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Discussione: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica
  1. #51
     S.tenente
     
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Quote maskass ha scritto: Visualizza il messaggio
    Vorrei sottoporre questo quesito a chi ritiene come te, nel bilancio dei pro e dei contro, migliore il sistema di sorteggio vincolato attuale (che evita lo scontro fra appartenenti allo stesso club).

    Come giudicate il fatto che io, nel momento in cui mi iscrivo, posso di fatto pilotare il sorteggio? Quali PRO del sistema attuale secondo voi andrebbero a bilanciare questo CONTRO?

    Attenzione, non vi sto dicendo che sono in malafede. Faccio un esempio inventato su me stesso, ma sappiamo bene che accade. Ripeto, senza malafede. Qualche anno fa mi sono traferito a Modena, fino a un secondo prima giocavo a Como e mescolato a tanti lombardi. Al raduno di Verona mi iscrivo "CLUB MODENA" e regione "LOMBARDIA". Questo perché, aderendo allo spirito con cui sono attualmente vincolati i sorteggi, voglio evitare di capitare con persone con cui gioco spesso. Ripeto, sono in buona fede.

    Ciò non toglie che io, di fatto, con le mie "etichette" stia forzando il sorteggio. Vantaggio? Svantaggio? Non importa, ma è "equo" che io, in modo del tutto arbitrario, possa evitare alcuni giocatori?
    Ciao Valerio
    il quesito che proponi é interessante e abbadtanza noto a chi é osservatore attento di questa dinamica e del programma dei sorteggi.

    Il fatto che un giocatore iscrivendosi abbia potuto in passato più o meno consapevolmente utilizzare una sorta di escamotage per "personalizzare" in qualche modo i propri sorteggi é ovviamente un aspetto sul quale porre attenzione e da migliorare in futuro. Ma questo non é imputabile al programma casomai direi alla poca attenzione/trasparenza/condapevolezza di chi ha fatto quella dichiarazione. E di chi inserendo i dati nel sistema da organizzatore non ha posto obiezioni di fronte ad un iscrizione quantomeno fa approfondire.

    Questo per dire che spesso più che i programmi sono le persone che vanno "migliorate" o meglio alcuni atteggiamenti. Per ovviare a questo inconveniente basterebbe che il campo regione inserito fosse quello del club con il quale uno si iscrive impedendo che possa essere diverso...e si risolverebbero moltissimi problemi in un modo piuttosto semplice. E.s: Abito a torino ma per x motivi sono iscritto al rcu il gufo...bene nel campo regione andrà indicato lazio e il problema é risolto.

    Tutto questo problema ha comunque radici lontane che richiamano quelle dell'appartenenza già affrontato 7 anni fa.
    Non si può e non si dovrebbe cambiare club con la stessa frequenza con la quale si é solita cambiare la maglieria intima.
    E inoltre...ma credo che siamo tutti d'accordo su questo ...non appena gli dei onnipotenti del risiko! Ci permetteranno di avere un anagrafica nazionale comune
    Sarà molto più facile per tutti monitorare certe situazioni e stanare i furbetti del "sorteggino"

    Cordiali saluti e Buon Risiko!
    Dario Aceti
    Non si vede bene che con il cuore...
    l'essenziale e' invisibile agli occhi !!!
    DariusHighlander - R.C.U. MonzAmici - Dario Aceti
  2. #52
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Quote dariushighlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    Abito a torino ma per x motivi sono iscritto al rcu il gufo...bene nel campo regione andrà indicato lazio e il problema é risolto.
    Capisco, ma qual è il problema che stai risolvendo? Quello del corretto abbinamento geografico club-regione? Certo, questo è risolto. Ma non credo sia questo il punto. Il punto è che si vogliono separare giocatori "vicini". Allora in un mondo in cui tutti auspichiamo la crescita, lo scambio e mescolamento di giocatori, la nascita di nuovi club (quella cosa che "più ce n'è meglio è", cita il noto cantante degli anni 80 Piergentili ) non trovi un po' obsolete le separazioni per categorie geografiche?

    Facciamo un passo indietro e vediamo di capire qual era in origine il loro senso. Io, ma potrei sbagliarmi, suppongo fosse proprio quello di mescolare. In un mondo a club nettamente separati e regioni nettamente identificabili, ha certamente un senso. E' un incentivo a far incontrare giocatori che non si incontrano mai. Ma oggi, cresciuti in numero, sebbene l'idea non abbia perso la sua funzione primaria, introduce secondo me delle anomalie che non possiamo più trascurare. Queste etichette forzano i sorteggi e introducono qualcosa che io non riesco a vedere come giusto, o quantomeno "tecnicamente sopportabile".


    Quali sono secondo te gli argomenti più forti a difesa del sorteggio con separazione di club/regione?
    Che il torneo challenge sia un postaccio è fuori da ogni dubbio.
    E' un ricettacolo di psicocartinari, cronofrenici, geobulimici, aleopatici e nevrastitici

    (D. Piergentili)
  3. #53
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Quote maskass ha scritto: Visualizza il messaggio
    Come giudicate il fatto che io, nel momento in cui mi iscrivo, posso di fatto pilotare il sorteggio? Quali PRO del sistema attuale secondo voi andrebbero a bilanciare questo CONTRO?
    Il sistema attuale ha prodotto una discussione, il sistema che proponi tu ne produrrebbe una per tavolo.

    Non voglio neanche immaginare cosa accadrebbe se in ogni partita ci fossero compagni di club, coniugi, fratelli, cugini, amanti, amici di facebook o dello stesso gruppo su WhatsApp.


    Piove sui giusti e sugli ingiusti
    .
  4. #54
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Io personalmente mi sono posta il problema regione, solo per il caso Pilli...che poi non ha manco giocato..per fortuna perchè eravamo leggermente discordanti su come metterlo
    Oggi (anche se ancora per poco) è club Verona, però ex Palermo, col fratello presente al raduno... e militante in Lombardia, frequentatore di diversi club lombardi! insomma, è vero che un esempio più unico che raro, però se guardassi al suo caso dovrei escluderlo con mezzo mondo...

    adesso come adesso, mi verrebbe da dire, leviamo la divisione regionale, perchè in alcuni casi, anche se pochi, può creare varie interpretazioni e le interpretazioni portano solo rogne.
    facciamo in modo, se possibile che a gennaio un giocatore dichiari in che club milita e impediamo i cambi continui.. L'eccezione, non può diventare la regola
  5. #55
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Quote maskass ha scritto: Visualizza il messaggio
    Capisco, ma qual è il problema che stai risolvendo? Quello del corretto abbinamento geografico club-regione? Certo, questo è risolto. Ma non credo sia questo il punto. Il punto è che si vogliono separare giocatori "vicini". Allora in un mondo in cui tutti auspichiamo la crescita, lo scambio e mescolamento di giocatori, la nascita di nuovi club (quella cosa che "più ce n'è meglio è", cita il noto cantante degli anni 80 Piergentili ) non trovi un po' obsolete le separazioni per categorie geografiche?

    Facciamo un passo indietro e vediamo di capire qual era in origine il loro senso. Io, ma potrei sbagliarmi, suppongo fosse proprio quello di mescolare. In un mondo a club nettamente separati e regioni nettamente identificabili, ha certamente un senso. E' un incentivo a far incontrare giocatori che non si incontrano mai. Ma oggi, cresciuti in numero, sebbene l'idea non abbia perso la sua funzione primaria, introduce secondo me delle anomalie che non possiamo più trascurare. Queste etichette forzano i sorteggi e introducono qualcosa che io non riesco a vedere come giusto, o quantomeno "tecnicamente sopportabile".


    Quali sono secondo te gli argomenti più forti a difesa del sorteggio con separazione di club/regione?
    Gli argomenti più forti a difesa del sorteggii con separazione di club sono quelli precedentemente esposti e che teovano conferma nella forma mentis del giocatore comune...e cioè se già il dichiarare di essere di un club e di una diversa regione fa scaturire il sospetto che un individuo possa trarne vantaggio...perché é di questo che parliamo giusto ?
    Figurarsi come possa essere percepito nell'immaginario collettivo...e per collettivo parlo di tutti i giocatori del circuito non noi che qui in pochi scriviamo...la possibilità sin dal primo turno di sfidare magari altri 3 giicatori di uno stesso club.

    Risiko! É un gioco che per come é congegnato presta fianco già di per se al dilemma kingmaker...e le discussione post partita anche a causa di una poca abitudine al fair play sono spesso accese e catastrofiche e causa di dissapori accesi. Figuriamoci se oltre alle normali dinamiche di gioco che portano a tanti presunti kingmaker un giocatore potesse anche addurre come motivazione quella che gli altri 2 o 3 giocatori si sono comportati così perché appartenenti allo stesso club...apriti cielo.

    Le soluzioni sono dunque 3
    1)Cambiare la mentalità di tutti i giocatori a partire da ora.
    Bello ma poco realistico
    2)Credere che la correttezza sia l'unica via che ispira un giocatore che mai e poi mai e poi mai nessuno giocherà in favore di un compagno di club
    Ci crederò solo dopo giuramento pubblico e macchina della verità
    3)Oppure mantenere i sorteggi con separazione di club e ove possibile regione.

    Naturalmente il genere umano é libero di smentirmi in positivo ma per il momento e per salvaguardare la forma e la sostanza degli eventi io per queti motivi manterrei la separazione sia di club che di regione.

    Non è un ideale a cui aspirare ma per il momento quello che a mio avviso é più garante dello svolgimento corretto di un torneo.
    Cordiali saluti e buon Risiko!
    Dario Aceti
  6. #56
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Quote maskass ha scritto: Visualizza il messaggio
    Vorrei sottoporre questo quesito a chi ritiene come te, nel bilancio dei pro e dei contro, migliore il sistema di sorteggio vincolato attuale (che evita lo scontro fra appartenenti allo stesso club).

    Come giudicate il fatto che io, nel momento in cui mi iscrivo, posso di fatto pilotare il sorteggio? Quali PRO del sistema attuale secondo voi andrebbero a bilanciare questo CONTRO?

    Attenzione, non vi sto dicendo che sono in malafede. Faccio un esempio inventato su me stesso, ma sappiamo bene che accade. Ripeto, senza malafede. Qualche anno fa mi sono traferito a Modena, fino a un secondo prima giocavo a Como e mescolato a tanti lombardi. Al raduno di Verona mi iscrivo "CLUB MODENA" e regione "LOMBARDIA". Questo perché, aderendo allo spirito con cui sono attualmente vincolati i sorteggi, voglio evitare di capitare con persone con cui gioco spesso. Ripeto, sono in buona fede.

    Ciò non toglie che io, di fatto, con le mie "etichette" stia forzando il sorteggio. Vantaggio? Svantaggio? Non importa, ma è "equo" che io, in modo del tutto arbitrario, possa evitare alcuni giocatori?
    Alcune considerazioni dopo aver letto tanti interventi:
    1)Discorsi di vincolo di tesseramento potranno esistere a mio avviso se e solo se ci dirigiamo verso una federazione con annesso data base dal quale attingere dati certi.
    Al momento ogni club ha stagioni con timing differenti e non ci sono particolari vincoli formali.
    2)A prescindere dal punto1manterrei categoricamente il criterio di suddivisione per gruppi.
    Tutti discorsi belli sulla carta ma l'esperienza mi ricorda di troppe vergognose pappette.
    Non siamo pronti.
    Ritengo necessario minimizzare il rischio di vedere giocatori dello stesso club allo stesso tavolo.
    3)il secondo criterio quello regione potrebbe essere tranquillamente bypassato perché:
    ~se si deve inserire la regione del proprio club risulta essere una mera domanda di geografia (si sa che p.e il club di Terni è in Umbria e Firenze è in Toscana.)
    ~Se si deve indicare (come penso sia la corretta attuale migliore interpretazione) la regione di residenza rischiamo di creare delle "bolle" troppo grandi nel sorteggio (p.e un raduno in Veneto si presume abbia tanti giocatori veneti iscritti).
    ~se si indica la regione con la quale sia ha più familiarità diventa tutto più nebuloso, prendete ad esempio me che gioco sia in un campionato Laziale (sono primo nel ranking vt) che nel campionato di Terni (Umbria).
    4)esempi di giocatori che giocano per Club lontani dalla propria residenza ce ne sono molti e sempre giustamente ce ne saranno, gente che per x motivi cambieranno club o ne abbandoneranno uno specifico sempre ci saranno....speculare sui singoli casi è totalmente irrilevante ed inutile e non aggiunge nulla ad una discussione che invece potrebbe essere anche costruttiva.
    5)Per rimanere in topic qui la discussione nasce dal fatto che un giocatore storico del club di Venezia ,legittimamente si segna come no club, e il sorteggio vuole che al tavolo ci sia un giocatore con cui giocava al club anni prima quando anche lui era tesserato.
    Tutto legittimo ma anomalo almeno quanto una cartina dichiarata dal primo turno in un continente dove ci sono solo loro 2.
    Dato che trovo irragionevole cambiare una regola per un' anomalia che si può presentare solo qualche rara volta per una regola che potrebbe dar luogo a centinaia di pappette(Ricordo che anche nei tornei più importanti solo le fasi finali sono debitamente arbitrate e presidiate), ritengo che la gestione di situazioni border line come questa possono essere risolte solo dall'arbitro ...E qui arriviamo però ad alcuni nodi dolenti:
    A) Cosa può fare un arbitro di fronte ad un evidente pappetta?
    Allo stato attuale nulla! E infatti se ne vedono di cotte e di crude.
    Se anche Francesco avesse pertanto chiamato l'arbitro cosa avrebbe ottenuto?
    Presumibilmente nulla.
    È questo il vero bug del sistema a mio avviso.
    Un arbitro di un torneo valido per il cni dovrebbe avere le facoltà di leggere gli obiettivi e a suo arbitrio insindacabile poter sanzionare condotte a suo avviso scorrette.
    Blocco o confisca delle carte pescate, decurtazione delle dotazioni , fino alla squalifica dando automaticamente la vittoria ai giocatori non coinvolti.
    Con tutti i se e i ma di una cosa difficile ma non impossibile da regolamentare questa è l'unica vera
    soluzione e deterrente alle pappette per come la vedo io.

    In conclusione, ragionevolmente manterrei il paletto del club ma toglierei quello regione.
    Contestualmente darei più poteri (magari previo patentino) agli arbitri.

    Buon RisiKo! A tutti




  7. #57
     Colonnello C.te
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Un cosa per me è certa...

    serve l'anagrafe comune, per togliere ogni dubbio sul club di appartenenza.

    Ne parlai molto tempo fa QUI, ma non fui ascoltato.

    Forse ora i tempi sono maturi.

    Per il resto sorteggio integrale tutta la vita, tanto chi vuol far polemica la farà comunque.
    GERENZANO RISIKO CLUB - AIRONI
  8. #58
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Quote RCU Gerenzano ha scritto: Visualizza il messaggio
    Un cosa per me è certa...

    serve l'anagrafe comune, per togliere ogni dubbio sul club di appartenenza.

    Ne parlai molto tempo fa QUI, ma non fui ascoltato.

    Forse ora i tempi sono maturi.

    Per il resto sorteggio integrale tutta la vita, tanto chi vuol far polemica la farà comunque.
    Scusate il messaggio postato con l'account sbagliato.
    ero io a scrivere...
    Fino alla fine...!!!
  9. #59
     Serg. Magg.
     
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Ho letto 6 pagine di post dove ognuno ha esposto il suo punto di vista, non ho letto da nessuna parte che il RisiKo è di fatto un gioco INDIVIDUALE, vince uno solo, il 2º, 3º sono all’eventuale 5º classificato non contano nulla (se non i punteggi acquisiti e le posizioni per la determinazione dei nuovi tavoli), ma qual’è il problema di trovarsi al tavolo con gente dello stesso club (se non la noia di giocare con qualcuno con cui incrocio i dadi tutte le settimane) se dovessi stare ai discorsi di alcuni, dovrei allora arrivare ad una finale con persone di club diversi, datemi una spiegazione logica della differenza di giocare il primo turno di un Master o di un Raduno con uno del mio club, rispetto a giocarmi una finale? Non venitemi a raccontare di favoritismi di club...... di cartine improprie, se alla
    fine dopo avere scartinato come un folle con uno del mio club o della mia regione, mi servono i 7 punti della Cina o i 6 del M.O per vincere, che sia del mio club, che sia mia moglie, mio fratello o il mio vicino di casa, farò l’impossibile per prendermi quel territorio. Qui serve solamente un netto cambio culturale delle persone quando si presentano ad un Raduno o ad un Master o anche al
    campionato Italiano
  10. #60
     T. Col. C.te
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Quote whiteduke60 ha scritto: Visualizza il messaggio
    Ho letto 6 pagine di post dove ognuno ha esposto il suo punto di vista, non ho letto da nessuna parte che il RisiKo è di fatto un gioco INDIVIDUALE, vince uno solo, il 2º, 3º sono all’eventuale 5º classificato non contano nulla (se non i punteggi acquisiti e le posizioni per la determinazione dei nuovi tavoli), ma qual’è il problema di trovarsi al tavolo con gente dello stesso club (se non la noia di giocare con qualcuno con cui incrocio i dadi tutte le settimane) se dovessi stare ai discorsi di alcuni, dovrei allora arrivare ad una finale con persone di club diversi, datemi una spiegazione logica della differenza di giocare il primo turno di un Master o di un Raduno con uno del mio club, rispetto a giocarmi una finale? Non venitemi a raccontare di favoritismi di club...... di cartine improprie, se alla
    fine dopo avere scartinato come un folle con uno del mio club o della mia regione, mi servono i 7 punti della Cina o i 6 del M.O per vincere, che sia del mio club, che sia mia moglie, mio fratello o il mio vicino di casa, farò l’impossibile per prendermi quel territorio. Qui serve solamente un netto cambio culturale delle persone quando si presentano ad un Raduno o ad un Master o anche al
    campionato Italiano
    Per iniziare non si tratta solo di "noia"..il maggior interscambio possibile di giocatori di club diversi è una delle condizioni essenziali per la migliore funzionalità e coerenza di una qualsivoglia classifica.
    Giocare con persone con cui si gioca spesso genera spesso "inflazioni" della stessa.
    Pertanto ove possibile è preferibile garantire il maggior interscambio possibile.
    E se è vero il tuo ragionamento di partenza (vince sempre e solo uno) allora è vero anche il contrario e quindi perché non preferire che persone che si conoscono si possano trovare solo nelle fasi finali (tanto vince sempre e solo uno!)?

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