Io da anni sono un sostenitore del sorteggio integrale. Nessuna separazione per club. Non ho la presunzione di chiamarla "soluzione", in questo senso credo che tutti abbiamo i dubbi che avete voi. Ma rimango convinto che sia la strada giusta.
Vorrei spiegare perché la ritengo tale. In questa e altre situazioni il problema (da affrontare) secondo me non è se due persone in qualche modo "vicine" possano o non possano aiutarsi e/o come scoprirlo ed evitarlo. Con questo approccio non ne verremo mai a capo perché chi è in malafede e vuole mettere in atto qualche pratica scorretta ha un vantaggio incolmabile rispetto a chi deve cercare di evitare che questo accada. Quello che dovremmo cambiare è secondo me la
percezione che si ha di queste situazioni. C'è una sorta di pregiudizio, più o meno diffuso a seconda di luoghi e persone, secondo il quale bisogna "stare attenti" se si incontrano due vicini. Perché potrebbero aiutarsi. Fondato? Non fondato? Quanto? Non importa, andiamo alla radice e cerchiamo di smontarne i presupposti.
Allora, io dico, anziché diventare ridicoli poliziotti che cercano di svuotare il mare con un cucchiaino, muoviamoci tutti di comune accordo per uccidere questo concetto sul nascere. Smontiamo lo "spirito di squadra" quando si va ad un torneo individuale. E per smontarlo occorre promuovere lo spirito di un sano agonismo individuale. Quando vado ad un torneo (individuale) gioco per me e me soltanto.
Questo può aiutare a trovare lo spirito ludico di un tutti contro tutti.
Perché viceversa, finché faremo le macchinate al torneo X consapevoli di non incontrare le persone che conosciamo di più, saremo invogliati a pensare "di squadra". Non c'è niente da fare, che poi non è che sia un delitto, anzi a volte è quello che lega. Però avere la certezza che da quando mi siedo al tavolo potrei pure dover "massacrare" mio fratello (in senso ludico naturalmente) ed è sano e giusto che sia così, forse, col tempo, smetterò di pensare che Tizio e Caio entrambi del club PincoPallo appena capitato con me... potrebbero in qualche modo aiutarsi fra loro.
So che può sembrare un approccio al contrario, ma vi prego di rifletterci un po'.
Per quello che può servire, l'abbiamo messo in atto nel
Campionato Regionale Emilia Romagna (Bologna, Faenza, Modena), e finora sono convinto che sia un successo. Come potete immaginare un sacco di tavoli sono capitati con potenziali 2vs2, 3vs1 e così via, ma penso di poter dire che fin qui tutto si è svolto nella massima armonia e senza alcuna polemica. Sintomo, credo, spero e spero di non essere ingenuo nel pensarlo, che la cosa funziona se la si motiva e sponsorizza nel modo giusto. Siamo un unico club.