Ciao Angelo, buongiorno.
La tua ricostruzione della dgt è parziale e tendenziosa: siamo sovrapporti, tu letto (e non sei in nord) io sud mondo, facciamo carta a 1 in oce io e te, io mi chiudo sud (senza toccarti), tu chiudi oce (facendomi fuori, legittimo), mi sfondi sud (perché vuoi andare in nord, dici, nessun problema, anche se hai kam: avrai sempre kam e la possibilità di andare in nord, ma non lo farai). Gli altri scartinano, abbiamo continente entrambi, non credi possa aver senso scartinare a nostra volta (magari in africa) mettendo a frutto il vantaggio che abbiamo raggiunto? Tu puoi andare in nord e giocare lì, io posso giocare in asia centrale (ma possiamo addirittura fare molto tempo entrambi, facendo sia carta che uno o due attacchi agli altri due a turno in virtù del continente, tu sei anche più forte di me a tempo, quindi puoi ambire facilmente alla spaccata). Per questo ti dico “perché mi hai sfondato sud rimane un mistero”, ma non sono irritato, semplicemente penso che una strategia collaborativa e razionale sarebbe stata preferibile. Io mi richiudo sud e tu che fai? Inizi a piazzare tutti i carri, tutti i giri, in africa del nord (sei arrivato ad averne lì 86), rinunciando a giocare la tua partita e bloccando irrimediabilmente la mia (e siamo ancora nella fase iniziale del game). Se cooperiamo abbiamo possibilità di vincere, se cooperiamo (come del resto è costume fare nelle dgt, non che sia obbligatorio, dico soltanto che non è una dinamica balzana, che è facilmente intuibile) siamo anche favoriti, la cosa più probabile è che vinca uno di noi due. Dato che invece ti limiti a piazzare tutti i carri in nord africa senza fare altro la nostra partita finisce. È a quel punto – e per nord africa, non per lo sfondamento di oce – che ti dico che è l’ultima partita che giochiamo insieme. Tu reagisci male e tra le altre cose mi dai del bimbominikia. Evito di offenderti a mia volta. Ti metti a dire che sono un bambino (rivolgendoti simpaticamente agli altri due giocatori) e che se mi attacchi piango. Mi chiedi “se mi sposto da nord africa giochiamo ancora insieme”, ti rispondo di no, che era una decisione che stavo maturando da tempo. Questi sono i fatti.
Iniziamo col dire che io non ho recriminazioni sulla partita, le tue mosse sono state tutte ovviamente legittime ed eri liberissimo di farle. Puoi capire però che se decidi – per intestardimento? Per dispetto? Per divertirti? Per miopia? – non solo di annullare le mie possibilità di vittoria e le tue, ma anche di bloccare nel modo più assoluto e monolitico la partita a entrambi condannandoci a piazzare e passare per 20 turni, non mi faccia piacere. Ora hai capito cosa mi ha dato noia? Tu puoi giocare come credi, ma converrai che io posso decidere di giocare o non giocare con chi voglio, soprattutto le amichevoli.
Partiamo da un presupposto: quello che è successo in questa dgt non significa nulla, cosa vuoi che sia un po’ di fastidio? Tu hai letto la partita dalla tua prospettiva, io dalla mia. Chi ha ragione? È indifferente. Peccato però che sia stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso: se ti interessa (è un dettaglio) ho iniziato a pensare di smettere di giocare con te in una prestigious (mese scorso) che forse non ricorderai, quando in sdadata ti sei messo a scrivere in chat subito prima che muovessi “rutran, sai contare? 1, 2, 3” e poi hai continuato a sfottere su questo stesso tono. Pensi che sia stato piacevole e divertente? Ma anche questo da solo non è nulla, c’è il tuo gioco: ti riporto pari pari quello che t’ha scritto Lucius qualche giorno fa quando ti stupivi che la gente decide di evitarti:
E poi:
Angelo, che ci posso fare se m’è passata la voglia di giocare con te?
Io sono il primo ad apprezzare la tua inventiva e i tuoi lampi geniali quando ci sono, te l’ho scritto più di una volta e lo sai. Rimasi ad esempio compitissimo dalla finale di challenge che vincesti (fu Turetto a portare a casa il torneo perché non avevi punti a sufficienza). Non ti metto in ignore perché non m’hai fatto nulla e mi stai anche simpatico. Spero che presto mi torni la voglia di giocare con te.