentari (ad esempio la nuova formula degli Open interni), sono solo degli esempi di valori positivi di questo periodo.
Nella consapevolezza che tutti siamo utili e nessuno indispensabile, quindi, mi faccio da parte augurando lunga vita al Club (di cui resto orgoglioso fondatore e continuo a restare sostenitore). Spero soltanto che questo mio gesto faccia riflettere qualcuno sulla necessita’ del rispetto vero (e non di facciata) delle persone e della responsabilita’ organizzativa (e non di opportunismo) che si richiede per la crescita di un RCU.
Questo determinera’ un mio naturale allontanamento dalle attivita’, ma non un addio al Club e quindi alla Community.
Un Club e una Community splendidi, di cui mi mancheranno certamente i “personaggi” (con cui ho giocato a divertirmi), ma non certamente le Persone che, nel bene e nel male, ho imparato a conoscere i tutti questi anni!