Rtu ufficiale .
Metodo di punteggio "spartac".
Bonus di 100 pt per la vittoria.
186 punti per il risiko , 0 per gli eliminati.
2 turni di gioco per ogni giocatore
Classifica a somma punti senza scarti.
Finale per i primi 4 giocatori della classifica dopo il primo turno.
Il turno di gioco della finale seguirà la classifica della fase eliminatoria (il primo di mano sarà il primo della classifica etc etc)
ANTIPASTO:
Tortino di patate in crema di porcini e turbante di guanciale
PRIMO PIATTO
Gnocchetti alla collescipolana
SECONDO PIATTO
Arrosto misto e patate
Acqua vino e caffè inclusi
costo euro 22
Sarà servito anche il tradizionale dolce fatto con le manine delle ludiche menti
si prega segnalarci anticipatamente eventuali intolleranze o esigenze particolari (menù vegetariani , ciliaci , menù per bambini etc etc ).
pre-iscritti :
1 lucius rcu Terni
2 ronin rcu Terni
3 remy rcu Terni
4 ryoga rcu Terni
5 garibaldi rcu Terni
6 monsternet69 rcu Terni
7 agon24 rcu Terni
8 crociato rcu Terni
9 nonnosquinzi rcu Terni
10 fortebraccio rcu Terni
11 rospetto rcu Viterbo
12 Lu.ca Ci.gni.ni rcu Viterbo
13 Fau.sto M. Nata.li rcu Viterbo
14 speirs rcu Terni
15 fabiopg1 rcu Terni
16 Fra.n.cesc.o Si.lve.stri rcu Terni
17 lured01 rcu Viterbo
18 Dario M rcu Viterbo
19 Luigi F rcu Viterbo
20 druidi rcu Faenza
21 grasunaz rcu Faenza
22 fmn1988 rcu Viterbo
23 Giuseppe R.rcu Firenze
per i più curiosi [la leggenda del drago]:
[SPOILER] Sullo stemma della città di Terni è rappresentata la figura di un drago o anche detto Thyrus. Il motivo di tale raffigurazione deriva da una leggenda che Elia Rossi Passavanti, nel libro Interamna Nahars, descrive così:"Una leggenda, che deve riferirsi alle origini della città, narra che un tempo un mostro orribile, una specie di drago o serpente alato dimorasse nei terreni paludosi presso la località chiamata «La Chiusa». Gli abitanti morivano soffocati dall’alito pestifero che sprigionava il mostro. Allora un giovane animoso, armatosi, andò incontro alla bestia ch’era nascosta tra la vegetazione palustre, e, scovatala, dopo aspra lotta la uccise, liberando da morte i poveri cittadini. In ricordo di tale avvenimento si dice che Terni abbia voluto porre la chimera verde nel suo blasone."......Leggende di questo tipo erano molti diffuse nell’Umbria specialmente nelle zone dove i corsi d’acqua, trovando degli impedimenti, ristagnavano formando delle zone paludose. In tempi remoti il territorio ternano era infatti caratterizzato da queste zone paludose formate dal fiume Nera, dal fiume Velino e dal torrente Serra. Il fiume Velino, trovando un impedimento nella zona delle Marmore tendeva a formare un vasta zona paludosa che arrivava fino a Rieti. Il fiume Nera trovava due ostacoli: uno nei pressi di Papigno e uno verso le gole di Narni; in questo modo sia la Val Nerina, da Ferentillo fino a Collestatte, sia la conca ternana, erano caratterizzate da zone paludose. Il ristagno di acqua e la formazione di acquitrini causavano la nascita e il diffondersi della malaria, malattia che nei tempi antichi faceva più vittime di un attacco dei barbari. Non riuscendo a capire come si sviluppasse questa malattia gli antichi ternani attribuivano questa malattia ad un drago che abita la palude. La terrificante bestia era quindi la ” malattia ” che uccideva esalando dalle proprie fauci un alito fetido e mortale.
Il gesto del giovane eroe descritto nella leggenda corrisponde quindi alla bonifica delle zone paludose effettuate nel corso dei secoli.
Questo fatto leggendario dette origine al motto:
«Thirus et Amnis Dederunt Signa Teramnis»
ossia
«Il Tiro e il fiume dettero le insegne a Terni.»
che, insieme alla figura del Tiro, è riportata sullo stemma della città di Terni.
contatti e info:
lucius (Lucio M.)393-0772099
ronin (Stefano A.) 334-1630438
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