La s**** fa ridere, soprattutto se si ripete come una maledizione. Ghigo lo Sfigo è il noto personaggio di Laura Stroppi , una delle giovani promesse femminili del fumetto umoristico, già vincitrice del premio fumo di china del 1996.
Il fantozziano personaggio muove i primi passi su "L'isola che non c'è" per poi definire la sua presenza in veri e propri comic book, l'acquisizione di questo privilegio impreziosisce un prodotto discreto, eccedendo, forse, in un formato presuntuoso che fa presagire qualche punto di troppo a livello qualitativo.
A novembre la Punto Zero pubblica uno speciale dedicato a Ghigo. Un bel ritorno agli sketch con i quali aveva iniziato a farsi notare. Era da molto tempo che la Stroppi aveva adottato il racconto completo guidato da un filo logico, nel racconto non mancavano ovviamente gag e s**** ma si riconosceva la struttura di una storia. Questa forma la costringeva a incatenare Ghigo a schemi narrativi che irrigidivano il personaggio e limitavano le possibili situazioni.
Lo speciale di Ghigo lo Sfigo si fa leggere con piacere e, anche se non sempre fa morire dal ridere, ogni tavola è curata in uno stile denso e simpatico. In definitiva un sorriso lo strappa anche solo per le gongolanti espressioni dei personaggi. Ghigo è come al solito stupidamente sfortunato ma altrettanto stupidamente tenace e sfacciato.
Il divertimento non è assicurato e facilmente molti preferiranno evitare la spesa, noi ne consigliamo quanto meno la consultazione dallo scaffale della libreria, se poi dovesse piacere… l'acquisto è d'obbligo.
Tratto da qui