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Se interessati, i terrò informati sulle novità del G.A.T. (gruppo astronomico tradatese, famoso in tutta Italia).
Tradate - Pubblicato il bando per la gara d'appalto. La cupola sarà grande come quella del Campo dei Fiori con il vantaggio di un inquinamento luminoso pressoché nulloNel Parco Pineta il secondo osservatorio della provincia
Sarà il secondo osservatorio astronomico della provincia, ma non in ordine di grandezza. Avrà una cupola di sette metri, esattamente come l'osservatorio astronomico del Campo dei Fiori, mentre il telescopio sarà dei più moderni sul mercato e costruito appositamente per le esigenze del rinomato Gruppo Astronomico Tradatese, associazione di ricerca che vanta numerose pubblicazioni anche a livello internazionale e le cui foto sono state inserite persino negli archivi della Nasa.
Sono solo alcune delle caratteristiche della struttura che sorgerà all'interno del Parco Pineta, in un grande prato dove l'inquinamento luminoso è pressoché inesistente. «A differenza del Campo dei Fiori che recentemente soffre delle luci di Varese - spiega il presidente del Gat Cesare Guaita - noi saremo in un buio quasi totale, grazie a una bellissima ubicazione trovata con il Parco Pineta».
In questi giorni sono stati pubblicati i bandi di gara per la costruzione della struttura. Se non vi dovessero essere intoppi di sorta con la ditta che vincerà l'appalto, il nuovo osservatorio astronomico, potrebbe essere ultimato anche per la fine del 2004. «Il lavoro lungo riguarda soprattutto il telescopio che deve essere costruito appositamente» spiega Guita.
La realizzazione della struttura si deve soprattutto a una grande collaborazione tra l'ente Parco Pineta e il Gat, ma anche con il Comune di Tradate, il quale finanzierà proprio la costruzione della grossa cupola, mentre tutto il resto della spesa sarà coperto da uno stanziamento regionale.
La struttura. L'osservatorio, che sorgerà in un grande prato dove non sarà abbattuto nemmeno un albero, si comporrà di due strutture: una è un edificio in cui saranno ospitati uffici, balconi di osservazione per le costellazioni, e una sala conferenze da 50 posti. Sala conferenze che sarà utilizzata congiuntamente sia dal Parco Pineta che dal Gat. La seconda struttura, staccata dalla prima, sarà composta dalla cupola di osservazione con all'interno il telescopio. Le due strutture saranno collegate da un corridoio, posto al piano rialzato del primo edificio. All'interno della cupola un grosso pilone di cemento che entrerà diversi metri del terreno e che servirà a dare stabilità al telescopio.
Nel progetto, in accordo con il Parco Pineta, è prevista anche la creazione di un percorso didattico dedicato alla botanica e alle ricchezze del parco. Il percorso sarà fruibile anche per i disabili.L'obiettivo. «L'osservatorio avrà principalmente due compiti - spiega Cesare Guaita - Il primo è quello della ricerca, mentre il secondo, non meno importante, sarà quello della didattica». Nel tradatese vi sono circa 17 mila studenti e tutte le scuole potranno accedere alla struttura per imparare a guardare le stelle. Inoltre, il Gat assicura che saranno organizzati continui incontri aperti al pubblico.La competizione con il Campo dei Fiori. «Non ci sarà nessuna competizione - spiega deciso il presidente del Gat - ci occupiamo di cose diverse: noi effettuiamo studi sulle comete, sugli asteroidi, sulle supernove, sui nuclei galattici attivi. Il telescopio è stato studiato per questo».
«Sono in molti a chiederci come mai si sia sentito il bisogno di un altro osservatorio avendo già vicino quello del Campo dei Fiori - conclude Guaita - A parte che siamo convinti di essere avvantaggiati da un inquinamento luminoso quasi nullo, ma i siti ottimi per le osservazioni sono ormai pochi. Se il posto è buono ci possono anche essere decine di osservatori astronomici. Basta pensare che alle Canarie ci sono ben dieci osservatori diversi».
Gruppo Astronomico Tradatese
OSSERVATORIO: ULTIMISSIMEAlla fine di Gennaio 2004 la ditta vincitrice dell'appalto ha iniziato il lavori di costruzione di quello che sarà, per Tradate un Osservatorio Astronomico gestito dal GAT (Gruppo Astronomico Tradatese) e per il Parco Pineta un annesso giardino botanico, da adibire al miglioramento della conoscenza delle bellezze del Parco stesso. Entrambe le strutture sono state studiate per essere utilizzate anche da disabili. Secondo contratto, il tempo di realizzazione delle strutture murarie (Specola + uffici GAT e Parco + sala conferenze da 50 posti in comune) sarà di circa 300 giorni lavorativi: come dire che, in poco più di un anno tutto dovrebbe essere pronto. La contemporanea realizzazione di una specola astronomica e di un giardino Botanico (fortemente promossa e voluta dal locale Rotary Club), creando uno stretto connubio tra natura e stelle, sarà uno strumento di didattica e di divulgazione assolutamente unica in Italia. Il sito dove sta sorgendo l’ Osservatorio è costituito da grande prato situato ben all'interno del bosco (2 km lungo la strada dei Ronchi a partire da Abbiate G…). Questo permetterà alla nuova struttura di sorgere con una salvaguardia totale dell’ambiente circostante, senza il sacrificio di un solo albero. Anzi, con i suoi rigidissimi vincoli di protezione ambientale (niente luci, niente inquinamento acustico e chimico, niente auto, niente di niente, insomma), l' Osservatorio sarà uno strumento potentissimo per la cura e la conservazione del Parco stesso. Non bisogna infatti dimenticare che nel mondo tutti i maggiori Osservatori sono collocati in grandi parchi naturali, divenendo automaticamente gli strumenti migliori per la loro conservazione nel presente e nel futuro.
La realizzazione delle strutture murarie è stata resa possibile da un finanziamento regionale richiesto ed ottenuto direttamente dai responsabili del Parco. Per quanto riguarda la cupola e la strumentazione che il GAT dovrà utilizzare, il Comune di Tradate ha promesso la disponibilità dei fondi in tempi (obbligatoriamente) compatibili con la realizzazione della parte muraria
Per parte sua il GAT ha comunque già dato all' Osservatorio un contributo finanziario importante: sono stati infatti completamente sovvenzionati dal GAT sia la progettazione edile della parte muraria relativa all'Osservatorio (essendo stata di competenza del Parco la progettazione del resto della struttura) sia il computo metrico estimativo per gli interventi elettrici Pure completamente a carico del GAT sarà il lavoro di cooibentatura interna della cupola (liste di legno + materiale isolante speciale), molto costoso ma importantissimo per conferire il necessario isolamento termico.
L'Osservatorio di Tradate avrà a disposizione strumenti ottici ed elettronici di ultima generazione non solo per l'osservazione notturna del cielo stellato, ma anche per lo studio del Sole, per mezzo di una 'torre solare', unica nella nostra regione. Anche la progettazione di questa strumentazione, frutto di un lavoro davvero lungo e complesso, è stata realizzata con la consulenza e l’esperienza del GAT.
Lo strumento principale per le osservazioni notturne, sarà un telescopio con specchio primario da 650 mm di diametro in materiale vetroceramico (già ordinato in Russia all'inizio di quest' anno per poterlo avere pronto tra un anno), con deriva termica nulla (due telescopi minori ne saranno l’indispensabile completamento per la guida). Il telescopio sarà posto in configurazione newtoniana con due focali principali, una da 2,5 m (f/4) e l'altra da 10 m (f/16,4). La montatura dello specchio da 650 mm sarà in fibra di carbonio con strutture simili a quelle adottate per le scocche delle automobili di Formula 1. La montatura equatoriale a forcella è stata pensata con movimenti motorizzati e computerizzati su entrambi gli assi, con un possibile controllo del puntamento e inseguimento automatico anche per via remota (Via Internet) con un PC: ciò ne farà uno degli strumenti 'faro' dell' astronomia italiana.
La ricerca con questo strumento sarà indirizzata sullo studio dei nuclei cometari, sulla ricerca delle supernovae extragalattiche, sullo studio della controparte ottica dei misteriosi lampi di raggi gamma, sullo studio delle stelle doppie della nostra galassia, sul controllo dei NEO (ossia di asteroidi pericolosi per la Terra), sulla ricerca e misura del periodo di rotazione di asteroidi della fascia principale e non, sulla ricerca di oggetti transplutoniani, e molto altro ancora.
Per la registrazioni di immagini e dati verrà utilizzata una strumentazione elettronica rilevante, tra le più moderne oggi in commercio: in particolare si farà ricorso a camere CCD dell’ultima generazione, che solo di recente stanno entrando nei normali Osservatori astronomici.
Tutta questa strumentazione sarà posta sotto una cupola del diametro di 7 metri, costituita da spicchi di alluminio preverniciato in bianco, atto a sopportare qualsiasi tipo di intemperie. Come già accennato il Comune di Tradate ha promesso i fondi per l’acquisto della Cupola, mentre il GAT si accollerà in toto l'onerosa spesa della cooibentazione interna.
Un cenno, infine, alla Torre Solare che il GAT ha voluto ad ogni costo inserire nel progetto.. Si tratta di una struttura unica nella nostra regione (in tutta Italia ne esistono solo altre due) e costituisce il miglior completamento alla strumentazione sopra descritta. Verrà costruita su una balconata ricavata sul tetto della costruzione principale e sarà incentrata su un telescopio solare con siderostato. Per siderostato (o celostata) si intende uno specchio piano da 250mm di diametro supportato da una montatura equatoriale a forcella con movimenti controllati a computer per il perfetto inseguimento del Sole. Dal siderostato la luce solare verrà rilanciata in una stanza completamente buia dove sarà possibile vedere in diretta sia un disco solare di ben 150cm (su uno schermo); sia protuberanze e brillamenti (su un monitor) tramite uno speciale filtro capace di selezionare la luce dell’idrogeno (l'elemento principale di cui sono costituite le stelle),
In definitiva, quello che sta sorgendo a Tradate è un centro scientifico, culturale e didattico unico, che tutte le scuole e i docenti potranno utilizzare come strumento di lavoro e che gli scienziati potranno utilizzare come strumento di ricerca scientifica. In più, quella meravigliosa scienza che è l' Astronomia, contribuirà a diffondere tra grandi e piccoli, scienziati e gente comune, anche la conoscenza dello splendido Parco Pineta che tutti noi vogliamo a tutti i costi conservare e proteggere.
mines71 ha scritto:
T. Colonnello
Maresciallo
