Corriere della Sera 2024

[ZHED74]

Dicono di noi

[ZHED74]

https://milano.corriere.it/notizie/c...tml?refresh_ce

[nidaros]

Bravi complimenti, e poi sul giornale nazionale più importante. Un bell’articolo, una bella
visibilità.

[bluprofondo71]

[Rutran]

davvero ottimo

ciao Stefano, pochi giorni fa è uscito questo video di Limes - la rivista italiana di geopolitica di Lucio Caracciolo e da cui proviene anche Dario Fabbri - sulla storia dei giochi strategici, di guerra e di simulazione bellica anche con ai:

il video prende le mosse da un articolo di Giorgio Cuscito (spesso si occupa di Cina) uscito sulla rivista qualche tempo fa - m'ha colpito che il caturanga, antenato degli scacchi, si giocasse in 4. Ovviamente il risiko non viene nominato, al di fuori del circuito il nostro gioco non è conosciuto per come è, nessuno ne sa le potenzialità. Lo trovo assurdo

ho scritto alla rivista facendo presente che esiste una via nostrana al pensiero strategico ovvero "un gioco esclusivamente italiano (nel resto del mondo si gioca il Risk, molto meno sofisticato e dunque disinteressante) che ha avuto una certa penetrazione a livello d'immaginario e di cultura popolare (si pensi anche solo al linguaggio politico e giornalistico) e che negli ultimi decenni, grazie a una serie di perfezionamenti, ha raggiunto un livello di raffinatezza e complessità molto alto, si tratta del Risiko nella sua versione agonistica (non quindi quello a cui si gioca/giocava con i cugini a Natale). Il Risiko agonistico richiede mesi per essere imparato, compreso e giocato a buon livello ed esalta tanto il pensiero tattico quanto quello strategico, fondamentale il fattore umano da intendersi sia dal punto di vista psicologico (le reazioni) che da quello relazionale (le forme della collaborazione, possibile solo attraverso una comunicazione di atti sintomatici di gioco implicanti una cultura del gioco)"

ti ringrazio per l'impegno nel far esistere il risiko nella società e la cultura italiana

[ZHED74]

Grazie mille Andrea
sicuramente e' un impegno viverlo come faccio/facciamo nel Club di Milano
ma ho la fortuna di fare qualcosa che mi piace e quindi non mi pesa assolutamente

Questa storia del Corriere della Sera è stata inaspettata anche per me
mi sono visto arrivare a sorpresa, martedi scorso, un giornalista, un fonico e un fotografo
hanno partecipato anche loro alla nostra serata giocando in tre tavoli diversi (dove sono stati massacrati senza ritegno)
e nel mentre hanno intervistato, fotografato, registrato
e dopo due giorni, questa mattina, mi trovo questa gradita sorpresa

p.s. da quel poco che ho capito martedi , con tutto il materiale che hanno prodotto, dovrebbe esserci anche un passaggio in Rai ma non so ancora quando, dove e su quale canale

[nutella]

https://milano.corriere.it/notizie/c...tml?refresh_ce

Bellissimo articolo...grandi!

Sarei curiosa di vedere il tatuaggio a tutto braccio dei territori asiatici di Italo Marabese

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[discus1]

Un bell'articolo favorito dalla serata di gioco live degli autori.

Pur trattandosi delle pagine locali (milanesi) del Corriere - immagino l'espressione di chi a Milano non ci ha vissuto al leggere la prima parola "Precotto" - ci vedo lo zampino di Spin Master per il lancio della nuova scatola.

Quindi il Club di Milano sia pronto a nuovi traguardi numerici. Mi sa che dovrete inventarvi delle nuove leghe....

[discus1]

davvero ottimo

ciao Stefano, pochi giorni fa è uscito questo video di Limes - la rivista italiana di geopolitica di Lucio Caracciolo e da cui proviene anche Dario Fabbri - sulla storia dei giochi strategici, di guerra e di simulazione bellica anche con ai:

il video prende le mosse da un articolo di Giorgio Cuscito (spesso si occupa di Cina) uscito sulla rivista qualche tempo fa - m'ha colpito che il caturanga, antenato degli scacchi, si giocasse in 4. Ovviamente il risiko non viene nominato, al di fuori del circuito il nostro gioco non è conosciuto per come è, nessuno ne sa le potenzialità. Lo trovo assurdo

ho scritto alla rivista facendo presente che esiste una via nostrana al pensiero strategico ovvero "un gioco esclusivamente italiano (nel resto del mondo si gioca il Risk, molto meno sofisticato e dunque disinteressante) che ha avuto una certa penetrazione a livello d'immaginario e di cultura popolare (si pensi anche solo al linguaggio politico e giornalistico) e che negli ultimi decenni, grazie a una serie di perfezionamenti, ha raggiunto un livello di raffinatezza e complessità molto alto, si tratta del Risiko nella sua versione agonistica (non quindi quello a cui si gioca/giocava con i cugini a Natale). Il Risiko agonistico richiede mesi per essere imparato, compreso e giocato a buon livello ed esalta tanto il pensiero tattico quanto quello strategico, fondamentale il fattore umano da intendersi sia dal punto di vista psicologico (le reazioni) che da quello relazionale (le forme della collaborazione, possibile solo attraverso una comunicazione di atti sintomatici di gioco implicanti una cultura del gioco)"

ti ringrazio per l'impegno nel far esistere il risiko nella società e la cultura italiana

Riesci a scrivere delle parole importanti, traducendo benissimo ciò che abbiamo dentro senza saperlo esprimere come fai tu. Per questo motivo, a sostegno di alcune cose che dico ai neofiti o ad amici a cui cerco di far capire che alle passioni di ognuno non si comanda, copio e incollo sempre le tue frasi

[maskass]

Grazie mille Andrea
sicuramente e' un impegno viverlo come faccio/facciamo nel Club di Milano
ma ho la fortuna di fare qualcosa che mi piace e quindi non mi pesa assolutamente

Questa storia del Corriere della Sera è stata inaspettata anche per me
mi sono visto arrivare a sorpresa, martedi scorso, un giornalista, un fonico e un fotografo
hanno partecipato anche loro alla nostra serata giocando in tre tavoli diversi (dove sono stati massacrati senza ritegno)
e nel mentre hanno intervistato, fotografato, registrato
e dopo due giorni, questa mattina, mi trovo questa gradita sorpresa

p.s. da quel poco che ho capito martedi , con tutto il materiale che hanno prodotto, dovrebbe esserci anche un passaggio in Rai ma non so ancora quando, dove e su quale canale

Bell'articolo, è raro vedere un articolo sul RisiKo, e in questo caso anche su un Club, con parole originali senza i soliti luoghi comuni. Insomma si vede che erano lì e hanno vissuto la serata divertendosi.

Grazie e, se riesci, fai sapere quando passa in tv che lo mettiamo anche qui! (tanto dovrebbe essere recuperabile da RaiPlay)