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Discussione: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica
  1. #1
     Cap.le Magg.
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    espulso Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Buonasera, in seguito alla squalifica e provvedimento disciplinare di un nostro giocatore, Fran.cesco Fan.lo, avvenuta nella seconda partita del Raduno del Nord di Verona, dopo aver consultato il diretto interessato e soprattutto il Direttivo RCU Firenze, non potevo esimermi dallo scrivere due parole riguardo l’accaduto senza alcun intento polemico.

    Per quanto il gesto di abbandono del tavolo sia un atto innegabile da dover punire, pur senza sindacare la decisione presa da RCU Verona in quanto incontestabile e dovuta, riteniamo che la situazione descritta non sia stata del tutto ben definita.


    - Punto primo Arbitro al tavolo: tutto quanto accaduto dalla presenza dell’arbitro al tavolo (in seguito all’abbandono), “lascia il tempo che trova”, nel senso che è piuttosto normale che la figura di arbitro, con la sua presenza, tolga o attenui la possibilità di un perpetrare la medesima situazione di gioco ambiguo che si era precedentemente instaurata. Riteniamo, dunque, non attendibile una valutazione di questo genere. Per rendere il "gioco regolare" ci sarebbe dovuto stare un arbitro quindi fin dall'nizio, e qui nascono due riflessioni: la prima è se è da considerarsi normale una affermazione del genere, la seconda è che Fan.lo ha sbagliato perchè avrebbe dovuto rivolgersi subito ad un arbitro.


    - Punto secondo Situazione di gioco (Cartina al primo turno): il giocatore Fran.cesco Fan.lo ha giustificato il suo abbandono, rimarchiamo sbagliando, con una situazione che, se anche non può essere definita come “combine”, quantomeno è estremamente “poco pulita” e di pessimo gusto; infatti, fare “cartina” al primo turno, nel gioco live, è qualcosa di estremamente raro. Per quanto, il metodo di gioco della “cartina al primo turno” sia diffuso nel gioco online, al nostro club e nelle partite esterne svolte dai Maledetti, dobbiamo sottolineare che non è mai capitata una situazione di tal genere.

    La dichiarazione “Oceania, dove è stata fatta cartina, non serviva a nessuno dei due” risulta, secondo noi, non avere una grande valenza in quanto, ad inizio partita, la domanda lecita è: “come fa un giocatore a comprendere, nell’immediato, che anche il suo avversario non abbia (in tal caso) l’Australia in obiettivo?” Dono profetico o semplice casualità e rischio?


    - Punto terzo Quarto giocatore: dichiarare una “combine” al 50% significa ammettere, comunque, una situazione di gioco estremamente dubbiosa che non rispecchia i canoni della tipica partita di RisiKo!. La conferma della cartina al primo turno della Sig.ra Pezzi.no, evidenziando il suo conseguente disagio, sottolinea che la partita è andata fuori da determinati schemi classici: ciò esula dal “normale errore” di gioco che può involontariamente avvantaggiare qualcuno e far “storcere il naso” a qualcun altro ma che rientra nella normalità dei casi e fa parte del RisiKo!. In tal caso, si tratta, in modo innegabile, di una situazione di gioco che, fin dal primo minuto, avvantaggia due giocatori conoscenti nonché ex compagni di club.

    Inoltre, la dichiarazione secondo cui la Sig.ra Pezzi.no non ha interrotto il gioco “della cartina” pur avendo 12 territori è solamente e puramente una scelta e modalità personale di tattica di gioco. Esattamente come sarebbe stata una risposta tattica la possibilità da parte di Pezzi.no e Fan.lo, di replicare il gioco della cartina.


    - Punto quarto Giocatori al tavolo e sorteggio: tutto quanto detto fin ora NON è finalizzato a fare polemica sulla decisione arbitrale che rimane lecita e giusta in quanto il gesto di Fan.lo non doveva essere compiuto, ma è finalizzata a sollevare una riflessione.

    Ciò nasce dalla seguente domanda: se fossero stati due sconosciuti e non due ex compagni di club, cosa sarebbe successo? A parere nostro, probabilmente non vi sarebbe stata nessuna discussione in merito. Questo discorso è finalizzato ad arrivare al nocciolo della questione, vale a dire la necessità di rivedere qualcosa nel regolamento in riferimento al sorteggio per la formazione dei tavoli.


    Non abbiamo una soluzione ma si ritiene che possa essere uno spunto di riflessione aperto a chiunque voglia dare un contributo o indicare il proprio punto di vista su tale questione.

  2. #2
     Magg. C.te
     
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Argomento molto interessante ...
    Seguo...
    non siamo UFFICIALI... non siamo RISERVISTI...
    noi siamo il CUC...
  3. #3
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Quote Lord7 ha scritto: Visualizza il messaggio
    La dichiarazione “Oceania, dove è stata fatta cartina, non serviva a nessuno dei due” risulta, secondo noi, non avere una grande valenza in quanto, ad inizio partita, la domanda lecita è: “come fa un giocatore a comprendere, nell’immediato, che anche il suo avversario non abbia (in tal caso) l’Australia in obiettivo?” Dono profetico o semplice casualità e rischio?
    sul post nel suo insieme non posso esprimermi , questo passaggio però è tatticamente interessante. Il rischio è evidentemente enorme ma non necessariamente non ponderato. la disanima della partita e della vicenda nel suo insieme non c'entra niente con la mia risposta , se qualcuno ha voglia di discutere SOLO di questo passaggio apro un post a parte.
  4. #4
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Quote fortitudo ha scritto: Visualizza il messaggio
    sul post nel suo insieme non posso esprimermi , questo passaggio però è tatticamente interessante. Il rischio è evidentemente enorme ma non necessariamente non ponderato. la disanima della partita e della vicenda nel suo insieme non c'entra niente con la mia risposta , se qualcuno ha voglia di discutere SOLO di questo passaggio apro un post a parte.
    Ciao Flavio, la discussione sulla tattica si può fare e sicuramente meglio in thread a parte, perchè Gabriele qui, vuole evidenziare altri discorsi.
    Ad ogni modo, ho chiesto conferma alla quarta giocatrice al tavolo (Valentina), perchè voi non avete tenuto conto del piazzamento iniziale.
    In Oceania c'erano solo Carra.ro e Schia.von. Il piazzamento si chiude con: 2 in Australia orientale, 1 in occidentale, 2 in indonesia e 3 in guinea! Da lì la deduzione che Oce non serviva probabilmente a nessuno dei 2!
    Dico probabilmente perchè i 2 erano, terzo e quarto giocatore di mano, per cui qualcosa dovevano per forza mollare in plancia.
  5. #5
     Colonnello C.te
     
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    adoro il risiko
    "..le parole del colonnello dicevano stranamente che l' Italia era la',la'...dove,non lo intendevamo,ma noi la facemmo lì,fra i reticolati,sotto gli occhi severi e giudici dei prigionieri russi e francesi che volevano vedere chi fossero questi-"macaroni"-" Adler Raffaelli
  6. #6
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Quote Lord7 ha scritto: Visualizza il messaggio
    Ciò nasce dalla seguente domanda: se fossero stati due sconosciuti e non due ex compagni di club, cosa sarebbe successo? A parere nostro, probabilmente non vi sarebbe stata nessuna discussione in merito. Questo discorso è finalizzato ad arrivare al nocciolo della questione, vale a dire la necessità di rivedere qualcosa nel regolamento in riferimento al sorteggio per la formazione dei tavoli.


    Non abbiamo una soluzione ma si ritiene che possa essere uno spunto di riflessione aperto a chiunque voglia dare un contributo o indicare il proprio punto di vista su tale questione.
    Io da anni sono un sostenitore del sorteggio integrale. Nessuna separazione per club. Non ho la presunzione di chiamarla "soluzione", in questo senso credo che tutti abbiamo i dubbi che avete voi. Ma rimango convinto che sia la strada giusta.

    Vorrei spiegare perché la ritengo tale. In questa e altre situazioni il problema (da affrontare) secondo me non è se due persone in qualche modo "vicine" possano o non possano aiutarsi e/o come scoprirlo ed evitarlo. Con questo approccio non ne verremo mai a capo perché chi è in malafede e vuole mettere in atto qualche pratica scorretta ha un vantaggio incolmabile rispetto a chi deve cercare di evitare che questo accada. Quello che dovremmo cambiare è secondo me la percezione che si ha di queste situazioni. C'è una sorta di pregiudizio, più o meno diffuso a seconda di luoghi e persone, secondo il quale bisogna "stare attenti" se si incontrano due vicini. Perché potrebbero aiutarsi. Fondato? Non fondato? Quanto? Non importa, andiamo alla radice e cerchiamo di smontarne i presupposti.

    Allora, io dico, anziché diventare ridicoli poliziotti che cercano di svuotare il mare con un cucchiaino, muoviamoci tutti di comune accordo per uccidere questo concetto sul nascere. Smontiamo lo "spirito di squadra" quando si va ad un torneo individuale. E per smontarlo occorre promuovere lo spirito di un sano agonismo individuale. Quando vado ad un torneo (individuale) gioco per me e me soltanto.

    Questo può aiutare a trovare lo spirito ludico di un tutti contro tutti.

    Perché viceversa, finché faremo le macchinate al torneo X consapevoli di non incontrare le persone che conosciamo di più, saremo invogliati a pensare "di squadra". Non c'è niente da fare, che poi non è che sia un delitto, anzi a volte è quello che lega. Però avere la certezza che da quando mi siedo al tavolo potrei pure dover "massacrare" mio fratello (in senso ludico naturalmente) ed è sano e giusto che sia così, forse, col tempo, smetterò di pensare che Tizio e Caio entrambi del club PincoPallo appena capitato con me... potrebbero in qualche modo aiutarsi fra loro.

    So che può sembrare un approccio al contrario, ma vi prego di rifletterci un po'.


    Per quello che può servire, l'abbiamo messo in atto nel Campionato Regionale Emilia Romagna (Bologna, Faenza, Modena), e finora sono convinto che sia un successo. Come potete immaginare un sacco di tavoli sono capitati con potenziali 2vs2, 3vs1 e così via, ma penso di poter dire che fin qui tutto si è svolto nella massima armonia e senza alcuna polemica. Sintomo, credo, spero e spero di non essere ingenuo nel pensarlo, che la cosa funziona se la si motiva e sponsorizza nel modo giusto. Siamo un unico club.
    Che il torneo challenge sia un postaccio è fuori da ogni dubbio.
    E' un ricettacolo di psicocartinari, cronofrenici, geobulimici, aleopatici e nevrastitici

    (D. Piergentili)
  7. #7
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Quote maskass ha scritto: Visualizza il messaggio
    Io da anni sono un sostenitore del sorteggio integrale. Nessuna separazione per club. Non ho la presunzione di chiamarla "soluzione", in questo senso credo che tutti abbiamo i dubbi che avete voi. Ma rimango convinto che sia la strada giusta.

    Vorrei spiegare perché la ritengo tale. In questa e altre situazioni il problema (da affrontare) secondo me non è se due persone in qualche modo "vicine" possano o non possano aiutarsi e/o come scoprirlo ed evitarlo. Con questo approccio non ne verremo mai a capo perché chi è in malafede e vuole mettere in atto qualche pratica scorretta ha un vantaggio incolmabile rispetto a chi deve cercare di evitare che questo accada. Quello che dovremmo cambiare è secondo me la percezione che si ha di queste situazioni. C'è una sorta di pregiudizio, più o meno diffuso a seconda di luoghi e persone, secondo il quale bisogna "stare attenti" se si incontrano due vicini. Perché potrebbero aiutarsi. Fondato? Non fondato? Quanto? Non importa, andiamo alla radice e cerchiamo di smontarne i presupposti.

    Allora, io dico, anziché diventare ridicoli poliziotti che cercano di svuotare il mare con un cucchiaino, muoviamoci tutti di comune accordo per uccidere questo concetto sul nascere. Smontiamo lo "spirito di squadra" quando si va ad un torneo individuale. E per smontarlo occorre promuovere lo spirito di un sano agonismo individuale. Quando vado ad un torneo (individuale) gioco per me e me soltanto.

    Questo può aiutare a trovare lo spirito ludico di un tutti contro tutti.

    Perché viceversa, finché faremo le macchinate al torneo X consapevoli di non incontrare le persone che conosciamo di più, saremo invogliati a pensare "di squadra". Non c'è niente da fare, che poi non è che sia un delitto, anzi a volte è quello che lega. Però avere la certezza che da quando mi siedo al tavolo potrei pure dover "massacrare" mio fratello (in senso ludico naturalmente) ed è sano e giusto che sia così, forse, col tempo, smetterò di pensare che Tizio e Caio entrambi del club PincoPallo appena capitato con me... potrebbero in qualche modo aiutarsi fra loro.

    So che può sembrare un approccio al contrario, ma vi prego di rifletterci un po'.


    Per quello che può servire, l'abbiamo messo in atto nel Campionato Regionale Emilia Romagna (Bologna, Faenza, Modena), e finora sono convinto che sia un successo. Come potete immaginare un sacco di tavoli sono capitati con potenziali 2vs2, 3vs1 e così via, ma penso di poter dire che fin qui tutto si è svolto nella massima armonia e senza alcuna polemica. Sintomo, credo, spero e spero di non essere ingenuo nel pensarlo, che la cosa funziona se la si motiva e sponsorizza nel modo giusto. Siamo un unico club.
    Scusa Valerio...
    Non ho capito la risposta ....
  8. #8
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Essere in una partita con due giocatori che scartinano dal primo turno, fa incazzare; è paragonabile a individui che arricchiscono non pagando le tasse; è da disonesti! Certamente, nel caso in questione, l'abbandono è stato giustamente sanzionato. Molte mie partite (on line e live) finiscono con la mia eliminazione o con un punteggio ridicolo ( prima partita del torneo 5 punti), proprio perchè non sopporto il gioco disonesto: non abbandono mai ma mi scaglio con le forze a disposizione contro il disonesto di turno, almeno finisce prima una partita ridicola.
    giacomo lazzari
  9. #9
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Quote ZHED74 ha scritto: Visualizza il messaggio
    Scusa Valerio...
    Non ho capito la risposta ....
    Gabriele pone una questione nel finale, esattamente in questi termini: necessità di rivedere qualcosa nel regolamento in riferimento al sorteggio per la formazione dei tavoli.

    Alla questione non dà risposta, dice che non ce l'ha. Neanche io ho una risposta con la R maiuscola, ma voglio suggerire una direzione che secondo me è giusto prendere. Quella per cui nei tornei individuali di un certo tipo (Raduni, Master, Nazionale) il sorteggio non si faccia più separando per club ma in modo integrale.

    Mi sono spiegato meglio?
  10. #10
     Serg. Magg.
     
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    Re: Raduno Verona: questione tavolo con squalifica

    Quote maskass ha scritto: Visualizza il messaggio
    Io da anni sono un sostenitore del sorteggio integrale. Nessuna separazione per club. Non ho la presunzione di chiamarla "soluzione", in questo senso credo che tutti abbiamo i dubbi che avete voi. Ma rimango convinto che sia la strada giusta.
    Avevo pensato anche io a questa soluzione ma il grossissimo rischio è che si vadano a creare tantissime situazioni analoghe a quanto già accaduto e che smettano di fare "scalpore" semplicemente perchè diventano la normalità. Questo sarebbe estremamente deleterio per il gioco e per la voglia di partecipare.
    Sarebbe realizzabile solamente con un cambio di mentalità da parte di tutti e per questo, lo dico schiettamente, la vedo impossibile; è normale che ognuno sia diverso e reagisca diversamente, nel bene e nel male.

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