L'editoriale in discorso, il Partito Democratico e le nostre riflessioni mi hanno dato lo spunto per introdurre l'argomento di cui il titolo. Se è di interesse e di gradimento approfondiremo per il momento lo promuovo con qualche cenno.
La democrazia della Grecia antica rappresenta ed ha rappresentato un modello per tutte le democrazie moderne; un modello non solo ideale, ma anche funzionale nei suoi strumenti, nei suoi meccanismi di gestione della cosa pubblica e nei suoi limiti. Non c'è una data di nascita vera e propria della democrazia greca, ne un unico fattore scaturente, bensì ci sono una serie di date importanti e significative che cambiarono il corso della storia per Atene e l'avverarsi della genesi democratica, insieme ad un'alchimia di fattori di quel periodo irripetibile. La prima è la cacciata da Atene nel 510 a.C. del tiranno Ippia, figlio di Pisistrato. La seconda è la riforma politico-amministrativa di Clistene del 508 a.C., che divise il territorio della regione dell'Attica in trenta circoscrizioni, dette trittìe, accorpate in 10 tribù, comprendenti, tutte, una zona urbana, una costiera e una di entroterra; si parla di un paesone di circa 30.000 abitanti.
Come certamente sapete alla base della democrazia ateniese c'erano due organi: il consiglio dei 500, la
Bulè e l'assemblea generale, l'
Ecclesia. L'
Ecclesia, luogo della decisione politica, era organo alla base della democrazia ateniese, perchè si identificava con il popolo, perchè potevano parteciparvi ogni cittadino (maschio, libero, adulto che aveva fatto il servizio militare,
efebia).
Le forme di voto assembleare erano per alzata di mano o mediante l'incidere su un pezzetto di coccio, detto ostrakon il nome del candidato (da ostracizzare).
Questi pezzetti di coccio al termine della votazione venivano impiegati per livellare le strade, riempiendo le buche che si creavano; si parla di una società povera naturalmente.
Dai rinvenimenti degli scavi archeologi è emerso che su molti ostraka vi fosse
la stessa calligrafia. È probabile che molti cittadini non sapessero scrivere ed in ogni caso i cocci erano preparati all'inizio della votazione assembleare.