Apro questa discussione per segnarmi nota di tutte le parole nuove che sto imparando grazie a Rutran.
Chi vuole può scrivere parole che Andrea ha usato sul Forum che fino a quel momento non conosceva.
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Chi vuole può scrivere parole che Andrea ha usato sul Forum che fino a quel momento non conosceva.
Valerio PietronaveForte dei Marmi (LU)
ERMENEUTICA
propr. «arte dell’interpretazione»; v. ermeneutico]. – Arte, tecnica e attività d’interpretare il senso di testi antichi, leggi, documenti storici e simili, soprattutto in quanto presentino notevoli difficoltà. In partic., e. biblica, il complesso delle norme per interpretare la Bibbia, comprendente sia quelle proprie di ogni lavoro critico su testi antichi (studio della formazione e trasmissione del testo, critica testuale, critica letteraria e storica) sia quelle connesse con la natura peculiare di libro ritenuto ispirato, le quali già nel medioevo trovarono una sistemazione nella dottrina dei quattro sensi (letterale, allegorico, tropologico, anagogico) secondo i quali la Bibbia può essere interpretata. Più recentemente, nella filosofia contemporanea, il termine è stato assunto per indicare il metodo del comprendere proprio della filosofia, e in partic., nello storicismo e poi nella fenomenologia (spec. di M. Heidegger), l’istituzione di continue correlazioni tra il sé e l’essere in un processo che va dalla totalità delle manifestazioni umane alle sue parti e viceversa; con sign. affine, in alcuni teorici di critica letteraria, l’operazione interpretativa che consente al critico, attraverso un procedimento d’interiorizzazione, di raggiungere un contatto intersoggettivo con l’autore studiato.
Andrea usa anche frasi fatte in latino che traduco bene perché in giovane età il latino lo parlavo fluentemente, ma sono frasi che i Romani e i loro sottomessi non utilizzavano; a volte si usa il latino per dare "tono" ad una frase. Per il resto combatto con lui sull'uso del "punto e virgola" perché si avvale di una licenza poetica che non riesco a riconoscere. Ciò che scrive sul forum non mi mette in difficoltà , ma un suo libro l'ho dovuto leggere con il vocabolario affianco.
Ciò non toglie che sia più godibile come commentatore tv che come archivista capo!
RCU Palermo Eagles
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non ho capito molto bene, proverò a rispondere comunque: a me non risulta che il latino sia morto con i romani e i loro sottomessi, a me risulta che sia attualmente la lingua ufficiale di una delle massime autorità statali imperiali al 21 6 2024 ad esempio, ma non è questo dirimente. Dirimente è che se tu prendi la filosofia tedesca dell'ottocento o il diritto francese del novecento o anche solo la scienza giuridica post monarchica italiana o anche solo il giornalismo contemporaneo, se tu prendi una di queste cose dicevo, ti rendi conto il latino ha un uso non circoscrivibile ai romani e ai loro sottomessi, questa mattina a omnibus hanno usato la parola mattarellum (legge elettorale) e la locuzione par condicio... quindi non capisco bene di cosa parli
seconda cosa: a me non risulta di essere un filologo classico, né di impartire a nessuno lezioni di filologia classica, né di voler fare mimesis del latino parlato nella Roma tardo repubblicana o imperiale...
è uno strumento espressivo come un altro, lo uso in dose ridotta per comunicare, se però su queste cose non sei d'accordo e credi che io lo usi per darmi un tono (prescindendo dal fatto che non ne avrei bisogno, né del tono, né del latino per darmi un tono) per me nessun problema, liberissimo
In fondo tutto proviene dal fatto che la volontà deve divorare se stessa, poiché nulla esiste fuori di lei, ed ella è una volontà affamata.
[Schopenhauer]
Il Gioco non era solo esercizio e svago, era la coscienza concentrata di una disciplina spirituale.
[Hesse]