Giusto per chiudere questa questione: certo che c'è apertura, certo che si cerca il buon senso e certamente no, nessuno si arroccherà. Ma ti pare? Quindi non credo che sia "il nocciolo" della questione ma un "requisito necessario" perché questa avvenga. E va dato per assodato, visto che siamo qui, appunto, a discutere. Passiamo oltre
Su "il board così com'è è inutile" invece trovo che sia un po' troppo sbrigativo. Se non capiamo cosa è successo le chance di fare meglio si abbassano. Il board è una novità senza precedenti (nato 3 anni fa), con competenze e margini decisionali definiti, che ha visto alternarsi diversi soggetti ad interpretarne il ruolo e condizioni al contorno a tratti eccezionali (pandemia e conseguente azzeramento delle attività live su tutte).
Ora, sono d'accordo con te se dici che non basta decidere quando e come rifare le elezioni. Occorre prima di tutto riflettere su un "board". Cos'è? Cosa dovrebbe essere? Cosa dovrebbe fare? Come? Con che limiti? Questioni fondamentali su cui è bene esprimersi e ragionare. Dirò anche la mia, ovviamente.
Non sono invece d'accordo nel ridurre tutto l'accaduto come se fosse solo colpa di uno statuto troppo limitante o di referenti "troppo arroccati". A proposito, comprendo quest'ulimta critica specifica e la recepisco seriamente, anche perché proviene da punti diversi e indipendenti. Lasciami però mettere sul tavolo un contro-argomento (insomma spezzo una lancia per me stesso
), un'attenuante se vuoi: ho l'impressione a volte che quello che viene percepito come distacco o arrocco sia un effetto del prendere, da parte nostra, molto sul serio un ruolo. In un mondo dove ciascuno di noi mette il proprio tempo libero e i legami di amicizia (e oltre) sono trasversali a tutto e tutti, dove non esistono ruoli intrinsecamente distaccati (ad esesempio la proprietà che gestisce in modo diretto), il "distacco" formale è un mezzo per separare i ruoli e tracciare confini. Confini non per "arroccarsi" e dire io sto di qua e tu stai di là, ma per mostrare in modo trasparente quando interviene il ruolo e quando no. Spero sia chiaro cosa intendo. Detto questo, torno all'inizio e confermo: capisco la critica e la faccio mia.