E' un caso leggermente complesso ma quanto dico è stato tutto verificato.
L'anno scorso vedemmo un bell'appartamento a napoli di 360 mtq +1000 di giardino al prezzo di 480.000 € ; avendo un'amica notaio le chiesi di verificare innanzitutto se ci fossero gravami e risultò un'ipoteca legale di 760.000 € iscritta da Equitalia per debiti pregressi erariali. L'alienante è una onlus. Ovviamente faccio presente che non ci sono le condizioni per l'acquisto e lascio perdere. Dopo due mesi l'agente immobiliare mi contatta dicendo che , essendoci stata una transazione fra equitalia e la onlus nel quale ci si era accordati a spegnere l'ipoteca prima dell'acquisto o comunque in maniera contestuale dal notaio, mi invitava a riconsiderare l'acquisto; tuttavia il prezzo non poteva essere al di sotto di 451.000€ corrispondente al valore che il perito equitalia aveva stimato l'immobile e che era parte dell'accordo transattivo.
due domande : che tu sappia è consuetudine svolgere simili procedure dal notaio di spegnimento ipoteca e contestuale acquisto? (sembra che il denaro vada direttamente ad Equitalia
2) se non erro esiste una norma fallimentare che sottopone a revocatoria gli acquisti di immobili tranne se a giusto prezzo (o al di sotto di 1/4 non ho ben capito) e ad uso abitativo (forse perchè il 1/4 è richiamato prima x il caso opposto e cioè di acquisti revocabili e quindi giusto prezzo equivale a non meno di 1/4 non so se la ricostruzione è corretta); ora mi chiedo può essere un giusto prezzo una valutazione di un perioto di equitalia secondo un giudice?