Non ho preso parte ad una discussione fatta tempo fa sulla guerra e sulla pace, che forse sta ancora continuando, perché credo che ognuno ha le sue idee o meglio le sue emozioni che sono già difficili da comunicare a voce figuriamoci a scriverle...e quindi per non fare casini e non innestare polemiche, la mia parte la faccio qui in queta discussione...che non vuole dire assolutamente nulla se non una meditazione e basta.

Ho riportato una, secondo me, delle più belle canzoni che hanno scritto e suonato i Pooh, certo non sono quelle canzoni che entrano in Hit Parade, infatti le canzoni più belle dei Pooh non le conosce nessuno, forse solo i loro fans come me, ma questa è un 'altra storia...in questa canzone si parla della guerra...non si dice però se sia giusta o sbagliata, si parla della paura della guerra, della paura che potrebbe sorgere in ognuno di noi se sapessimo che oggi è il giorno prima..di un lancio missilistico di una distruzione di massa...il testo è stato scritto nel lontano 1984 da un grande e ispiratissimo Negrini, paroliere dei Pooh ex-batterista degli stessi, e quindi si parla nello specifico del lancio di una testata nucleare...a quel tempo la guerra fredda era di casa...ma gli animi erano bollenti...non ci si comprava la seconda auto...o il DVD...si compravano i rifugi anti atomici...insomma io vi ho riportato il testo sperando ci possa far riflettere!!!!!!!




Il giorno prima
(Facchinetti - Negrini)

Può accadere senza che la sveglia suoni,
a metà di un sogno o a un tiro di pallone,
a metà concerto o sull'autostrada
che la mezzaluna ha il sole sulla coda
e i carabinieri fanno benzina
o a metà del salto di una ballerina.

Può accadere appena ti è venuto in mente
che se chiedi scusa non ci perdi niente,
mentre le ragazze asciugano i capelli,
mentre i giocatori studiano i cavalli,
può accadere e tu lo sai.

E se fosse autunno non faremmo in tempo
a mangiare i funghi nati dalla pioggia,
a finir gli amori nati sulla spiaggia
e se fosse aprile pensa che peccato
che non e finito ancora il campionato.

E se succedesse mentre tu sei sola
non potrei lasciarti l'ultima parola
e poi e poi può capitare
anche se stasera
c'è un tramonto troppo sano, troppo mio
per aver paura anch'io.

E potrebbe essere anche domattina
coi banditi in banca per una rapina,
coi bambini a scuola ad imparare il mondo
ed i pescatori ad imparare il fondo.

Se al di là del cielo
nel momento esatto fossero a guardare
sembrerebbe solo
lo strizzare d'occhi di una stella,
fuochi da lontano,
poi la notte torna normale
e non se ne parla più.

Oltre il giardino, oltremare
sarebbe lontana la realtà
come piccole nuvole,
come vecchi giocattoli
e i giornali hanno un mese e i pensieri riposano.

Ma guardati, guardami e dimmi,
se dovessimo noi ricominciare
con le pietre e con gli alberi,
sopra l'ultima isola,
non è meglio pensare
che non può succedere?

Non funziona come in certi film minori
che a salvare il mondo bastano gli amori,
può accadere adesso mentre sto cantando
mentre c'è poesia,
mentre sto contando
quanti fogli mancano alla vita mia
e si va a ballare
e si va a mangiare o quello che ti pare
ed è tutto a posto
e potrei giurare
che il resto è fantasia.

Ma il bottone selvaggio è di un bel rosso pulito
ed aspetta soltanto qualche vecchio soldato
con la faccia di cera, con le chiavi ed i guanti,
con la giacca severa, con le croci davanti
e noi
siamo qui, siamo qui, siamo qui.

A curare i difetti delle case e dei cuori
a comprare i biglietti per momenti migliori,
a pensare che oggi porta dritto a domani,
a camminare sull'acqua per fermargli le mani
e noi
siamo qui, siamo qui, siamo qui.
(Tratto da Aloha 1984 pooh)