Questione del lancio dei dadi… Prima tira l’attacco e poi la difesa, e fin qui son boni tutti.
Prendiamo però questo passo della casistica:
“la difesa non può lanciare i propri dadi prima di quelli dell’attaccante. Se ciò avvenisse il giocatore che attacca ha la facoltà ma non l’obbligo, dopo aver visto il risultato del lancio, di far ritirare i dadi al difensore”
Per come la interpreto io, l’attaccante può far ritirare i dadi al difensore solo se lui (l’attacco) non ha per niente effettuato il tiro, sia che esso sia risultato valido sia che, soprattutto, sia risultato non valido; la questione sentita mille volte nasce proprio da quest'ultimo caso, ovvero dal fatto che il tiro dell’attacco poi non risultato valido, ma la difesa ormai ha già tirato con risultato valido.
Quindi nello specifico: l’attacco lancia – mentre i suoi dadi rotolano ancora la difesa lancia – il tiro dell’attacco risulta poi non valido (dado uscito, dado in bilico, n. di dadi sbagliato) mentre quello della difesa risulta valido.
Per come la interpreto io il tiro della difesa è valido e l’attacco ritira ma senza avere nessuna facoltà di far ritirare i dadi al difensore.
In pratica il caso in cui l’attaccante può decidere di far ritirare i dadi della difesa è solamente nell’eventualità che la difesa tiri i dadi quando l’attaccante non abbia per niente tirato nessun dado.
Quindi: viene dichiarato l’attacco – la difesa tira (il tiro risulta è valido) – l’attacco non ha per niente tirato – l’attacco controlla il risultato della difesa e decide se far ritirare o meno i dadi, dopodiché lancia i suoi dadi di attacco.
Questo “privilegio” decade perciò nel momento in cui l’attacco tira i suoi dadi, indipendentemente dal fatto che il tiro risulti poi valido oppure no.
Se l’interpretazione corretta che vuole esprimere quello specifico passo della casistica è questa, allora, a parer mio, andrebbe un attimino rivisto per togliere ogni dubbio, aggiungendo una parte ulteriore:
“la difesa non può lanciare i propri dadi prima di quelli dell’attaccante. Se ciò avvenisse il giocatore che attacca ha la facoltà ma non l’obbligo, dopo aver visto il risultato del lancio, di far ritirare i dadi al difensore ma solo nel caso in cui ancora non abbia per niente lanciato i suoi dadi per quello specifico attacco (anche un tiro non valido è comunque considerato come lancio, perciò fa decadere tale facoltà)”
Altrimenti se non è corretta come interpretazione... quale sarebbe il comportamento corretto per l'esempio fatto?
l’attacco lancia – mentre i suoi dadi rotolano ancora la difesa lancia – il tiro dell’attacco risulta poi non valido (dado uscito, dado in bilico, n. di dadi sbagliato) mentre quello della difesa risulta valido.
Grazie delle vostre delucidazioni!