Il buon senso e' sempre la cosa migliore, ma quando c'e' una "competizione" amichevole o meno (a volte non ha importanza, anzi ...) e' sempre bene avere una regola di riferimento per quando il buon senso non basta piu'
Noi a Palermo diamo un minuto di tempo per iniziare la mossa dalla conclusione della mossa precedente nella fase tempo "regolamentare" (in genere 90 minuti per le partite a 4 giocatori) compreso il cosiddetto "penultimo giro" e tre minuti durante l'ultimo giro e durante la sdadata.
L'ideale sarebbe uno di quei cronometri usati negli scacchi.
Finora non e' mai successo che si siano presentate situazioni estreme al punto da dover fare uso di un cronometro e mi auguro che non accada mai!
Per quanto riguarda il tempo di tre minuti nell'ultimo giro e durante la sdadata lo abbiamo stabilito da relativamente poco e cioe' da quando e' nato il nostro RCU.
Prima (per Degio: sin dai tempi dell'Auletta Studenti) avevamo messo il minuto di tempo per evitare che un giocatore per fare melina facesse scorrere il tempo all'infinito tra una mossa e l'altra.
Mentre finita la parte a tempo (scusate il gioco di parole) non c'era alcun limite visto che non aveva senso fare melina e comunque essendo una fase delicata della partita, si riteneva di voler giustificare un tempo maggiore per non compromettere con un errore la partita.
Si e' reso "necessario" mettere un limite anche dopo la fase a tempo, dopo che ad un torneo un giocatore ha riflettuto per oltre 20 minuti prima di dichiarare la sua mossa, vincendo tra l'altro la partita e successivamente il torneo.
Per quanto riguarda invece la "paura" di Degio riguardo al giocatore che "sentirebbe legittimato ad usarlo tutto" ... non ci vedo nulla di male!
In fin dei conti e':
- una opportunita' tatticamente comprensibile;
- regolata uguale per tutti;
- a rischio di sanzione disciplinare se non rispettata.
Pero' .... ripeto: il buon senso e' la migliore "regola"!
Soprattutto per un gioco!