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Discussione: I racconti dei grandi strateghi: come si fa cartina
  1. #1
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    Re: Parere

    inviato da: luckyluke
    .....
    Ogni volta che conquisto un continente per primo e mi trovo in situazione di vantaggio, se vedo che gli altri non fanno cartina so che ho il 70/80% di probabilità di avere già vinto e ogni volta (te lo possono dire i miei avversari) mi viene da chiedere "ma perchè non fate cartina??" oppure "come mai non avete cominciato prima?" La cartina, se usata con moderazione (seguite attentamente le avvertenze e le modalità d'uso ) , è un sistema per tentare di riequilibrare la fortuna sfacciata che un giocatore può aver avuto nei primi lanci di dadi.
    Ok, e allora vi dico la mia.

    Intanto una citazione storica: conosco il gioco della cartina da quando, 15 anni fa, ho partecipato al mio primo torneo live, questo per dire che il gioco della cartina (che da noi allora si chiamava "macelleria" ) è nato sicuramente in contesti più evoluti delle divertentissime partite in famiglia o con soli amici.

    Ora vi racconto una storia vera: in quel primo torneo, mentre assistevo da spettatore disinteressato ad una partita, il buon vecchio Lionello Meloni (un grandissimo giocatore di Cagliari, che assieme ad altri suoi amici aveva partecipato ad un Campionato Nazionale prima di allora) trovatosi da subito a contrastare un giocatore con 12 territori (1° di mano), lui che invece era 2° di mano e aveva 9 territori decise di attaccargli un territorio con un difficilissimo 6 armate contro 3.

    La cosa mi sorprese non poco, perché a detta dei suoi amici (io lo conoscevo solo da qualche giorno) veniva definito un giocatore fortissimo e molto accorto nelle tattiche di gioco, per cui delle due l'una, pensavo: o questi sono una cricca di imbecilli, oppure c'è qualcosa da imparare.... perché che senso poteva avere un attacco 6 contro 3, quando tutti sappiamo che le probabilità di perderne 3 in attacco sono sensibili? E non gli serviva beanche conquistare una carta perché non ne aveva altre (eravamo ai primi giri...) E pensavo: ma perché doveva attaccarlo proprio lui che ne aveva 9 di territori? Non spettava che so al 4° di mano che aveva 11 territori a provare a levargli il 12 territorio? Mah...

    Lancio dei dadi: 2 perse in attacco e 1 in difesa, e ora siamo 4 contro 2... e ora? Cosa farà? Se lancia nuovamente e gli va male (pensavo) ci perde il 9° territorio... (perché sarebbe rimasto con 2 armate...) che scemo che è stato... ha perso 2 armate per niente... si, forse si sopravalutano... lui e tutti i suoi amici.

    Difatti passa la mano al giocatore seguente (il 3° di mano, che aveva 10 territori) il quale prova un attacco 6 contro 2... che va male... perde 2 armate e passa a sua volta al 4° di mano (quello al quale secondo me doveva essere lasciato l'onere dell'attacco, pur difficile anche per lui perché sempre 6 contro 3).

    Il 4° di mano lancia i dadi (3 dadi contro 2) e conquista il territorio senza perdere armate, occupa il territorio dividendo equamente le sue 6 armate (3 e 3) e ora è lui il più forte in campo, disponendo di 12 territori tutti ben piazzati! Mi ricordo che ero sempre più convinto che la mossa del buon Lionello fosse stata totalmente sbagliata, perché gli aveva solo procurato una perdita di armate e aveva avvantaggiato il 4° di mano che infatti ora aveva 12 territori, e che ora era quello da contrastare!

    Nuovamente al 1° di mano che ora si ritrova con 11 territori, che piazza i rinforzi e.... anziché attaccare il 4° di mano, decide per l'attacco 6 contro 3 verso il buon Lionello! Occhiataccia fulminante che vicendevolmente si sono scambiati, gli si leggeva tutto il pensiero: mi levi il 12°? e io ti levo il 9° e Lionello: ma che fa? attacca me anziché chi ne ha 12 di territori?

    Attacco 6 contro 3, perde 3 in attacco e Lionello conserva integro il suo 9° territorio, l'attaccante passa la mano a Lionello che ora deve decidere cosa fare, dove piazzare le sue 3 e se attaccare e chi attaccare (il 4° di mano che ne ha 12 di territori?) e qui con mia grande sorpresa le piazza tutte e 3 in Mongolia e passa (illogico pensai, prima ha attaccato e non doveva, ora non attacca - giusto - ma le mette tutte in mongolia per attaccare chi dopo? non sarebbe meglio distribuirle e pensare a difendersi? Boh!)

    Il 3° di mano (10 territori) era un altro giocatore espertissimo: piazza le sue 3 in Kamchatka e attacca il Giappone 6 contro 3 del 1° di mano!!!! non ci capivo più niente!! Ma come giocano questi? Boh! Prima attaccano il più forte e non devono farlo, poi anziché rinforzarsi piazzano tutto li uno in Mongolia e l'altro Kamchatka? Boh! La cosa era alquanto strana solo per me, e non per loro...

    Lancio dei dadi: attacco perde 1 e difesa (1° di mano) perde 2, ancora un attacco 3 dadi contro 1 e territorio occupato con 3 armate, ma poi... spostamento di tutte le armate dal Giappone (ora con 1, allora si poteva...) alla Kamchatka (ora con 4).... e gioco della cartina (loro la chiamavano MACELLERIA)... per gran parte della partita...

    Beh... è stato il mio primo grandissimo insegnamento (GRAZIE Lionello)... i 2 (2° e 3° di mano) sapevano benissimo che la partita non avrebbe avuto molto da dire con un giocatore (il 1° di mano) che

    1) non accettava la tattica di gioco degli altri 2 (esperti) i quali giocavano sempre per contrastare il più forte, e l'avevano infatti prima attaccato;

    2) quando i più forti erano gli altri, e bisognava CONTRIBUIRE ALLA CAUSA contrastando il più forte, aveva viceversa attaccato il più debole.

    ERGO, GIOCO DELLA CARTINA.... contro il più forte (il 4° di mano) e contro chi non contribuiva alla causa (1° di mano)...

    Ago - dreams
    dreams non è in linea
  2. #2
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    Eheheheh

    Bella Ago....
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    luckyluke non è in linea
  3. #3
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    Chiedo ufficialmente a Highlander di mettere in bacheca questo racconto di Ago.

    BEN VISIBILE ! E con un link apposito.

    In modo che dopo una partita con caratterisriche simili, si possa rimandare il giocatore inesperto a LEGGERE BENE.
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    E' meglio perdersi nella passione
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    Mr. Fainaz


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    non è forse un peccato ridurlo al bianco e nero? "
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    fainaz non è in linea
  4. #4
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    inviato da: fainaz
    Chiedo ufficialmente a Highlander di mettere in bacheca questo racconto di Ago. BEN VISIBILE ! E con un link apposito. In modo che dopo una partita con caratterisriche simili, si possa rimandare il giocatore inesperto a LEGGERE BENE.
    Si, ma cambiate quel titolo, altrimenti poi dicono che so presuntuoso

    Ago - dreams
    dreams non è in linea
  5. #5
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    Il titolo l'ho messo io, quando ho diviso in due la discussione. Sia ben chiaro!!!

    We are the sons and daughters of all the freedom fighters.
    And there are still many rivers to cross.
    Hands in the air, screaming loud and clear for freedom, justice and equality.
    There is no black or white, there is only right and wrong.
    We are unknown heros, we are flesh and we are blood.
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    But together, we can also be the fist.
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    highlander non è in linea
  6. #6
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    Re: Re: Parere

    inviato da: dreams
    ....
    il buon vecchio Lionello Meloni... trovatosi da subito a contrastare un giocatore con 12 territori (1° di mano), lui che invece era 2° di mano e aveva 9 territori decise di attaccargli un territorio con un difficilissimo 6 armate contro 3. La cosa mi sorprese non poco... pensavo: ma perché doveva attaccarlo proprio lui che ne aveva 9 di territori? Non spettava che so al 4° di mano che aveva 11 territori a provare a levargli il 12 territorio? Mah...
    Vorrei riprendere l'esempio per fare una precisazione: l'idea di base del buon Lionello, era quella di contrastare il più forte, sapeva benissimo che l'attacco 6 contro 3 era a lui sfavorevole, e infatti contava di fare un solo lancio dadi con la speranza di levare al 1° di mano almeno 1 armata, così che il giocatore seguente Lionello (ovvero il 3° di ma no, che aveva 10 territori) riuscisse a levargli il 12° passando a 11 territori e riequilibrando il proseguo della partita.

    E qui sta il punto, che poi fu spiegato a tutti anche allora alla fine della partita: a loro non piaceva assolutamente fare cartina!!! A loro piacevano le partite combattute ed equilibrate, ma poiché giocando in torneo si correva spesso il rischio di incontrare al tavolo dei giocatori con poche partite alle spalle... allora DOVEVANO necessariamente ricorrere ad altri mezzi per evitare di essere schiacciati dallo strapotere del più forte in campo!! Ed allora (purtroppo aggiungevano loro) occorreva SPIEGARE loro che si gioca in 4 ed i sacrifici si fanno 3 contro 4, il tutto coerentemente con lo sviluppo della partita, ovvio. Ora, poichè successe che....
    ...
    Nuovamente al 1° di mano che ora si ritrova con 11 territori, che piazza i rinforzi e.... anziché attaccare il 4° di mano, decide per l'attacco 6 contro 3 verso il buon Lionello! Occhiataccia fulminante che vicendevolmente si sono scambiati, gli si leggeva tutto il pensiero: mi levi il 12°? e io ti levo il 9° e Lionello: ma che fa? attacca me anziché chi ne ha 12 di territori?
    ...gli era apparso subito di fronte lo spettro di rimanere a contrastare il nuovo più forte (4° di mano), poiché nel momento in cui il 1° di mano si era trovato nel dubbio se sacrificarsi o meno, ebbene... egli NON CI AVEVA PENSATO UN ATTIMO, e aveva subito deciso di operare l'attacco verso chi ATTENTAVA alla sua posizione di vantaggio (avere 12 territori, 4 di rendita a giro) quasi fosse un'AFFRONTO PERSONALE!! E invece, lui od un altro, non faceva differenza, la regola era una sola: CONTRASTARE (che non vuol dire per forza attaccare) il più forte in campo, tenuto nel debito conto di altri elementi importantissimi come:

    1) carte a disposizione;
    2) possibilità di sviluppo del gioco (nicchie in agguato? continenti vicini?);
    3) eccessivo ricorso di tattiche difensive (no propensione al sacrificio);
    4) altre considerazioni che derivano dallo sviluppo della partita.

    Altra considerazione importantissima: perché non aspettare che fosse il 4° di mano (il 2° più forte con 11 territori) ad attaccare per primo? Beh, per lui la risposta fu prontissima (e mi apparse subito logica in effetti): il 4° di mano, dovendo attaccare anche lui con un 6 contro 3, aveva pochissime possibilità di vincere lo scontro e levare così quel 12° territorio, per cui OCCORREVA un sacrificio immediato (con la speranza di non vedere perse tutte e 3 le armate appena messe) così che si indebolissero le 3 armate in difesa e i giocatori successivi riuscissero poi nell'intento (lui sperava nel 3° di mano ovviamente).

    Sacrificio di qualche armata per far guadagnare 1 territorio al 3° di mano ??? Si perché (fu la sua risposta) meglio questo sacrificio ora, che poi lasciar prendere il largo ad un giocatore!! Il 3° di mano, in caso di successo, avrebbe avuto l'11° territorio, e quindi partita tutta da giocare...

    Quindi, mi diceva, e questo poi credo sia di fondamentale importanza, la cartina (macelleria) la facciamo SOLO se e quando NON esistono altri mezzi logici per contrastare il più forte in campo... chi vuole intendere intenda....

    Ago - dreams
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  7. #7
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    Cartina

    Cartina, per molti, ma non per tutti.
    Il problema che mi è capitato frequentemente, è quello delle persone con cui fare cartina, ovviamente, faccio cartina solo quando sono in svantaggio e lo faccio per contrastare il più forte (questa per me è legge), ma putroppo mi è capitato di giocare con "novizi" che appena hanno fatto tris, invece di sacrificarsi per l'onorevole causa, si fanno un continente (di certo non per contrastare il più forte, ma solo perchè rientra nel loro obbiettivo) e ti dicono scusa ma devo pensare ai fatti miei!!
    Con questo voglio solo dire, che putroppo quelli come me, ago e pochi altri, che giocano non per l'obbiettivo ma bensì per sfide all'ultima tattica, putroppo devono lottare, molto spesso, con gente che il risiko lo "gioca", e non sà che il risiko è un'arte!!!
    Se ci fosse meno simpatia (ed antipatie personali) al mondo ci sarebbero anche meno guai. Oscar Wilde
    By rodami

    Roberto Mininni - Risiko Club Bari I Federiciani
    rodami non è in linea

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