Un emendamento nella finanziaria per approvare l'edificazione di sei impianti alberghieri sulle isole
Sicilia, l'assemblea vota di notte
per costruire alberghi alle Eolie

Granata, An: "Sostenuti gli interessi di sette privati" Legambiente: "Ricorreremo al commissario di Stato"

PALERMO - Con una seduta notturna e un emendamento nel faldone della Finanziaria, il consiglio regionale siciliano ha fatto passare una deroga al piano paesistico delle isole Eolie. Nell'unica zona d'Italia che ha il riconoscimento dell'Unesco come patrimonio mondiale dell'umanità per l'ambiente, la giunta Cuffaro ha autorizzato la costruzione di sei nuovi alberghi sulle isole.

Nonostante l'ora tarda e l'occultamento del provvedimento all'interno della manovra finanziaria, l'ennesimo scempio paesistico non è passato inosservato e c'è stata tensione all'interno della stessa maggioranza. "La vergognosa approvazione apre a problemi di non facile soluzione all'interno del governo, della maggioranza e del mio stesso partito", ha detto l'assessore regionale al Turismo, l'esponente di An Fabio Granata.

"La norma - continua - che spero venga impugnata dal Commissario dello Stato, rischia di cancellare le Eolie dalla lista di patrimonio dell' umanità e questo per gli interessi di sette privati sostenuti dagli onorevoli Beninati, Virzì, Acierno e da una rappresentanza, purtroppo in quel momento maggioritaria, del Parlamento regionale".

Immediata la replica di uno dei diretti interessati, compagno di partito dell'assessore al turismo: "Ha ragione Granata. Ci sono gravi problemi di comunicazione dentro la maggioranza e dentro An" dice Guido Virzì. "Perchè su argomenti di tal fatta - aggiunge - un gruppo parlamentare 'normale' viene convocato per discutere e decidere e non può ricevere sbrigativi 'ordini di servizio' in Aula, al momento del voto".

Le forze dell'opposizione hanno reagito compatte. "Il voto che consentirà la realizzazione delle strutture alberghiere è un delitto contro uno dei luoghi più straordinari del mondo e contro la stessa economia locale", afferma il senatore dei Verdi Sauro Turroni,
vicepresidente della Commissione ambiente di Palazzo Madama, secondo il quale "queste grandi strutture alberghiere, oltre ad alterare in modo irreversibile il paesaggio, costituiscono motivo di preoccupazione per la stessa ricettiva del luogo che si regge su un delicato equilibrio fra natura ed insediamenti".

Legambiente Sicilia ha annunciato che "a tutela della collettività ricorrerà al commissario dello Stato" e il segretario regionale dei Ds, Antonello Cracolici ha attaccato: "Il centrodestra ha trasformato una manovra correttiva, che doveva servire principalmente a coprire il disavanzo della sanità, in un' occasione per introdurre norme devastanti, come quelle che permettono di saccheggiare il territorio regionale".

Durissima la reazione del deputato regionale di Rifondazione comunista Santo Liotta: "Ancora una volta il governo Cuffaro e la destra siciliana coprono la Sicilia di vergogna e di immoralità. Le variazioni di bilancio sono diventate una delle solite leggi-omnibus clientelari, in barba all' assessore al Bilancio, Totò Cintola, che in modo ridicolo continua a parlare di rigore".

(La Repubblica - 22 ottobre 2004)