Colonnello
Come alcuni di voi sanno non mi piace il "Risiko aritmetico" a cui si gioca oggi, quello di RD3 per intenderci. Le numerose varianti hanno tutte in comune la stessa soluzione "innovativa": il finale "tronco". L'Editore fece questa scelta e probabilmente a livello di numero di giocatori aveva ragione, gli appassionati di aritmetica e di "quiz aritmetici rapidi" hanno trovato un gioco di loro gradimento.
Io preferirei giocare ad un gioco più vicino a quello di Lamorisse In tutto il resto del mondo si gioca senza i punti ed anche in Italia, nel Risiko cosiddetto "classico", i punti non c'erano mai stati.
Facciamo una sintesi dell'evoluzione del Risiko.
1) Lamorisse inventa "La conquete du monde", che poi sarà conosciuto come Risk.
2) Editrice Giochi lo modifica creando il Risiko. Il cambiamento fondamentale è la difesa a 3 dadi in cui prevale il difensore (nel Risk è a 2 dadi, prevale leggermente l'attaccante)
3) Altra modifica di Editrice Giochi è l'eliminazione di un confine dell' Africa
4) Altra modifica di Editrice Giochi è l'introduzione degli obiettivi segreti
5) Nella cosiddetta "era moderna" vengono introdotti gli "obiettivi torneo".
6) Dopo un pò di anni e di "piagnistei" di chi non sa fare cartina, aumenta il presidio minimo, da 1 a 2 carri
7) Viene introdotto anche il limite di armate a 130.
Per quel che mi riguarda mi piace e approvo totalmente la modifica al punto numero 2, la difesa a 3 dadi. E' la regola fondamentale che crea il Risiko e lo rende profondamente diverso dal Risk, in ogni sua singola mossa.
Va bene anche la numero 3.
Sulla 4, gli obiettivi segreti, introdotti probabilmente perchè la partita diventava troppo lunga rispetto a quella di Lamorisse, non sono molto convinto, però è indubbio che una partita di Risiko senza obiettivi diventerebbe veramente lunghissima.
Sono totalmente contrario alla modifica numero 5, gli obiettivi torneo, adorati dagli appassionati di aritmetica, ma mai digeriti dagli appassionati di Risiko come me. Una cosa sono gli obiettivi per ridurre il tempo di una partita (anche se in questo caso lo si aumenta rispetto al "Risiko classico"), un'altra sono obiettivi che non dipendono dal numero di territori conquistati, ma dai punti attribuiti ai territori. Punti equilibrati finchè vuoi, con grande arguzia legati al numero dei confini, ma sempre un elemento troppo diverso rispetto al gioco precedente.
L'introduzione degli obiettivi torneo porta con sè l'ulteriore e decisiva calamità della necessità di troncare la partita (diventata troppo lunga), sancendo la fine di ogni speranza di mantenere il finale per obiettivo come unico finale. Finale che viene trasformato in un forsennato conteggio dei punti.
Totalmente contrario anche alla modifica 6. Invece di aiutare i giocatori a capire ed imparare il gioco della carta, si cerca di eliminarlo da regolamento (cosa peraltro impossibile), con l'unico risultato di rendere le partite ancora più statiche. Concetto analogo anche per gli obiettivi torneo. Invece di aiutare i giocatori a capire ed imparare che devono cooperare quando un avversario si avvicina troppo all'obiettivo, si inventano obiettivi più difficili che allungano la partita anche se si gioca male.
La modifica 7 va insieme alla 6 come motivazione, se proprio i giocatori non vogliono imparare a tener contro degli altri mentre giocano, oltre ad aumentare l'estensione degli obiettivi mettiamo in difficoltà chi è molto in vantaggio (o non permettiamo che si vada troppo in vantaggio) sempre a favore di chi gioca male, che continuerà a perdere, ma più "dolcemente".
Se qualcuno la pensa come me o vuole provare qualcosa di diverso, qualcosa di nuovo e che al contempo contenga anche un ritorno al Risiko "vero", si faccia "sentire". RD3 è ovviamente studiato per il "Risiko aritmetico" e così funziona, ma con pazienza, dedizione e volontà si può costruire una partita diversa ed un nuovo PaperTorneo.
State sintonizzati e dite la vostra.
