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Discussione: I rigoristi
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    I rigoristi

    Per Camilo Josè Cela, premio Nobel per la letteratura, si tratta della pena di morte del calcio. Per i fantallenatori, invece, un prolungamento della vita calcistica. Stiamo parlando del calcio di rigore e di conseguenza dei rigoristi. Averne in squadra almeno un paio è l'obiettivo minimo. Avere anche un portiere che li para - ogni tanto - può dare sollievo. Partiamo dal dato della scorsa stagione, forse quello che scoraggia di più i procacciatori di portieri paratutto dagli undici metri. Su 115 rigori assegnati, 99 sono andati a buon fine.

    Dei restanti 16, 11 sono stati parati e 5 sono finiti in luoghi tristi, scarsamente inquadrati dalle telecamere: cartelloni pubblicitari, reti, curve. Solo Bizzarri e Handanovic sono riusciti a pararne più di uno (2 per la precisione). E, sempre restando all'anno passato, desta curiosità il numero 24. Tanti sono stati i penalty consecutivi segnati all'inizio dell'anno e tanto lunga è stata la striscia finale. E' stato Kakà alla decima giornata a sbagliare il primo contro il Napoli (Iezzo in porta). L'ultimo errore invece è stato di Brienza in Reggina-Udinese il giorno di Pasqua.

    Ma chi saranno i rigoristi della stagione che sta per cominciare? Poche, sulla carta, le variazioni rispetto al recente passato. Doni resta il titolare nell'Atalanta (a ruota Acquafresca, Tiribocchi, Caserta e Valdes). A Bari c'è Barreto (poi Kutuzov e Allegretti). A Bologna indiscutibile la candidatura di Di Vaio(Osvaldo il ricambio). A Cagliari Conti e Jeda si giocano l'investitura con Matri e Biondini in seconda fila. A Catania Mascara senza dubbio (Biagianti e Delvecchio le alternative). Al Chievo toccherà a Marcolini, con Pellissier che sbuffa alle spalle. Poi Bogdani.

    A Firenze Mutu, quindi Jovetic e Gilardino (Santana e Montolivo se scoppia un'epidemia). Gasperini per il suo Genoa ha scelto Floccari, però l'indice di gradimento per Palacio è in aumento (seguono Crespo quando giocherà e Criscito, buon piede). I campioni d'Italia dell'Inter, perso Ibra, devono chiarire le idee: o Milito o Balotelli. Altrimenti Eto'o e Stankovic.
    Milito

    La Juventus ha Del Piero l'intoccabile, Diego, Iaquinta, Trezeguet e Amauri un passo indietro. Ballardini deve scegliere se puntare su Zarate o su Rocchi. Dabo e Matuzalem le alternative. A Livorno c'è un trio difficile da classificare: Diamanti-Lucarelli-Tavano. A Napoli toccherà a Hamsik, con Lavezzi e Quagliarella a ruota. A Palermo palla in mano a Miccoli e tutti zitti. Cavani, Simplicio, Bresciano e, perché no, Pastore, se il piccoletto non ci sarà. A Parma la situazione più ingarbugliata. Potrebbe essere Paloschi il rigorista, occhio anche a Galloppa e Leon. Defilati Castellini, Bojinov e Morrone.

    Nella Roma c'è solo Totti. De Rossi si incarica se non ci fosse il capitano. Poi a scendere in graduatoria Pizarro, Julio Baptista, Vucinic e Taddei. Nella Sampdoria spettano a Cassano. Pazzini solo per fare numero in classifica marcatori, altrimenti Palombo. A Siena Maccarone. A grande distanza dal dischetto Calaiò, Reginaldo e Jarolim. Infine l'Udinese. Tirerà D'Agostino, in alternativa Di Natale. Le loro assenze saranno colmate da Floro Flores o Domizzi.



  • #2
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    Re: I rigoristi

    Quote bento81 ha scritto:
    Per Camilo Josè Cela, premio Nobel per la letteratura, si tratta della pena di morte del calcio. Per i fantallenatori, invece, un prolungamento della vita calcistica. Stiamo parlando del calcio di rigore e di conseguenza dei rigoristi. Averne in squadra almeno un paio è l'obiettivo minimo. Avere anche un portiere che li para - ogni tanto - può dare sollievo. Partiamo dal dato della scorsa stagione, forse quello che scoraggia di più i procacciatori di portieri paratutto dagli undici metri. Su 115 rigori assegnati, 99 sono andati a buon fine.

    Dei restanti 16, 11 sono stati parati e 5 sono finiti in luoghi tristi, scarsamente inquadrati dalle telecamere: cartelloni pubblicitari, reti, curve. Solo Bizzarri e Handanovic sono riusciti a pararne più di uno (2 per la precisione). E, sempre restando all'anno passato, desta curiosità il numero 24. Tanti sono stati i penalty consecutivi segnati all'inizio dell'anno e tanto lunga è stata la striscia finale. E' stato Kakà alla decima giornata a sbagliare il primo contro il Napoli (Iezzo in porta). L'ultimo errore invece è stato di Brienza in Reggina-Udinese il giorno di Pasqua.

    Ma chi saranno i rigoristi della stagione che sta per cominciare? Poche, sulla carta, le variazioni rispetto al recente passato. Doni resta il titolare nell'Atalanta (a ruota Acquafresca, Tiribocchi, Caserta e Valdes). A Bari c'è Barreto (poi Kutuzov e Allegretti). A Bologna indiscutibile la candidatura di Di Vaio(Osvaldo il ricambio). A Cagliari Conti e Jeda si giocano l'investitura con Matri e Biondini in seconda fila. A Catania Mascara senza dubbio (Biagianti e Delvecchio le alternative). Al Chievo toccherà a Marcolini, con Pellissier che sbuffa alle spalle. Poi Bogdani.

    A Firenze Mutu, quindi Jovetic e Gilardino (Santana e Montolivo se scoppia un'epidemia). Gasperini per il suo Genoa ha scelto Floccari, però l'indice di gradimento per Palacio è in aumento (seguono Crespo quando giocherà e Criscito, buon piede). I campioni d'Italia dell'Inter, perso Ibra, devono chiarire le idee: o Milito o Balotelli. Altrimenti Eto'o e Stankovic.
    Milito

    La Juventus ha Del Piero l'intoccabile, Diego, Iaquinta, Trezeguet e Amauri un passo indietro. Ballardini deve scegliere se puntare su Zarate o su Rocchi. Dabo e Matuzalem le alternative. A Livorno c'è un trio difficile da classificare: Diamanti-Lucarelli-Tavano. A Napoli toccherà a Hamsik, con Lavezzi e Quagliarella a ruota. A Palermo palla in mano a Miccoli e tutti zitti. Cavani, Simplicio, Bresciano e, perché no, Pastore, se il piccoletto non ci sarà. A Parma la situazione più ingarbugliata. Potrebbe essere Paloschi il rigorista, occhio anche a Galloppa e Leon. Defilati Castellini, Bojinov e Morrone.

    Nella Roma c'è solo Totti. De Rossi si incarica se non ci fosse il capitano. Poi a scendere in graduatoria Pizarro, Julio Baptista, Vucinic e Taddei. Nella Sampdoria spettano a Cassano. Pazzini solo per fare numero in classifica marcatori, altrimenti Palombo. A Siena Maccarone. A grande distanza dal dischetto Calaiò, Reginaldo e Jarolim. Infine l'Udinese. Tirerà D'Agostino, in alternativa Di Natale. Le loro assenze saranno colmate da Floro Flores o Domizzi.





    e dei difensori goleador?
    quelli si che possono far differenza...
    PUZZO DI NAPOLI E ME NE VANTO!!!
  • #3
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    Re: I rigoristi

    Quote ciroNa ha scritto:


    e dei difensori goleador?
    quelli si che possono far differenza...
    Verissimo:chi sarà il Mihajlovic o il Materazzi dei tempi moderni?
  • #4
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    Re: I rigoristi

    Quote bento81 ha scritto:
    Per Camilo Josè Cela, premio Nobel per la letteratura, si tratta della pena di morte del calcio. Per i fantallenatori, invece, un prolungamento della vita calcistica. Stiamo parlando del calcio di rigore e di conseguenza dei rigoristi. Averne in squadra almeno un paio è l'obiettivo minimo. Avere anche un portiere che li para - ogni tanto - può dare sollievo. Partiamo dal dato della scorsa stagione, forse quello che scoraggia di più i procacciatori di portieri paratutto dagli undici metri. Su 115 rigori assegnati, 99 sono andati a buon fine.

    Dei restanti 16, 11 sono stati parati e 5 sono finiti in luoghi tristi, scarsamente inquadrati dalle telecamere: cartelloni pubblicitari, reti, curve. Solo Bizzarri e Handanovic sono riusciti a pararne più di uno (2 per la precisione). E, sempre restando all'anno passato, desta curiosità il numero 24. Tanti sono stati i penalty consecutivi segnati all'inizio dell'anno e tanto lunga è stata la striscia finale. E' stato Kakà alla decima giornata a sbagliare il primo contro il Napoli (Iezzo in porta). L'ultimo errore invece è stato di Brienza in Reggina-Udinese il giorno di Pasqua.

    Ma chi saranno i rigoristi della stagione che sta per cominciare? Poche, sulla carta, le variazioni rispetto al recente passato. Doni resta il titolare nell'Atalanta (a ruota Acquafresca, Tiribocchi, Caserta e Valdes). A Bari c'è Barreto (poi Kutuzov e Allegretti). A Bologna indiscutibile la candidatura di Di Vaio(Osvaldo il ricambio). A Cagliari Conti e Jeda si giocano l'investitura con Matri e Biondini in seconda fila. A Catania Mascara senza dubbio (Biagianti e Delvecchio le alternative). Al Chievo toccherà a Marcolini, con Pellissier che sbuffa alle spalle. Poi Bogdani.

    A Firenze Mutu, quindi Jovetic e Gilardino (Santana e Montolivo se scoppia un'epidemia). Gasperini per il suo Genoa ha scelto Floccari, però l'indice di gradimento per Palacio è in aumento (seguono Crespo quando giocherà e Criscito, buon piede). I campioni d'Italia dell'Inter, perso Ibra, devono chiarire le idee: o Milito o Balotelli. Altrimenti Eto'o e Stankovic.
    Milito

    La Juventus ha Del Piero l'intoccabile, Diego, Iaquinta, Trezeguet e Amauri un passo indietro. Ballardini deve scegliere se puntare su Zarate o su Rocchi. Dabo e Matuzalem le alternative. A Livorno c'è un trio difficile da classificare: Diamanti-Lucarelli-Tavano. A Napoli toccherà a Hamsik, con Lavezzi e Quagliarella a ruota. A Palermo palla in mano a Miccoli e tutti zitti. Cavani, Simplicio, Bresciano e, perché no, Pastore, se il piccoletto non ci sarà. A Parma la situazione più ingarbugliata. Potrebbe essere Paloschi il rigorista, occhio anche a Galloppa e Leon. Defilati Castellini, Bojinov e Morrone.

    Nella Roma c'è solo Totti. De Rossi si incarica se non ci fosse il capitano. Poi a scendere in graduatoria Pizarro, Julio Baptista, Vucinic e Taddei. Nella Sampdoria spettano a Cassano. Pazzini solo per fare numero in classifica marcatori, altrimenti Palombo. A Siena Maccarone. A grande distanza dal dischetto Calaiò, Reginaldo e Jarolim. Infine l'Udinese. Tirerà D'Agostino, in alternativa Di Natale. Le loro assenze saranno colmate da Floro Flores o Domizzi.



    bel lavoro bento ci sara' utile per gli acquisti

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