in realtà ne ho molti e la vita me lo ricorda ogni giorno: i fatti hanno la testa dura - mi sono dimenticato di congratularmi con dario: per la prima volta nella mia esperienza di lui la sua rutilante retorica non è stata minimamente logorroica in modo disfunzionale
dario è uno strumento potente e complesso (io lo vedrei bene anche come teologo, non solo come pretino come vuole la tradizione del forum) e ha raggiunto la perfezione in questa diretta (anche dal punto di vista dell'ironia e dell'umorismo suo peculiare) soprattutto nell'interazione con la chat di twich (ammesso che si scriva così)
In fondo tutto proviene dal fatto che la volontà deve divorare se stessa, poiché nulla esiste fuori di lei, ed ella è una volontà affamata.
[Schopenhauer]
Il Gioco non era solo esercizio e svago, era la coscienza concentrata di una disciplina spirituale.
[Hesse]
scusa Ship, ma prima lo paragonavi al poker , ma nel poker i tavoli finali non sono di certo a porte chiuse , logicamente si sta a debita distanza , ma penso che anche al nazionale gli spettatori fossero a debita distanza .
non capisco proprio il perchè delle porte chiuse , anzi un po' di ludico e sano tifo dagli spalti non farebbe male , smorzerebbe lo stress e l'ansia ( brutte bestie che poi portano ad errori.. ) dei giocatori nelle fasi finali .
STEFANO MIGNETTI
questo per me è il video più spassoso di tutta youtube: Mauro Biglino vs teologici monoteisti
«I Lidi hanno costumi simili a quelli dei Greci, a parte il fatto che le figlie femmine si prostituiscono. Primi degli uomini, di cui abbiamo conoscenza, coniarono e usarono monete d’oro e d’argento; per primi inoltre fecero il commercio al minuto. Gli stessi Lidi dicono anche che i giochi in uso presso di loro e presso i Greci sono loro invenzione; dicono che furono inventati presso di loro quando colonizzarono la Tirrenia, a questo proposito raccontando così: al tempo di re Atys, figlio di Manes, ci fu una tremenda carestia in tutta la Lidia; in un primo tempo i Lidi la sopportarono; poi, siccome non cessava, cercarono rimedi, chi escogitando una cosa chi un’altra. Allora dunque furono inventati i dadi, gli astragali, la palla e tutti gli altri tipi di giochi, esclusi gli scacchi; infatti, i Lidi non ne rivendicano l'invenzione. Dopo aver inventato questi giochi, contro la fame facevano così: un giorno intero su due giocavano, per non cercare cibo, nell’altro mangiavano, smettendo di giocare. In tal modo durarono diciotto anni. Poiché la sciagura non aveva termine, ma anzi incalzava ancora di più, il loro re, dopo aver diviso tutti i Lidi in due parti, ne tirò a sorte una perché restasse, l’altra perché se ne andasse dal paese; a quella parte, cui toccò in sorte di restare, il re mise a capo sé stesso; a quella che se ne andava il proprio figlio di nome Tirreno. Quelli di loro, cui era toccato in sorte di lasciare il paese, scesero a Smirne e costruirono navi; dopo aver messo sulle navi tutti i loro beni, quanti ne potevano essere trasportati, presero il largo alla ricerca di vita e di terra, finché, dopo aver oltrepassato molti popoli, giunsero presso gli Umbri, dove fondarono città e abitano tuttora. Invece di Lidi, cambiarono nome dal figlio del re che li aveva condotti: prendendo nome da lui, si chiamarono Tirreni.»
[Erodoto, Storie, I 94]
questa è la storia dei primordi del nostro gioco e degli etruschi contaminata meravigliosamente dalla leggenda e dal mito perché allora le cose di atene non erano ancora state e a fortiori alessandro macedone apprendiata di aristotele peripatetico manco - dunque una storiografia non era possibile perché un'epistemologia avanzata non era stata ancora stata né pensata né concepita
[archivio per i futuri esegeti alieni del forum]
Una storia affascinante, grazie.
Forte, su Twitch si possono facilmente ritagliare clip di 60s presi da un video pubblicato (anche da qualcun'altro).
Ho isolato la sdadata di Rosa
https://clips.twitch.tv/InterestingP...zErS4ospwo8Zik
Che il torneo challenge sia un postaccio è fuori da ogni dubbio.
E' un ricettacolo di psicocartinari, cronofrenici, geobulimici, aleopatici e nevrastitici
(D. Piergentili)