Asimov ha scritto:
vai su http://www.repubblica.it/ e scarica l'audio
javascript:window.open('http://www.capital.it/capital/player_audio.jsp?idCategory=3580&idContent=1286393 ','follini','width=505,height=260,scrollbars=no'); void(0);
Asimov ha scritto:
vai su http://www.repubblica.it/ e scarica l'audio
javascript:window.open('http://www.capital.it/capital/player_audio.jsp?idCategory=3580&idContent=1286393 ','follini','width=505,height=260,scrollbars=no'); void(0);
L'universo non sa neppure che esisti, quindi rilassati.
Carl William Brown
NERONI DANIELE - "I Titani" RisiKo! Club - San Benedetto Del Tronto (AP)
https://www.facebook.com/pages/I-Tit...098140?fref=ts
http://www.avvelenata.it/locomotiva
Non so che viso avesse, neppure come si chiamava
con che voce parlasse, con quale voce poi cantava
quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi capelli
ma nella fantasia ho l'immagine sua,
gli eroi sono tutti giovani e belli
gli eroi sono tutti giovani e belli
gli eroi sono tutti giovani e belli.
Conosco invece l'epoca dei fatti, qual'era il suo mestiere:
i primi anni del secolo, macchinista, ferroviere
I tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti
sembrava il treno anch'esso un mito di progresso,
lanciato sopra i continenti
lanciato sopra i continenti
lanciato sopra i continenti.
E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano
che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano
ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite
sembrava avesse dentro un potere tremendo,
la stessa forza della dinamite
la stessa forza della dinamite
la stessa forza della dinamite.
Ma un'altra grande forza spiegava allora le sue ali
parole che dicevano: "gli uomini sono tutti uguali"
e contro ai re e ai tiranni scoppiava nella via
la bomba proletaria, ed illuminava l'aria
la fiaccola dell'anarchia
la fiaccola dell'anarchia
la fiaccola dell'anarchia.
Un treno tutti i giorni passava per la sua stazione
un treno di lusso, lontana destinazione
vedeva gente riverita, pensava a quei velluti, agli ori
pensava al magro giorno della sua gente attorno,
pensava un treno pieno di signori
pensava un treno pieno di signori
pensava un treno pieno di signori.
Non so che cosa accadde, perché prese la decisione
forse una rabbia antica, generazioni senza nome
che urlarono vendetta, gli accecarono il cuore
dimenticò pietà, scordò la sua bontà,
la bomba sua la macchina a vapore
la bomba sua la macchina a vapore
la bomba sua la macchina a vapore.
E sul binario stava la locomotiva
la macchina pulsante sembrava fosse cosa viva
sembrava un giovane puledro che appena liberato il freno
mordesse la rotaia con muscoli d'acciaio,
con forza cieca di baleno
con forza cieca di baleno
con forza cieca di baleno.
E un giorno come gli altri, ma forse con più rabbia in corpo
pensò che aveva il modo di riparare a qualche torto
salì sul mostro che dormiva, cercò di mandar via la sua paura
e prima di pensare a quel che stava a fare,
il mostro divorava la pianura
il mostro divorava la pianura
il mostro divorava la pianura.
Correva l'altro treno ignaro, quasi senza fretta
nessuno immaginava di andare verso la vendetta
ma alla stazione di Bologna arrivò la notizia in un baleno:
notizia di emergenza, agite con urgenza,
un pazzo si è lanciato contro il treno
un pazzo si è lanciato contro il treno
un pazzo si è lanciato contro il treno.
Ma corre corre corre corre la locomotiva
e sibila il vapore, sembra quasi cosa viva
e sembra dire ai contadini curvi, quel fischio che si spande in aria
fratello non temere che corro al mio dovere
trionfi la giustizia proletaria
trionfi la giustizia proletaria
trionfi la giustizia proletaria.
E corre corre corre corre sempre più forte
e corre corre corre corre verso la morte
e niente ormai può trattenere l'immensa forza distruttrice
aspetta sol lo schianto e poi che giunga il manto
della grande consolatrice
della grande consolatrice
della grande consolatrice.
La storia ci racconta come finì la corsa
la macchina deviata lungo una linea morta
con l'ultimo suo grido di animale la macchina eruttò lapilli e lava
esplose contro il cielo, poi il fumo sparse il velo
lo raccolsero che ancora respirava
lo raccolsero che ancora respirava
lo raccolsero che ancora respirava.
Ma a noi piace pensarlo ancora dietro al motore
mentre fa correr via la macchina a vapore
e che ci giunga un giorno ancora la notizia
di una locomotiva come una cosa viva,
lanciata a bomba contro l'ingiustizia
lanciata a bomba contro l'ingiustizia
lanciata a bomba contro l'ingiustizia.
dire che mette i brividi è troppo poco....
Ti Cercherò
Ti cercherò…
dove il pensiero travolto da un' onda
va a fondo dentro l’anima
E la barriera rialzata da tempo non sembra avere limiti
Ti cercherò come un naufrago che
ritrova un’ isola che è dentro se
strappando via la solitudine ahhh…
e quando il sole scavando le siepi intorno tutto illumina
Ti troverò
come quella sorgente che nutre la mia sete e poi
sarai la luce creata da dio…
E illuminando la tua prateria
dentro di te nascerò come nasce l’amore
costringendo il tuo seno troverai l’essenza
che scaldando il mio cuore colora il mio viso
che finalmente arrossisce per te…
ma quando amore, amore,
amore dimmi quando
ritarderai al primo appuntamento
mi chiederai se stavo qui da tempo
e poi nel freddo dell’inverno nel mio letto il tuo corpo scalderò
amore ti scalderò, si io ti scalderò, io ti riscalderò…
ti cercherò
Tra la gente indifferente
che attraversa la via di una metropoli
O tra le donne che passano
tutta la notte in una birreria
dove si perde anche l’anima mia…
ma se io trovo la tua prateria
dentro di te nascerò come nasce l’amore
costringendo il tuo seno troverai l’essenza
che scaldando il mio cuore colora il mio viso
che finalmente arrossisce per te…
ma quando amore, amore,
amore dimmi quando
ritarderai al primo appuntamento
mi chiederai se stavo qui da tempo
e poi nel freddo dell’inverno nel mio letto il tuo corpo scalderò,
io ti riscalderò, si io ti scalderò, io ti riscalderò…
ma quando amore, amore,
amore dimmi quando
ritarderai al primo appuntamento
mi chiederai se stavo qui da tempo
e poi nel freddo dell’inverno nel mio letto il tuo corpo scalderò
io ti riscalderò, io ti riscalderò…
GIGI FINIZIO
ROCK & FOOL Rokkettara eMovier
Musica: tu ci hai insegnato a vedere con l'orecchio e a udire con il cuore. K.G.
ed ecco un po' di sano romanticismo su sto postaccio di forum
Domani - degli Otto Ohm
Non dimenticare che non so mettere virgole, che non so giocare a carte e odio i centri commerciali,
che non soffro l'ansia di risultare vigile, che non ne ho bisogno per essere speciale...
Per questo domani ti sposo.
Non dimenticare che son poche quelle cose vere che rimangono a brillare mentre corri in strade buie
Quando tutto sembra sbriciolarsi addosso e tu vai a fondo, basterà il pensiero per farti volare...
Per questo domani ti sposo, per questo domani ti sposo.
E vinceremo le vigliaccherie di un mondo che ci vuole sempre uguali, vedrai sarà piu facile dividere per due,
Saremo forse gli unici domani.
Non dimenticare di cercare tra le nuvole quelle cose strane che ti fanno essere languida, quella strana proprietà che mostri nel commuoverti quando vedi un cane solo, in fondo ci somiglia un pò...
Per questo domani ti sposo.
Non dimenticare che chi vuole tutto troppo spesso è finito solo nel contare le sue briciole,
ke ha rincorso il sogno di diventare uomo senza mai legarsi per paura di sbagliare ma.....
Per questo domani ti sposo, per questo domani ti sposo.
E vinceremo le vigliaccherie di un mondo che ci vuole sempre uguali, vedrai sarà più facile dividere per due, saremo forse gli unici domani.
Ed entrerà la luce in questa casa, ci sembrerà più magico il destino
Anche se non c'è niente da scoprire troverai un motivo in più per esserci....Domani....Domani....Domani...Domani.
[TUBE]http://it.youtube.com/watch?v=g4iURJy4LXA[/TUBE]
[img]attachment.php?attachmentid=54732[/img] Viola e Santiago
RAGAZZI è USCITO IL NUOVO ALBUM DI RENATO ZERO...
IO L'HO SCOPERTO SABATO GRAZIE A UNA SORCINA COME ME....( TOMMYNA)
NON HO RESISTITO..E' DAVVERO UNO SPLENDORE!
Mentre Aspetto Che Ritorni
Mentre aspetto il tuo ritorno
Metto in ordine le idee
Non so davvero in quale fortunato giorno
Da quella porta spunterai
Ho aggiustato il lavandino
E lo stereo finalmente va
Sono un uomo pieno di risorse in fondo
La vita mi conosce già
Sono qui che ti aspetto
Perché ho voglia di vincere
Non c’è altro che vorrei
Rincontrare gli occhi tuoi
Cancellarmi e rinascere
Ovunque sei
Ti mancherà la mia complicità
Ovunque sei
Qualunque faccia mi somiglierà
Ovunque sei
Ti impegnerai per non amarmi più
Testardo io
Che quella fede non l’ho persa mai
Accetterò da te qualunque verità
Sarà come la prima volta
Impacciato starò lì
Cercando di strapparti una risposta
Un meraviglioso “si”
Ogni amore ha i suoi tarli
Ogni storia ha i suoi limiti
Resistenze non farò
Se destino accetterò
Anche il rischio di perderti
Ovunque sei
Di maledirmi non stancarti mai
Quello che vuoi
Ma questo cuore sanguina lo sai
Vigliacchi noi
Ci consegnamo a questa realtà
Vivremo poi
Con questo dubbio per l’eternità
Svegliarmi dovrei
La casa è aperta torna quando vuoi
Mi trovi qui
Perché non voglio perderti così
Mille altre volte ricomincerei
Ancora ti perdonerei
La voglia c’è
È sempre viva questa nostalgia
Di te
Ovunque sei
Mi manchi...
è un sacco che non si postano canzoni...
eccola
Eros Ramazzotti Calma Apparente (2005)
L'Equilibrista
Com'è diverso il mondo visto da qui
sopra un filo immaginario nel silenzio che c'è
attraverserò l'immenso che ho davanti a me
ali nel vento per volare non ho
sfiderò nell'aria la forza della mia gravità
muoverò le braccia aperte nell'infinità del blu
com'è lontano il mondo visto da quassù
dimenticando il grande vuoto intorno a me
senza mai voltarmi indietro me ne andrò da qui
La strada del mio cuore io ritroverò
in equilibrio fino in fondo arriverò
dove si respira liberi
E' la vertigine più grande che c'è
stare qui sospeso a sentire questa vita com'è
giocoliere di me stesso io volteggerò nel blu
com'è vicino il cielo visto da quassù
dimenticando il grande vuoto dentro me
senza mai voltarmi indietro me ne andrò da qui
La strada del mio cuore io ritroverò
in equilibrio fino in fondo arriverò
da solo dentro il blu
da solo senza mai cadere giù
mai più
Senza mai voltarmi indietro me ne andrò da qui
vedrò sul filo della provvisorietà
l'equilibrista non si chiede mai cos'è
la stabilità vive l'illusione e la realtà
Com'è diverso il mondo visto da qui
Artista: Angelo Branduardi
Album: Domenica E Lunedì
Titolo: Domenica e Lunedì
A. Brandardi/L. Zappa Banduardi
No, non perdetelo il tempo ragazzi,
non è poi tento quanto si crede;
date anche molto a chi ve lo chiede,
dopo domenica è lunedì.
Vanno le nuvole coi giorni di ieri,
guardale bene e saprai chi eri;
lasciala andare la gioia che hai,
un giorno forse la ritroverai.
Camminano le ore,
non si fermano i minuti;
se ne va,
è la vita che se ne va;
se ne va,
di domani nessuno lo sa.
Dopo domenica è lunedì.
No, non perdiamolo il tempo ragazzi,
non è poi tanto quanto pensate;
dopo l'inverno arriva l'estate
e di domani nessuno lo sa.
Camminano le ore,
non si fermano i minuti;
se ne va,
è la vita che se va;
se ne va,
dura solo il tempo di un gioco;
se ne va,
non sprecatela in sogni da poco;
Se ne va,
di domani nessuno lo sa.
Non si fermano i minuti,
dopo domenica è lunedì.
Camminano le ore
ed il tempo se ne va;
non si fermano i minuti,
di domani nessuno lo sa.
Dopo domenica è lunedì.
No, non perdetelo il tempo ragazzi,
non è poi tanto quanto si crede;
non è da tutti catturare la vita,
non disprezzate chi non ce la fa.
Vanno le nuvole coi giorni di ieri,
guardale bene e saprai chi eri;
è così fragile la giovinezza,
non consumatela nella tristezza.
Dopo domenica è Lunedì...
[TUBE]http://it.youtube.com/watch?v=UVnBLxuGQ9Q[/TUBE]
RENATO ZERO
D'aria E Di Musica
Sposto le nuvole
Tolgo le virgole
Cambio le regole così
Dove c’è ruggine
Stanchezza o malessere
Nessun problema
Sono qui!
Scelgo il coraggio
Che vi piaccia oppure no
Ovunque c’è amore
C’è speranza!
Breve o infinita vita sei così
Di questa smania morirò ma sì
D’aria e di musica
Perché ogni giorno sia domenica
Sono colpevole
Di non resistere
A quest’idea di libertà
Oltre le lacrime
Trovarsi è possibile
Convinciti anche tu
A stare con gli ultimi
Si è più vulnerabili
Ma ci si aiuta un po’ di più
Non voglio credere che sia tutta una follia
Esisterà una via di fuga
Distraggo il tempo e mi innamorerò
Finché all’inferno poi non brucerò
D’aria e di musica
La mia stagione è platonica
Siamo colpevoli
Troppo sensibili
A quest’idea di libertà
Io che tradisco la metrica
Io vado oltre ogni logica
Esulta l’anima
Quando ogni giorno è domenica
Prendo e volo incontro al cielo
Di questa gravità
Mi libero
Viaggia solo il mio pensiero
Lui che si nutrirà
D’aria e di musica!
Mi ritrovo
Come nuovo
Se di semplicità io m’illumino
Io
Volo
Volo
Volo
Io
M’illumino
Io volo
D’aria e di musica
Respiro
[TUBE]http://it.youtube.com/watch?v=7VIfKr4aOLM[/TUBE]
FABIO CONCATO
(feat. P. Bertoli)
Chiama Piano
Quando credi d'esser sola
su un atollo in mezzo al mare
quando soffia la tempesta
e hai paura di annegare
chiama chiama piano
sai che non sarò lontano
chiama tu chiama piano
ed arriverò io in un attimo
quell'attimo anche mio
Quando crolla il tuo universo
fra le righe di un giornale
quando tutto intorno è perso
e hai finito di sperare
chiama chiama piano
ed arriverò io in un attimo
quell'attimo anche mio
Quando il fuoco sembra spento
e non pensi di aspettare
quando il giorno resta fermo
e decidi di volare
quando certa di aver vinto
sulla nube di veleno
e il tuo cielo è già dipinto
di un crescente arcobaleno
chiama chiama piano
sai che non sarò lontano
chiama tu chiama piano
ed arriverò io in un attimo
quell'attimo anche mio
Chiama piano
sai che non sarò lontano
chiama tu chiama piano
ed arriverò io in un attimo
quell'attimo anche mio