Per noi corsari, io e corsaretto, è stato un piacere grandissimo partecipare al raduno di Como. Il Club Lario, poi, è stato fantastico nell'organizzazione e nella gestione del tutto. Era un piacere già essersi iscritti, perché ci piace giocare a Risiko e pregustavamo belle e sane partite con "campioni" (lo siete tutti, a questo livello). Lo è stato ancora di più giocare con voi e conoscervi, almeno in parte, personalmente. Già, perché dopo non esserci qualificati mica siamo stati... fermi. Ci siam fatti altre tre "amichevoli" a testa, perdendo e divertendoci moltissimo come in eliminatoria (grazie Scramble, Popeye, Roby61, Marci"40", Jacuzzi, Spappara, Scrittore, ecc. ecc. ecc. ecc.). Per questo, scusateci, ma la finale non l'abbiamo seguita. Eravamo impegnati a ridere... in "amichevoli". Le polemiche dopo... sì, le abbiamo sentite e seguite on line in autostrada. E ne abbiam fatto motivo di riflessione tornando a casa in auto. Ci siamo ovviamente chiesti se, per ipotesi, fosse capitato a noi, padre e figlio, entrare in finale (vabbé, cosa dell'altro... mondo, ma lasciamo l'illusione) che cosa avrebbe potuto succedere. Chi ha giocato con noi, quando siamo nella stessa partita, sia in live sia in digital, sa benissimo che non ci sono "aiutini" o favoritismi fra padre e figlio e viceversa (anzi). Il corsaretto è stato però onesto a dirmi: "Papà, io in finale avrei combattutto per vincere, come sempre, anche contro di te. Ma forse mi sarebbe stato naturale che, se ad un certo punto della partita, capivo che potevi vincere tu e non io... aiutare te e non un altro. Anche perché, io, al campionato nazionale non avrei mai potuto andarci..."
Siamo onesti: forse un padre, per orgoglio di padre, in una finale farebbe lo stesso per il figliolo.
Un atteggiamento, questo, che è naturale anche fra due fratelli, se per caso si qualificano in una finale per il nazionale. E fratelli che giocano a risiko ce ne sono... E "amici di club" pure... Tanto che nelle eliminatorie si cerca di non sorteggiare nello stesso match due dello stesso club. Perché? Perché la "carne" è debole, ovviamente. Anche se siamo tutti, e non lo metteremo mai minimamente in dubbio, sportivissimi.
I quesiti su cui riflettere, a questo punto, sono due:
1) O si "vieta" di partecipare ad una finale a due parenti (ma a questo punto anche due appartenenti allo stesso club, il che sarebbe "incostituzionale"), perché è quasi naturale che vi possano essere "scambi" di piaceri ad un certo punto della partita. Oppure s'accetta che - fermo restando il rispetto del regolamento - possano capitare queste cose.
Certo un risiko in una finale di tale livello, forse può essere stato un po'... troppo.
2) Altro punto: il vincitore del torneo (in ogni caso) è stato e poteva essere (visto che erano in due nella finale) un minorenne.
Qui faccio una riflessione per Spartac e all'EG: sulla scatola del Risiko è scritto "dai 14 anni in su" (corsaronero, da buon corsaro sei ancora... "fuorilegge"). Quindi, mi chiedo: se un ragazzo si conquista l'alloro di "migliore" sul campo - sorvoliamo sulle polemiche, in ogni caso ambedue a Como sono arrivati in finale - perché poi non può coronare il sogno di "rimanere" fra i migliori? Problemi legali? Il genitore può dare la "liberatoria" e anche - per regolamento - accompagnare il figlio, se ci tiene che partecipi. Succede in tutti gli sport, anche per i più pericolosi...
Problemi di spesa? Il genitore, se vuole il figlio al campionato, s'accolla le spese di trasferta... Lo facciamo per i raduni (vero Wolf?) perché non per una finale nazionale?
Pongo queste riflessioni in estrema onestà e semplicità... In ogni caso, complimenti a tutti e 4 i finalisti...
E complimenti, ancora e ancora e ancora, ai "grandissimi" lariani.
Ilcorsarorosso
P.S. - Una delle prime foto che ho postato ieri, era di Bodyforever che s'era incastrato nella sedia subito dopo il "frugale" pranzo di sabato. Chissà perché...